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Young Sheldon è ormai ambientata in un universo parallelo di The Big Bang Theory

Il seguente articolo contiene spoiler su Young Sheldon e The Big Bang Theory.

Esiste un processo per cui ci è più difficile criticare un prodotto dopo che questo si è dimostrato in grado di raccontare una storia molto bene e con un picco di qualità sempre più alto. Dopo aver visto episodi preparatori e standard sempre più elevati, pensiamo che ogni puntata sottotono successiva sia solo la preparazione all’ennesima scena emozionalmente forte. Non vogliamo essere eccessivamente critici con Young Sheldon, ma è ormai evidente come le intenzioni della serie tv siano indirizzate alla riscrittura di quello che credevamo fosse la realtà.

Per anni abbiamo creduto che serie madre e spin-off sul giovane Sheldon Cooper avrebbero avuto una narrazione tale da renderci spettatori di una lunghissima storia sulla vita del genio. Le prime due stagioni di Young Sheldon erano state in grado di lasciare senza parole gli spettatori per la cura e l’attenzione con le quali ogni elemento era stato trattato. Eppure già durante le prime due annate erano sorti dubbi su certe vicende. Perché un personaggio così negativo come era stato presentato il padre di Sheldon in The Big Bang Theory, si era dimostrato tutt’altro in questo spin-off? Perché tra tutte le persone nominate da Sheldon nel suo discorso per il Nobel non ha nominato John Sturgis, il suo primo mentore del settore?

Young Sheldon traballava nel legame con la serie madre

Young Sheldon
Young Sheldon (640×360)

Ma la forza e la qualità del prodotto ci aveva spinto a credere fosse solo questione di tempo. D’altronde la serie ci aveva regalato nuovi punti di vista su tantissime situazioni del futuro, ampliando la vita di Sheldon e la sua semplice leggenda nel finale della seconda stagione. Vedere quel bambino in lacrime, sapendo che un giorno avrebbe assistito a quella cerimonia dei Nobel dal palco, era stato l’ennesimo tentativo della serie di farci credere in questa coerenza con The Big Bang Theory. Rimaneva in sospeso il discorso del tradimento del padre che ha portato alla nascita delle tre bussate, ma prima o poi sarebbe arrivato, o almeno così credevamo.

Non avevamo preso in considerazione il desiderio di Chuck Lorre di creare un personaggio così apprezzabile dal pubblico che puntata dopo puntata anche la sola eventualità di un suo tradimento sembrava diventare un miraggio. Non ritenevamo possibile che il padre sarebbe mai arrivato a tanto. E infatti la serie è cambiata, tanto, nel corso delle recenti stagioni. Oggi volevamo parlarvi di come ormai Young Sheldon e The Big Bang Theory non possano più far parte dello stesso universo narrativo, ma non possiamo farlo senza passare per una critica allo spin-off.

Sembra che l’apice di Young Sheldon sia alle sue spalle

Young Sheldon (640×360)

Il prequel su Sheldon Cooper ha iniziato un percorso non proprio di gloria da quell’episodio conclusivo della seconda stagione. La serie ha sempre più puntato al comedy e al responso immediato del pubblico. Da comedy, Young Sheldon ha iniziato a riprendere vecchissimi stilemi delle sitcom, come una trama orizzontale ormai rarissima e personaggi congelati nel tempo. Gli unici, lenti sviluppi delle ultime stagioni portano i genitori di Sheldon Cooper verso l’allontanamento reciproco e questo solo per provare ad avvicinarsi alla storia di The Big Bang Theory.

Diciamo “solo” perché tra le tante possibilità, quella intrapresa recentemente da Young Sheldon sta sollevando non pochi problemi. Se a monte l’idea fosse stata veramente quella di raccontarci l’infanzia di Sheldon e soprattutto il tradimento del padre – ormai elefante nella stanza al quale siamo tutti pronti – l’incipit dato alla serie avrebbe dovuto essere diverso. Sheldon non ha mai raccontato di avere un buon rapporto precedente col genitore, né che questi fosse un bravo genitore, ma George Cooper è cambiato da The Big Bang Theory a Young Sheldon. Avrebbero dovuto presentarci un George magari anche più stereotipato nello spin-off, con quel carattere da padre di famiglia che se ne frega sempre e non solo ogni tanto.

In questa maniera sembra solo che il genitore non sia la stessa persona

Young Sheldon
Young Sheldon (640×360)

Non potremmo parlare di diversa percezione da parte del figlio neanche se volessimo. Questa sarebbe potuta essere un’opzione se il cambio di carattere del padre fosse avvenuto con la scoperta del tradimento, ma il cambiamento è arrivato ben prima e non in maniera positiva. Non potremmo neanche definirlo un cambio repentino, perché effettivamente ci sono stati molti episodi preparatori alla vicenda, ma non per questo il cambiamento risulta meno strano. D’altro canto, la serie avrebbe potuto scegliere di distaccarsi completamente, fungendo da universo alternativo per i personaggi presenti. Tra le due possibili opzioni, Young Sheldon ha preso quella intermedia, abbandonando la propria narrazione per una coerenza narrativa con The Big Bang Theory che non riesce comunque a sostenere.

Anche i lati positivi del prodotto, come il rapporto tra Sheldon Cooper e la sorella Missy, sono opportunità mancate per la serie madre che non sono mai trasportati a schermo. Stesso discorso per la spiegazione mai arrivata con John Sturgis, personaggio semplicemente andato sempre di più a sparire nello spin-off, benché ancora presente nella vita del piccolo genio. Per molte tempo John Sturgis è stato Sheldon Cooper prima che ci fosse lui. Ci viene quindi da pensare quale sia l’ambizione e quale potrebbe essere il lascito quando la strada sembra più che mai piena di incertezze e continue svolte per allungare il percorso.

Un vuoto universale e interdimensionale

Young Sheldon
Young Sheldon (640×360)

Tanto appassionato di fantascienza come è, Sheldon Cooper sarebbe felice di sapere che Young Sheldon viaggia in un universo parallelo rispetto a The Big Bang Theory, un universo che si muove ancora più lentamente e che al momento sa solo in quale modo non vuole finire. Il punto di rottura per la serie e per le vicende potrebbe essere il tanto atteso tradimento anche se a essere sinceri, dopo gli ultimi episodi così atteso non è più. Un po’ ci dispiace fermarci qua a ricordare con nostalgia un prodotto arrivato alla sua sesta stagione, per un racconto che probabilmente avrebbe potuto funzionare molto meglio in meno annate.

Non sappiamo ancora per quanto l’eredità di The Big Bang Theory riuscirà a spingere Young Sheldon, in attesa di una svolta che tutti conosciamo e nessuno sembra pronto ad affrontare: non la serie che vuole tenersi questo momento per il presunto finale di serie a quanto possiamo immaginare, non noi che stiamo lentamente perdendo interesse per questa serie dalle potenzialità così grandi e ampie.

Ai tempi Young Sheldon si dimostrò in grado di prendere gli stereotipi della serie spin-off e allontanarvisi per giocare con molta intelligenza con la mente dello spettatore. Ambientando certi episodi dopo quelli della serie madre nella programmazione televisiva o proponendo continui collegamenti emotivi che ci scaldavano il cuore. A questo punto, forse, la vera dimensione di Young Sheldon pare fosse quella: un divertente e geniale prodotto in grado di usare la luce riflessa dei venti minuti precedenti in televisione per dimostrare genio e acume. Un legame che per forza di cose ha perso e per il quale non pare aver trovato un sostituto. In attesa di sognare di nuovo ci sediamo qua: sintonizzando una radiolina (o un pc, ma non rende l’idea) in ascolto dei prossimi risultati e sperando intensamente che tutto vada per il meglio.

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