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#VenerdìVintage – Ma Darkwing Duck l’ho vista solo io?

Della notte è il solo re, cercalo e vedrai: sbuca dalle tenebre e risolve i guai. Se c’è un cattivo lui, lui lo prenderà! Così inizia la sigla di uno dei migliori cartoni animati degli anni ’90 che racconta la storia di un papero mascherato che vigila sulla città. Parliamo di Darkwing Duck, uno dei protagonisti più divertenti e iconici del piccolo schermo per quanto riguarda le serie tv animate. Era il 1993, era l’anno del boom del Super Nintendo, dell’ennesimo scudetto del Milan di Capello, della vittoria agli Oscar di Clint Eastwood con Gli Spietati, ma soprattutto l’anno in cui un eroe papero faceva il suo trionfale ingresso nei pomeriggi televisivi italiani. Vi prego, ditemi che non sono l’unico ad aver visto Darkwing Duck.

Il cartone animato, andato in onda nella terra degli Yankees dal 1991 al 1992 per tre stagioni e 91 episodi, è stato creato da Tad Stones. È stato in primis trasmesso in USA su The Disney Channel e in Australia su ABC. La serie racconta le vicende di Drake Mallard, che di giorno vive una normale vita da onesto cittadino, mentre di notte si nasconde sotto l’identità segreta di Darkwing Duck. Il supereroe è assistito nella sua lotta al crimine dal suo compagno e pilota Jet McQuack e dalla figlia adottiva, Ocalina. In Italia la prima puntata del cartone animato venne trasmessa sabato 16 gennaio 1993 all’interno di Disney Club, condotto a quel tempo da Dado Coletti. Ci sono eroi la cui leggenda echeggia nella storia. Eroi dal nome glorioso, esseri soprannaturali in grado di cambiare il destino del mondo. Poi ci sono supereroi senza poteri particolari, ma in grado di scavare un varco nei piccoli cassetti della nostra memoria. E poi c’è Darkwing Duck.

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Le origini di Darkwing Duck

Le origini di DoppiaD sono indissolubilmente intrecciate a Duck Tales. In particolar modo il destino di Darkwing Duck si interseca con le avventure di Paperon De’ Paperoni, Paperino e tutta Paperinia. Infatti, nella serie dei paperi ci sono due episodi chiave che fanno nascere il mito dell’eroe dal mantello viola: 00-Jet e Il papero mascherato. Nel primo Jet McQuack si improvvisa agente segreto, mentre nel secondo proprio Paperone diventa un vigilante mascherato, indossando un’uniforme e un mantello viola. Tad Stones, autore di Darkwing Duck, ha subito l’intuizione geniale di riproporre lo spirito action e supereroistico di quegli episodi in una serie a se stante. Stones inizialmente vorrebbe inserire nello storico palinsesto del Disney Afternoon una serie incentrata su Double-O-Duck, da noi conosciuto come 00-Jet, l’alter ego di Jet McQuack. Il progetto però viene immediatamente bloccato, perché il nome Double-O era un marchio registrato protetto da copyright.

Il creatore infatti voleva realizzare una sorta di parodia di 007, con protagonista McQuack. Il blocco imposto dalla Danjaq, casa che detieni i diritti del famosissimo agente segreto, stravolge però le idee della Disney, stoppando subito l’idea. La casa creatrice di Topolino decide di sfruttare comunque le intuizioni presenti in quelle due puntate di Duck Tales. Stones e soci decidono però di non riproporre Paperone come protagonista della serie, ma di creare ex novo il personaggio di Darkwing Duck, che ruba al papero più ricco del mondo il vestito viola, e tutto il cast di figure animate. L’unico collegamento alla serie tv Duck Tales è Jet McQuack, il pilota stralunato che diventa l’aiutante del protagonista, una sorta di Robin decisamente stravagante.

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Darkwing Duck, il terrore che svolazza nella notte

La produzione animata è un gioiellino e contiene una quantità indefinita di easter egg che rimandano all’universo dei fumetti Marvel e DC (qui parliamo dell’ultimo arrivato nel piccolo schermo: Loki). Il papero mascherato, come ogni supereroe che si rispetti, ha una doppia identità. Nella quotidianità DoppiaD è in realtà Drake Mallard, un affabile e apparentemente svampito abitante della periferia di St. Canard. Se durante la notte Mallard si trasforma in un implacabile giustiziere mascherato, durante il giorno il papero si occupa della figlia adottiva Ocalina. Questa ha perso suo nonno, il professor Weddlemeyer, a causa del malvagio Toros Bulba, il villain dei primi due episodi. La piccola diventa a tutti gli effetti la figlioccia di Mallard e fa subito amicizia con il figlio dei vicini, i fastidiosissimi Parapiglia. Lei, il piccolo Tommaso Parapiglia e Jet McQuack sono gli unici che conoscono la vera identità del supereroe.

Durante la notte la vita di Mallard diventa decisamente interessante. Deve infatti proteggere la sua città, una St. Canard di gothamiana memoria, da una miriade di nemici spietati. Il vestito da supereroe di Darkwing Duck è una citazione di The Shadow, personaggio creato da Walter B. Gibson e protagonista dagli anni trenta di romanzi e serial radiofonici. Un largo cappello grigio, un coloratissimo mantello viola e rosso, una sciarpa azzurra, una giacca che ricorda le divise dei Cyborg 009 e una maschera intorno agli occhi compongono il suo outfit eccentrico, corredato da gadget ancor più strambi e veicoli ispirati ancora una volta a quelli di Batman o Captain America.

Non solo un cartone animato

Oltre alla story line principale infatti, c’è anche spazio per altre linee come quella comica e quella amorosa. La prima viene portata avanti con incredibile efficacia da Jet McQuack, che, come in DuckTales, con la sua goffaggine regala momenti di assoluta assurdità. La seconda vede protagonista lo stesso Darkwing Duck, che si innamora della strega Morgana McCawber, membro dei Paperi della giustizia. Questa formazione composta da lei, Robopap, Stego e la pesciolina Neptuni (tutti riferimenti a eroi come Robocop e Acquaman), sarà spesso presente nelle puntate di Darkwing Duck.

C’è poi il discorso villain. Anche in questo caso i personaggi negativi godono di una profondità inusuale per un cartone animato. I riflettori sono spesso puntati sulla lotta tra Darkwin e i Cinici Cinque, un gruppo di super cattivoni composto da Negaduck (storico nemico di Darkwing Duck, nonché suo gemello venuto da un’altra dimensione), Megavolt (un rimando a Electro della Marvel), Clorofix (metà papero e metà pianta, la risposta Disney a Poison Ivy), Quackerjack (un papero pagliaccio, molto simile al Joker) e Liquidator (formato interamente d’acqua e rimando a Hydro-Man).

Davvero solo io ho visto Darkwing Duck?

Spero che la risposta sia ovviamente “No”. Ma se vi siete persi questo piccolo capolavoro animato avete modo di recuperare. Disney infatti lo ha inserito nel suo catalogo streaming della piattaforma Disney+ (qui parliamo di tutte le novità in arrivo sulla piattaforma), quindi correte subito a guardarlo. Trovate surreali, una comicità mai banale, una creatività senza confini e un citazionismo che appaga ogni amante dei supereroi rendono Darkwing Duck un’opera incapace di perdere il suo fascino con gli anni. Non è importante, quindi, se siamo nel presente oppure nel lontano 1993, se siamo adulti peter pan o giovani che non hanno vissuto i mitici anni ’90. Ci sarà sempre un papero che nella notte vigilerà nella città. E ci sarà sempre un eroe mascherato che svolazza nella notte, pronto a proteggere i cassetti più remoti della nostra memoria infantile. Dagli addosso, Duck!

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