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Viaggio alla (ri)scoperta degli special di Natale di Doctor Who

Natale è sinonimo di albero, regali, presepe, Dottore che porta i regali… Ops, scusate, quello è Babbo Natale. Che poi non sono la stessa persona…? Cioè, Babbo Natale riesce a portare miliardi di regali su una slitta la notte di Natale… Dite la verità: è un Signore del Tempo e la slitta non è altro che una TARDIS che ha il pulsante camaleonte rotto (si rompono spesso, vero?).

Tralasciando questo fatto così evidente, dal 2005 Natale è anche sinonimo di Dottore. Infatti, ogni anno il 25 dicembre la BBC manda in onda uno speciale di 60 minuti di Doctor Who ambientato proprio a Natale. Finora ne sono usciti dieci. Vediamoli dal peggiore (ma si può parlare di peggiore in questo caso??) al migliore.

  1. IL VIAGGIO DEI DANNATI

Doctor_and_Astrid

Okay che il Titanic va di moda, ma un Titanic gigante che viaggia nello spazio… E uno ci va a passare le vacanze di Natale? A rigor di logica, è normale che succeda un disastro. Anche perché succede sempre un disastro a Londra il giorno di Natale quando c’è Ten (non vorrei dire, ma mi sa che il ragazzo porta un tantino sfiga, eh! Ma giusto un tantino…).

Comunque, riepiloghiamo: il Dottore è solo come un cane perché Martha l’ha giustamente mollato dopo che non l’ha guardata di striscio per un’intera stagione, troppo occupato a piangere il suo amor perduto (Rose), per rendersi conto di avere una figa stratosferica companion tosta al suo fianco. E ovviamente la prima cosa che è trovare un’altra figa stratosferica sfigata che, dopo avventure rocambolesche per sfuggire ad Angeli robot assassini (Moffat, dì la verità, ti sei ispirato a loro per i tuoi Weeping Angels?), lo bacia (perché Martha in una stagione non è riuscita nemmeno a sfiorarlo con un dito, mentre Astrid gli fa dimenticare pure il nome di Rose) e si sacrifica per lui perché la Tate aveva già firmato il contratto per la quarta stagione (e quindi Astrid dovevamo togliercela dai piedi) per fortuna!

Nota di merito: il bellissimo discorso del Dottore mentre convince un gruppo di passeggeri a farsi salvare: “Sono il Dottore. Sono un Signore del Tempo. Vengo dal pianeta Gallifrey, dalla costellazione di Kasterborus. Ho 903 anni e sono l’uomo che salverà la vostra vita e a sei miliardi di persone sul pianeta qua sotto.” Insomma, la perfetta sintesi di Doctor Who.

Altra nota di merito: aver lanciato il tormentone: Allons-y, Alonso!

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