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Una recensione senza spoiler di Baccano!, un anime che merita tutta la vostra attenzione

Alchimia, mafia, rapine, vendetta, riscatto, sopravvivenza. Azione, mistero, noir, divertimento. Disordine, caos e ricomposizione. Se queste premesse hanno attirato la vostra attenzione, probabilmente la serie di cui andremo a parlare oggi potrebbe essere quello che fa per voi. Continuando la nostra rubrica in cui vi consigliamo la visione di anime, dai più mainstream e noti a quelli più di nicchia, vi vogliamo oggi presentare una serie di cui non si parla abbastanza ma che, per il suo particolare format, si conferma come uno tra i prodotti più originali su cui potreste mettere gli occhi. Stiamo parlando di Baccano!, serie animata andata in onda per la prima volta nel 2007 e basata su una serie di Light Novel (romanzi illustrati) scritta da Ryōgo Narita e illustrata da Katsumi Enamil. Baccano! è stata prodotta da Brain’s Base e Aniplex e diretta da Takahiro Omori, già regista e animatore di altri anime piuttosto noti come Durarara!! e può essere comodamente recuperata sulla piattaforma streaming gratuita VVVVID che, grazie alle sole pubblicità e sponsor, riesce a portare in maniera legale nel nostro paese moltissimi interessanti anime.

Ma di che parla la storia? E perché dovreste pensare di recuperarla? Vi lasciamo alla nostra recensione completamente no spoiler, che speriamo vi possa invogliare a concedere a Baccano! una possibilità!

baccano!

Nomen omen, dicevano i romani, di nome e di fatto, diciamo noi. Se questo fantastico anime può vantare il titolo che si ritrova, è per un buon motivo: quello che l’autore voleva provare a trasmettere grazie a esso era sintetizzare con una sola parola quella sensazione di confusione che si prova di fronte a un’opera rumorosa, complessa e dai tanti sottotesti, un brusio che cresce di intensità e che fa del caos la propria base prima di arrivare a una ricomposizione che rimetta assieme tutti i pezzi. La visione di Baccano! è infatti piuttosto complessa e necessita del tempo prima di essere compresa: quel che essa richiede allo spettatore sono pazienza (tanta) e attenzione, due elementi assolutamente indispensabili per godersi al meglio il suo particolare modo di narrare. Prima di capire bene come le singole storie vadano a intrecciarsi sono necessari, infatti, parecchi episodi e, soprattutto, tanta concentrazione.

Se non vi abbiamo ancora detto di cosa tratti esattamente la trama principale è proprio per questo motivo: solo con il proseguire della visione è possibile comprendere come i tanti frammenti di storia si rivelino a poco a poco sempre più intrecciati e indispensabili alla comprensione dell’opera. Vi basti per ora sapere che la trama centrale ruota attorno agli eventi che si verificano negli anni ’30, in America, in un’ambientazione suggestiva che alterna lotte malavitose e misticismo. Il cuore della vicenda si svolge però sul treno transcontinentale Flying Pussycat in cui si riversano tantissimi personaggi che, per portare avanti i propri personali interessi, metteranno in scena uno spettacolo di caos e, soprattutto, sangue, intrecciando in questo modo i propri destini. Così, elementi che parevano del tutto scollegati tra loro vanno ad acquistare di colpo senso, incastrandosi tra come perfetti pezzi di un puzzle e dando un soddisfacente senso di completezza allo spettatore.

Questo si verifica perché l’anime, per raccontare le vicende della pletora di personaggi coinvolti, si avvale di una narrazione non lineare, non rispettando quindi il coerente ordine cronologico in cui i fatti vanno a verificarsi.

Certo, direte voi, sono molte le serie che non rispettano necessariamente la corrispondenza biunivoca tra fabula e intreccio, magari avvalendosi di flashback e flashforword, tuttavia, sono davvero poche quelle che presentano una così preponderante alternanza tra diversi piani temporali. La confusione che dà il titolo alla serie, tuttavia, non deriva solo dal costante saliscendi tra passato e presente quanto anche soprattutto da una storia composita che segue le vicende di moltissimi personaggi. Ognuno di essi ha un preciso compito da svolgere all’interno della narrazione e ci viene presentato in medias res e senza una presentazione che si prenda il suo tempo per agevolare lo spettatore, il quale, per non perdersi e per fare mente locale, potrà sempre trovare l’aiuto da parte della bellissima sigla che apre le puntate. Essa, oltre a poter contare su una meravigliosa soundtrack e su una fantastica animazione ci ricorda di volta in volta i nomi dei tanti personaggi che affollano la storia e che si rubano vicendevolmente la scena, scambiando ruoli, punti di vista e ribaltando le aspettative dello spettatore.

Isaaac e Miria (640×360)

A guidare la nave non troviamo infatti un vero e proprio protagonista: anche se effettivamente vediamo personaggi che svolgono ruoli secondari, la maggior parte di essi si ritrova a essere figura di spicco di momenti determinanti per la storia complessiva. Tra essi di certo spiccano i meravigliosi ladri Isaac e Miria, il misterioso “Vino” e Firo, ma non dimentichiamoci neppure del sadico ma intrigante Ladd, di Jakuzzi o di Czeslaw per non parlare di Szilard, ma potremmo continuare in eterno. Il contributo di ognuno dei personaggi della storia è infatti indispensabile per arrivare al finale.

Trattasi di una narrazione a incastri che, come viene dichiarato in maniera metanarrativa nel primissimo episodio, gioca con il pubblico e con il concetto stesso di racconto, dimostrando come una storia può arrivare a cambiare notevolmente a seconda del punto di inizio che un narratore decide di dare alla vicenda o dalla scelta di chi considerare il vero protagonista. Grazie a una regia ispirata e a un fenomenale montaggio che crea la strada che lo spettatore dovrà seguire per ricostruire il filo della vicenda, è impossibile guardare Baccano! in maniera passiva. Se ciò non bastasse, a rendere la visione ancora più coinvolgente ci pensa l’azione che caratterizza la serie che vira molto spesso nello splatter e nel pulp, ma che talvolta crea anche situazioni grottescamente comiche davanti a cui è impossibile rimanere impassibili. Non parliamo poi delle suggestive ambientazioni e alle fluide e piacevoli animazioni e al discreto ma coerente character design dei personaggi della serie: Baccano! è davvero una piccola grande perla che chiunque sia appassionato di anime o, più in generale, di serie complesse e multi-strutturate deve vedere.

baccano!
Jacuzzi Splot (640×360)

Visivamente splendido, narrativamente accattivante e originale e capace di tenere viva l’attenzione dello spettatore grazie a uno stile del tutto peculiare, Baccano! è un anime che non dovete assolutamente perdervi e che potrebbe essere la risposta alla vostra ricerca di una serie recuperabile in fretta ma che rimarrà per sempre scolpita nelle vostre menti. L’anime si compone infatti di soli tredici episodi principali a cui si sommano poi altre tre ulteriori puntate, superflue rispetto a quanto già raccontato e che in origine erano state ideate come OAV (episodi pensati direttamente per il mercato home video): una durata perfetta per un weekend all’insegna del divertimento.

Baccano!: per scoprire tanti altri anime, il canale dedicato di Amazon Prime Video