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Le Pagelle ironiche di El Camino, il film di Breaking Bad

Non credevamo possibile potesse accadere. Abbiamo pensato per anni che dopo la conclusione di Breaking Bad tutto ciò che potesse rincuorarci per la sua fine fosse Better Call Saul. Eppure un anno fa Vince Gilligan riaccese le nostre speranze con una dichiarazione senza pari. E fu così che iniziò il nostro percorso di preparazione al più inaspettato dei regali: il film di Breaking Bad. Quanti ricordi tornati a galla, quante emozioni. Per non parlare delle speculazioni prima della visione, dell’ossessiva curiosità su cosa avremmo visto. Poi, finalmente, l’11 ottobre 2019, la data di uscita del film.

E d’un tratto eravamo tutti lì, di nuovo immersi nell’universo Breaking Bad. Uniti ancora una volta dalle avventure di quei personaggi che ci hanno emozionato per anni.

Ne abbiamo parlato e discusso prima e dopo l’uscita (qui trovate la nostra recensione). A qualcuno è piaciuto, a qualcun altro un po’ meno. Ma ora è arrivato il momento di analizzare l’ultima fatica di Vince Gilligan col metodo più serio possibile: l’ironia. Oggi vogliamo ridere assieme a voi con le pagelle di El Camino! Ripercorreremo assieme glorie e fallimenti dei protagonisti per un unico nobile scopo: farci una sana risata. Pertanto, signori e signore, ecco a voi:

El nostro Camino verso le pagelle del film di Breaking Bad.

Walter White per il sociale: voto 8-

Non so voi ma io per una frazione di secondo ho creduto che Walter fosse l’ultimo degli Highlander. Poi la pressione è tornata nella norma quando ho realizzato che si trattava di un flashback. Abbastanza da apprezzare Walter che riveste nostalgico i panni del professore spingendo Jesse a considerare l’iscrizione al college. Bravo Walter, ‘sti giovani di oggi vanno spinti verso istruzione e cultura. Voto 8. Ma ci aggiungo un meno per l’interferenza nella scelta: che ha medicina per lo sport che non va? Stai consigliando Jesse Pinkman, professione spacciatore, non Don Draper, quindi buono con i discorsi sul dono del marketing.

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