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5 grandi momenti che dimostrano che Altered Carbon avrebbe meritato maggiore fortuna

Se c’è una serie su cui Netflix aveva scelto di puntare davvero tanto, questa è la fantascientifica Altered Carbon, tratta dal romanzo Bay City di Richard C. Morgan ambientato in una futuristica ambientazione cyberpunk in cui i corpi diventano delle mere custodie che ospitano le vere identità umane, trasferibili altrove grazie alle cosiddette pile corticali. Parliamo di una serie dal potenziale altissimo, che puntava sul proporre temi filosofici proponendoci al contempo scenari spettacolari e tantissima azione. Come sappiamo fin troppo bene, però, dopo una seconda stagione arrivata troppo in ritardo per restare sulla scia della prima e molto più difettosa rispetto alla prima, Altered Carbon fu cancellata, come capitato a tante altre serie, senza troppi tentennamenti da Netflix. Un vero peccato se si pensa a come la serie era partita e alle ottime scene che avevano fatto meravigliare ed esaltare gli spettatori della serie. Per celebrare una serie che avrebbe potuto regalarci ancora tanto, ripercorriamo ora 5 tra le sue scene più interessanti e riuscite. Buona lettura!

Attenzione, il seguente articolo contiene dettagliati spoiler di Altered Carbon. Siete avvisati!

Torture

Altered Carbon
Altered Carbon (640×360)

Lo abbiamo già detto: gran parte del fascino di Altered Carbon deriva dalle grandi potenzialità date dalla sua peculiare ambientazione, che gioca con il concetto di separazione tra anima e corpo e con tecnologie in grado di prodigi quanto di atti terribili che vediamo in atto proprio in questa scena. Quando nel quarto episodio viene portato in una particolare clinica per essere interrogato, il nostro Takeshi Kovacs, interpretato da un carismatico Joel Kinnaman, patisce le pene dell’inferno. Il crudele Dimi, infatti, collegandosi all’apparato neurale dell’uomo, porta la sua coscienza in una serie di scenari da incubo che lo spingono in più occasioni a morti tremende, come quando il protagonista viene bruciato vivo: perché, anche se la custodia fisica dell’uomo non viene danneggiata, il dolore provato è reale più che mai. Kinnaman di mostra perfetto nella sua interpretazione: le sue urla disperate mentre i suoi arti vengono recisi e mentre viene arso vivo sono qualcosa che non si dimentica facilmente!

Il Risveglio

Takeshi Kovacs (640×360)

Facciamo ora un salto indietro fino all’episodio 1×01, in particolare quando il nostro protagonista ci viene presentato nella custodia che andrà a occupare per tutta la prima stagione. Risvegliatosi dopo 250 anni, dopo essere stato apparentemente ucciso, in un corpo che non riconosce, Takeshi esprime tutto la propria confusa iracondia contro i gli addetti della “prigione” in cui l’uomo si risveglia. La tensione è alle stelle e si taglia con il coltello: la regia di Miguel Sapochnik, la colonna sonora e il montaggio sono volti a far immedesimare lo spettatore in un protagonista assolutamente sconvolto in cerca di risposte che arriva a far ricorso alla violenza. Un modo assolutamente perfetto per introdurre Takeshi, che avevamo appena visto essere ucciso con violenza nel proprio appartamento nella scena precedente. A rendere il tutto ancora più suggestivo, oltre all’ottima performance di Joel Kinnaman, troviamo una fantastica scenografia che, con le sue sacche amniotiche, crea quel senso di disturbante che ci accompagnerà per buona parte della serie.

La vendetta di Takeshi nella 1×04 di Altered Carbon

Takeshi fa una strage alla clinica (64X360)

Torniamo ora alla 1×04 e assistiamo a quella che è la migliore scena action di tutta la serie, quella della vendetta messa in atto dal nostro protagonista contro coloro che fino a poco prima lo stavano torturando crudelmente. Kovacs, dopo essere riuscito a farsi reinserire nella propria custodia, entra in “modalità sicario” e compie una vera e propria strage. Parliamo una scena davvero ben girata e coreografata in cui il nostro protagonista, con in spalla l’iconico zainetto rosa, mette in mostra tutte le sue capacitò da tiratore e di lotta. Una scena che non a caso pare essere ispirata allo stile dei film di John Wick. Le ambientazioni bianche e pulite della clinica costituiscono il perfetto scenario dove collocare questa tanto spettacolare quando cruda e senza filtri scena action, una sparatoria in cui il nostro protagonista non risparmia nemmeno un colpo e dalle forti sfumature pulp. Probabilmente la migliore scena dello show di Netflix.

Facciamo la conoscenza di Poe

La fantastica IA Poe, interpretata da Chris Conner (640×360)

Non c’è assolutamente nulla da discutere al riguardo: il protagonista della storia di Altered Carbon sarà anche Takeshi Kovacs, ma a rubare più di tutti il cuore dello spettatore è stato senza ogni ombra di dubbio il fantastico personaggio di Poe, iconica intelligenza artificiale, ispirata, neanche a dirlo, al famosissimo autore americano ottocentesco Edgar Allan Poe. L’IA in questione gestisce l’hotel Il Corvo, che diverrà il rifugio in cui Takeshi si stabilisce mentre procede con le sue indagini per scoprire chi ha “ucciso” il Mat Laurens Bancroft. Incaricato, tra le altre cose, di occuparsi della sicurezza di qualunque proprio ospite, Poe dimostra sin da subito tutto il proprio carisma difendendo Tak dalle mire di Dimi, mantenendo sempre tutta la sua classe. La scena in questione è davvero ottima e, oltre a presentare il personaggio più amato della serie, riesce a mostrarci al meglio tutte le sue potenzialità.

Lo scontro in ascensore

Nota per la sua crudezza nel portare in scena la morte e la violenza, Altered Carbon con questa scena arriva a un livello davvero alto sia per quanto riguarda la regia e le coreografie di combattimento che per quanto riguarda la tensione e l’ansia trasmessa allo spettatore. Ortega e Samir entrano nell’ascensore del quartiere di polizia per scortare altrove un criminale, ma all’ultimo entra anche il tanto famoso e pericoloso Ghostwalker. Kovacs, dall’esterno, nota la cosa troppo tardi e non può intervenire. Lo scontro che segue è brutale e violento, ma gestito in maniera davvero ottima. Mentre Ortega lotta per la propria vita, fino all’ultimo non abbiamo davvero idea se la donna riuscirà a sopravvivere. Il sacrificio di Samir, che intercetta il colpo destinato alla pila corticale della donna e che poi si accascia sanguinante accanto a lei è straziante e colpisce davvero nel profondo.

Altered Carbon: cosa ha funzionato nella prima stagione