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Cersei Lannister ha più di un ottimo motivo per schierarsi dalla parte del Night King

La fine è vicina. Ad aprile ormai manca poco. L’hype è sempre più alto e continua ad aumentare, e non solo quello. Infatti, dopo il rilascio del trailer da record di Game of Thrones, anche le già numerose teorie sulla serie hanno raggiunto un picco. Una apparsa recentemente riguarda Cersei Lannister.

Non è la prima volta che i fan di Game of Thrones si concentrano su di lei. Fin dalla scorsa stagione infatti, nella quale è stata rivelata la sua gravidanza, ci sono state varie speculazioni su come la regina avrebbe potuto salvare sè stessa e Westeros dagli Estranei grazie al suo bambino. La teoria di cui parliamo oggi è sotto certi aspetti simile, ma vista da tutt’altra prospettiva.

Infatti, questa teoria vede Cersei schierarsi dalla parte del Night King.

Pensiamoci. A primo impatto può sembrare un’assurdità, ma le possibilità ci sono. Cersei è una donna assetata di potere e di vendetta. Nell’arco di pochissimo tempo ha visto morire tutti i suoi figli e, quando è giunto il momento, si è rifiutata di schierarsi dalla parte dei vivi per contrastare l’esercito dei morti.

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Per evitare la morte, però, non le basterà astenersi dal combattere. Potrà essere una donna distrutta e sull’orlo della follia, ma Cersei non è affatto stupida. Certo, non è difficile immaginarla stare a guardare, bevendo sprezzante da un calice di vino, mentre i suoi nemici e i non morti si fanno a pezzi tra loro. Nessuno le assicura però che, in caso gli Estranei vincano, lei continuerà a vivere, o a regnare.

E sappiamo bene che Cersei non ha nessuna intenzione di morire o di rinunciare al potere cui anela fin dall’infanzia, quello per cui si è arrampicata fin da giovane. Per avere più possibilità di sopravvivenza, avrà bisogno di un’alleanza. E se dovesse mai schierarsi con qualcuno, difficilmente lo farà coi vivi.

Tra i vivi ci sono (quasi) solo nemici.

Non riusciamo proprio a immaginare Cersei seppellire l’ascia di guerra nei confronti di Daenerys e Jon, suoi nemici nella guerra per il trono. Sì, almeno temporaneamente, è ciò che farebbe qualunque persona sana di mente. Cersei però non è una persona qualunque e, ancor più importante, non è più sana di mente. Non del tutto. Come accennavamo prima, è una donna distrutta dal dolore. La perdita di Joffrey era stata un duro colpo, quella di Myrcella l’ha portata a vacillare seriamente.

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Già dopo la morte della figlia infatti, con Tommen ancora vivo, Cersei ha iniziato a manifestare segni di follia. Basti pensare a quando ha ammirato da lontano l’esplosione del tempio di Baylor. Una vendetta che ha gustato dolcemente, portando d’altro canto il suo ultimo figlio all’estremo atto.

Da qui in poi Cersei è stata sempre più distaccata dalla realtà, fredda e insensibile. Persino nel momento in cui comunica a Jaime di essere incinta, non sembra stia parlando di un figlio, ma di un oggetto da cui trarre vantaggio, una potenziale arma da sfruttare. Ora le uniche cose che contano sono il potere e la vendetta per i suoi figli.

Un’alleanza con il Night King, invece, avrebbe considerevoli vantaggi.

L’esercito dei morti è quello che ha più possibilità di vittoria. Cersei non ha alcuna intenzione di morire e, schierandosi dalla parte del Night King, potrebbe innanzitutto garantirsi la sopravvivenza, e il trono. Inoltre vedrebbe i suoi nemici definitivamente annientati. In caso di vittoria degli Estranei, insieme a loro verrebbero con ogni probabilità eliminati anche tutti gli abitanti dei Sette Regni, ma, con altrettanta probabilità, a Cersei di questo non importerebbe nulla. Finché potrà ottenere la sua vendetta, finché potrà tenere per sé il potere, sarà contenta anche di essere regina di un regno completamente raso al suolo.

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Ci sono altri aspetti a fare da contorno a questa teoria. Cersei in un certo senso sta già combattendo per i morti, essendo il suo più grande interesse quello di vendicare i propri defunti figli. Al suo fianco c’è Ser Robert Strong, un non morto non dissimile dagli Estranei. C’è poi la questione del bambino che porta in grembo. Qualcuno ha ipotizzato che, a suggellare il patto con il Night King, Cersei possa donargli il nascituro proprio come faceva Craster con i suoi figli maschi.

E, sempre rimanendo sul piano delle teorie folli, potrebbe essere questa la spiegazione della discrepanza con la profezia di Maggy La Rana?

La veggente aveva predetto che Cersei avrebbe avuto tre figli, e che tutti e tre sarebbero morti. Non ha mai parlato di un quarto bambino. E in Game of Thrones una incongruenza simile è strana. Il bambino quindi non viene contato perché consegnandolo al Night King appena nato morirà subito? O magari perché Cersei è ormai così distaccata da non considerarlo nemmeno come un figlio? O ancora, il bambino nascerà morto ma, come gli altri morti da quando gli Estranei sono risorti, si trasformerà presto in uno di loro?

Manca ormai meno di un mese al finale di Game of Thrones, e finalmente potremo scoprire quante di queste folli teorie si sono avvicinate alla verità.

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