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Friends: The Reunion – La recensione dell’episodio speciale

Le reunion, o i revival, delle serie tv possono essere dei disastri intrisi di nostalgia che ricordano quelle rimpatriate con i compagni del liceo oppure quelle cene di famiglia dove nessuno ha nulla da dire e, tra un colpetto di tosse e una gaffe, a fatica si conclude la serata. Oppure possono essere delle occasioni meravigliose per regalare ai fan uno show sincero che fa perfino venire i brividini lungo le braccia. Lo scopo di questa recensione senza spoiler di Friends: The Reunion (disponibile da questa mattina su Now Tv e on demand su Sky) è quello di rassicurare tutti quei fan che temevano di dover assistere a un momento televisivo inutile e imbarazzante: fortunatamente questo non è successo e, ancora una volta, Friends è riuscito a stupirci.

Dopo lo shock iniziale, arriva il bello!

Friends: The Reunion

Lo show inizia con un prevedibile shock: vedere Monica, Chandler, Joey, Phoebe, Rachel e Ross invecchiati rientrare dopo 17 anni nello stesso set che li ha visti ridere e piangere per 10 stagioni provoca uno strano effetto disorientante, e subito temiamo il peggio. Innanzitutto realizziamo che dall’ultima puntata di Friends è trascorso quasi un ventennio, poi però ci rendiamo conto che non ce ne siamo nemmeno accorti perché non abbiamo mai smesso di guardarlo e riguardarlo in loop. L’effetto straniante viene subito superato, con grande gioia, e ha inizio uno spettacolo molto ben confezionato e con un ottimo ritmo comico che non scade mai nella retorica e nel banale effetto nostalgia. Friends: The Reunion non è una passeggiata malinconica sul viale dei ricordi, come molti di noi temevano, ma è una testimonianza dell’impatto culturale che questa sitcom ha avuto sulla crescita di almeno tre generazioni di tutto il mondo. Infatti i 236 episodi sono stati trasmessi in più di 200 nazioni e la puntata conclusiva della serie, trasmessa il 6 maggio 2004, è stata vista da circa 52,5 milioni di persone diventando uno dei series finale più visti della storia della televisione.

Una piccola gioia per tutti i fan.

Friends Sky Atlantic

Marta Kauffman e David Crane hanno ideato la sitcom sulla base di una premessa tanto semplice quanto potente: raccontare quel momento della vita dove gli amici sono la propria famiglia. In 1 ora e 43 minuti, lo show non solo ci fa rivivere tutte le emozioni che la sitcom ci ha regalato per anni, ma ci fa fare un viaggio nei nostri personali ricordi. Non sono solo gli “amici” dello show a rincontrarsi, ma anche noi ci sentiamo parte integrante di questa piccola grande famiglia allargata chiamata Friends. La Reunion è il racconto della storia dietro la storia – che è anche la nostra – fatto attraverso aneddoti, curiosità e bloopers che non danno mai l’impressione di essere qualcosa messo là tanto per creare un effetto meraviglia posticcio, ma sono il frutto delle esperienze fatte dagli attori, da chi ha lavorato al progetto, dai suoi ideatori, ma soprattutto dai fan.

La serie tv che continua a segnare le epoche.

Justin Bieber Friends

Friends è una serie eterna perché eterno è il sentimento che viene declinato in tutte le stagioni: l’amicizia. Ripercorrendo la storia di una delle sitcom più longeve e più amate di sempre, ci rendiamo conto che grazie alla scelta del cast e alla genialità dei suoi autori, ogni puntata è sempre attuale perché i veri protagonisti della storia sono le emozioni, la sinergia e le sensazioni che è possibile percepire ancora dopo 17 anni. Di certo la moda, i costumi e alcune battute possono sembrare datate, soprattutto se filtrate con la sensibilità attuale. Recentemente non sono mancate le polemiche e un tentativo di censura nel nome del politically correct più estremo, ma il sentimento autentico di amicizia che la sitcom racconta non passerà mai di moda e non potrà mai essere messo in discussione. Ed è proprio questo che Friends: The Reunion celebra. Forse non ce n’era bisogno, forse si poteva evitare, però dopo averlo visto possiamo dire che siamo lieti che qualcuno ha avuto l’idea di farlo. Un evento televisivo che si è dimostrato autentico, proprio come è autentico lo show, le motivazioni che lo hanno fatto nascere e i legami che si sono creati sul set. Ma a essere autentico è soprattutto il pubblico che era presente durate le riprese che con le sue risate ha fatto da sfondo sonoro a ogni puntata, determinando a volte anche lo sviluppo delle storyline.

Friends è uno show semplice, per questo lo amiamo.

Friends

La Reunion è perfettamente in linea con il concept della sitcom e le emozioni che viviamo sono palpabili: battute sincere, ricordi vellutati, qualche accenno ironico alla forma fisica di Matt LeBlanc e tante risate fatte in nome dei vecchi tempi. Nel corso della serata, davanti alla fontana iconica dove il gruppo di amici fa il bagno nella sigla, Jennifer Aniston, David Schwimmer, Lisa Kudrow, Courteney Cox, Matthew Perry e Matt LeBlanc, insieme a una lunga lista di guest star, si raccontano svelandoci anche qualche retroscena piccante e delle deliziose curiosità che forse nemmeno i fan più accaniti ancora conoscevano. Eppure non sono mancate le critiche negative, ad esempio The Guardian è stato molto duro e ha definito Friends: The Reunion come:

Una festa della nostalgia e non di più. La magia tra i sei amici mentre tornano nell’appartamento è innegabilmente incoraggiante. Ma nessuno ha bisogno di vedere James Corden o Justin Bieber vestiti da patata.

Di sicuro c’è stato qualche momento che poteva essere evitato, ma l’esito dipende tanto dal mood con il quale ci sintonizziamo allo show: non si tratta di un evento televisivo che farà la storia – quella l’ha già fatta Friends – si tratta di una piacevole serata tra amici dove poter ridere, scherzare e dove potersi fermare a riflettere sul tempo che è passato, su come eravamo e su quanto siamo cresciuti. Ma soprattutto, è un’occasione per prendere coscienza che per molti di noi Friends è stato un vero e proprio amico che ci ha preso per mano sin dal 1994. E probabilmente continua ancora a farlo. La Reunion segna la prima volta che i sei attori si sono riuniti insieme pubblicamente dalla fine dello spettacolo quindi, se amate Friends, non potete perdervela: non c’è dubbio quanto sia elettrizzante vederli interagire di nuovo con la stessa spontaneità e con la stessa sinergia dei loro rispettivi personaggi.

Forse non serviva, o forse sì, ma di sicuro si tratta di 1 ora e 43 minuti di show ben spesi in cui ci ricordiamo quanto una sitcom semplice ma innovativa (mentre noi crescevamo) ha fatto la storia della serialità televisiva.

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