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The Marvelous Mrs. Maisel – La recensione delle prime due puntate della quarta stagione

Neanche ci credevamo più. Dopo due anni di estenuante attesa non ci è bastato vedere gli ultimi minuti dell’ultima puntata della terza stagione di The Marvelous Mrs Maisel per far congiungere tutti i pezzi. Ci era mancata, ci era mancata da morire, ma per fortuna questa volta abbiamo un mese intero per goderci a pieno la nuovissima stagione di The Marvelous Mrs Maisel che da quest’anno verrà distribuita una volta a settimana con due episodi ogni venerdì. Ricominciare da zero, dimenticando quanto a lungo abbiamo aspettato novità, segni di vita, sulla nuova stagione non è stato affatto facile, e scoprire appena dopo che la quinta sarà l’ultima stagione di sempre tanto meno.

Correva l’anno 2020 quando incontrammo per l’ultima volta il volto affranto di Miriam Maisel vedere decollare il più solido traguardo della sua carriera. Shy Baldwin e con lui tutti i suoi sogni di gloria, sfrecciano nel gelido cielo notturno lasciando Midge e Suzie con troppe valigie appresso per non avere una meta. Ed è esattamente da qui – non prima di aver iniziato come di consuetudine con un estratto di stand up in cui Miriam chiede a gran voce ‘vendetta’ – che inizia il racconto della quarta stagione di The Marvelous Mrs. Maisel. Due anni sono davvero tanti – lo abbiamo già detto ma il ricordo ancora mi strugge – e purtroppo si sono sentiti tutti quando, nel vedere Midge affrontare il duro colpo basso sferratole da Reggie, la vediamo esplodere in un’incontenibile rabbia. I nostri sforzi di riuscire a empatizzare pienamente con quel momento sono solo figli di un estremo atto di volontà nei confronti della nostra più paziente sospensione dell’incredulità. Si ricomincia esattamente da dove ci eravamo lasciati, fingendo che il tempo non ci abbia scalfiti rendendoci più freddi nei confronti di dinamiche tanto emozionanti quanto purtroppo non abbastanza impattanti, o almeno non quanto avremmo voluto. E’ così che funziona?

Superati i primi minuti di incertezza però, ricongiungerci con Miriam e il suo stralunato mondo diventa via via più facile. Rivederla in quella bettola del club in compagnia di Suzie ci fa sentire a casa ricordandoci immediatamente come proprio in un postaccio come quello tre anni prima iniziò la nuova vita di Miriam. Coraggio in sottoveste: è proprio lì che Midge Maisel mosse i primi passi nel mondo della stand up comedy, ed è proprio lì che la riabbracciamo dopo l’ennesima sconfitta. Ubriaca fradicia e con i nervi a fior di pelle fu proprio nella commedia che Miriam trovò la forza per rialzarsi, spinta anche in quel caso da un’insaziabile brama di vendetta. Ora le tempistiche hanno la straordinaria capacità di sembrarci simili seppure distanti: se è vero che da ogni sconfitta la fantastica signora Maisel è sempre riuscita a ricavarci un gran successo, quest’ultima si presenta come l’ultima delle occasioni in cui dalla rabbia e dalla tristezza non può uscire altro che rivalsa.

the marvelous mrs maisel

Tutta la prima e la seconda puntata inseguono questo telefonato mood. ‘Ora va tutto storto ma vedrete come Midge si rialzerà’ sembrano urlarci i personaggi sullo sfondo di ogni scena, strizzandoci l’occhio con convinzione, come se fino ad adesso non l’avremmo mai potuto sospettare. Certamente scontato, certamente nulla a cui non fossimo già abituati, ma è proprio questa presa di coscienza a ricordarci che The Marvelous Mrs Maisel si tiene in piedi non su una trama sconvolgente ma, come già è accaduto in passato con gli splendidi personaggi scritti da Amy Sherman-Palladino, sull’iconicità dei suoi, ma in questo caso soprattutto della sua protagonista principale. Per quanto ci riguarda Miriam Maisel potrebbe pure fare le capriole in aria come un’acrobata per 50 minuti filati, ma i nostri occhi anziché concentrarsi sullo spettacolo circense verranno afferrati dai suoi outfit e dal modo con cui con un semplice sguardo – prima di molte, moltissime parole – Miriam sa restituirci esattamente tutto quello che le frulla per la testa in uno stream of consciousness ipnotico dal quale non riusciamo a staccare gli occhi di dosso, nemmeno per un istante.

Abbindolati dai dialoghi brillanti dei suoi protagonisti veniamo fin da subito catapultati nell’esecuzione su schermo dell’immaginario sottotitolo ‘dove eravamo rimasti’. Ed è così che i primi due episodi della quarta stagione di The Marvelous Mrs Maisel si muovono come pronti a eseguire una coreografia già scritta per mostrarci solamente le conseguenze del finale della terza stagione, danzando solo un poco verso il futuro della sua narrazione. Chiuse tutte le porte aperte in precedenza, risolte le impasse e risollevato leggermente l’umore di Midge, la nuova stagione di The Marvelous Mrs Maisel sembra volersi togliere frettolosamente di torno ogni legame con il passato per riempirci gli occhi e la bocca di nuove sfavillanti avventure: chiudere con il passato per concentrarsi sul presente.

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Il futuro di Mrs Maisel mai come adesso ci può sembrare più incerto. Fatti i conti col passato, la terza e la quarta puntata sanciranno un nuovo inizio per la nostra sfavillante eroina: determinata come non mai a riprendersi il suo palco e soprattutto tutta la libertà di cui la sua comicità si è sempre nutrita e che recentemente ha subito troppe arbitrarietà per potere splendere come meriterebbe. È finalmente giunto il momento di fare decollare la storyline della quarta stagione, seppure con due episodi di ritardo. Il pubblico è caldo: pronto a farsi sbattere al muro dalla sagacia della comica che tutti vorremmo avere come amica. Ora non ci resta che trovare una risposta a tutte le perplessità mosse da questi primi episodi. Ci ritroveremo faccia a faccia con un’ascesa simile a quella vissuta nelle precedenti stagioni o quest’ultima volta verremo travolti da una nuova e più travolgente energia che ci porterà dove non avremmo mai immaginato di poter arrivare?

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