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La classifica delle migliori stagioni di Breaking Bad dalla prima all’ultima

Sono passati sette anni, eppure ancora oggi ricordiamo, con piacevole entusiasmo, tantissime scene, dialoghi o piccoli gesti di una serie tv immortale. Breaking Bad è stato un fenomeno talmente grande da divenire involontariamente un metro di paragone con qualsiasi altra serie tv di qualità.

Breaking Bad è essa stessa qualità. Uno show scritto talmente bene da chiudersi perfettamente, senza nessun buco di trama (ma sarà vero?). Pulito ed efficace nella sua (solo apparente) semplicità narrativa, è un prodotto ostico da scomporre per ricavarne una classifica, la quale risulterà per forza in parte soggettiva.

Oggi proveremo a vincere questa sfida, proponendo la nostra personale analisi di ogni stagione. Perché anche nei prodotti migliori alcune stagioni sono più riuscite di altre e rimangono impresse nei nostri cuori con maggiore grinta e tenacia.

Ecco quindi la nostra classifica, dalla prima all’ultima posizione.

1) Quarta stagione

La quarta stagione di Breaking Bad è un condensato puro di emozioni. È la definitiva trasformazione di Walter White in Heisenberg. Il punto di non ritorno nella sua ascesa al potere. Tecnicamente parlando, una stagione magistrale che, sebbene non abbia nulla da invidiare alle altre, mantiene una costante tensione, in un crescendo inarrestabile. Il suo epilogo coinciderà con una delle scene più famose e memorabili di Breaking Bad.

Il progressivo allontanamento di Jesse Pinkman e la presa di coscienza di Skyler nei confronti del marito, dal punto di vista narrativo, rappresentano un pilastro marmoreo dello show. Ogni rapporto viene studiato e raccontato con molte sfumature. La critica è sottile, ed è rivolta al criptico e angosciante cammino di un uomo nella valle dell’ombra. La parte oscura delle ambizioni e dei desideri i quali divengono un faro di avvertimento per ogni persona che condivida il suo cammino.

Possiamo percepire i timori, le incertezze e le debolezze di ogni personaggio. Ognuno di loro combatte la sua personale guerra in Breaking Bad, non solo contro un uomo temibile come Walter White, ma soprattutto contro se stessi. In questa stagione più di altre.

Dulcis in fundo, la memorabile dipartita di Gus Fring e l’inquadratura sul cartello con scritto Convallaria Majalis posto sotto la pianticella dai fiori bianchi e le bacche rosse. Probabilmente, in questo caso, Breaking Bad non solo ci ha regalato la sua migliore chiusura di stagione, ma anche uno dei momenti più alti nel panorama seriale contemporaneo.

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