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Le Pagelle ironiche di El Camino, il film di Breaking Bad

Neil, il ferraiolo non ferrato con gli affari: Voto 3

Il proprietario della Kandy Welding sicuramente sa il fatto suo quando si tratta di lavoro manuale. Ma in quanto ad acume commerciale niente, una frana. Aveva ragione Casey là in mezzo. Neil è il classico cowboy americano con zero autocontrollo che magari vota Trump. Poteva pagare ‘sta tangente di 1800$ e spassarsela qualche altra ora. E invece no. Lascia o raddoppia che Mike Bongiorno levati proprio. Peccato che per “lascia” si intendessero “le penne”. E oltre questo, famiglia lasciata pure senza eredità. Riconsidero le doti di scommettitore di zio Jack. A ‘sto giro pessima puntata per Neil. Voto 3.

Skinny Pete, un uomo sistemato: Voto 8 e mezzo

Lo avevamo conosciuto come l’unico spacciatore di quartiere di Breaking Bad in grado di farsi pestare da un paio di tossici. Eppure ci è sempre stato simpatico. Ma in El Camino, lo abbiamo apprezzato anche di più. Signore e signori: Skinny Pete come non l’avevate mai visto: il “buon partito”. Bella casa in quartiere residenziale, macchina di tutto punto e gruzzolo sotto al materasso. Le cose che non ti aspetti insomma. Voto 8 e mezzo al plot twist della vita. Perde il 9 per lo stile: questo guardaroba ancora yo-yo ghetto style sembra non voler cambiare ed Enzo Miccio ci perde ancora il sonno.

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