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“Ciao piccolo, come stai? Come procede l’addestramento? Io qua tutto bene, siamo finalmente riusciti a portare a termine la missione, tranquillo, quello che vedi qui sotto l’elmo non è il mio sangue. Comunque ti chiamavo perché stiamo facendo rifornimento ai jet e ci vorrà un po’, il carburante sta diventando sempre più difficile da trovare, per cui ho del tempo libero. Devo dirti una cosa importante…spesso mi hai chiesto che piani avessi per il futuro, sai quando appenderò l’elmo al chiodo, in maniera figurata è chiaro, un altro bagno nelle miniere di Mandalore non è nei miei piani. Comunque, ci ho pensato a lungo, lo sai, e finalmente sono arrivato a una conclusione, finalmente ho capito come trascorrerà la mia pensione. Ma prima mettiti comodo, che ho una bella storia da raccontare”.

Dopo aver capito che il discorso sarebbe stato più lungo del previsto, Grogu va a prendere un sacchetto di quelli che dovrebbero essere insetti immersi nella gelatina – meglio non indagare oltre sui gusti culinari del giovane – e si mette ad ascoltare la storia che Din Djarin in pieno stile How I Met Your Mother vuole raccontargli. È il racconto di come il protagonista di The Mandalorian ha trovato l‘amore della sua vita, per cui Grogu si piazza in ascolto, curioso di sapere cosa ha da dire il suo padre adottivo.

“Sai Grogu, da quando hai cominciato l’addestramento autonomo ci sono diverse cose che non ti ho raccontato…”

Il protagonista di The Mandalorian ricorda i tempi in cui, giunto a un’età sufficiente per addestrarsi da solo, Grogu è rimasto sul pianeta per continuare il proprio percorso e seguire le lezioni con i trovatelli più grandi, mentre Din Djarin ha ripreso la sua attività accettando nuove missioni e compiendo viaggi in giro per la galassia. Riprendendo il suo racconto da How I Met Your Mother, Din prosegue: “Quello che non sai, è che mentre portavo a termine le mie missioni, mi sono concesso anche qualche avventura sentimentale. Sai, non sono fatto di Beskar sotto l’armatura”. Grogu rabbrividisce, prima di tornare ad ascoltare Din.

“Ad ogni modo, all’inizio erano tutte storie fugaci. La figlia di un diplomatico in pericolo, qualche barista desiderosa di approfondire la conoscenza dell’uomo giunto a risolvere i problemi sul suo pianeta. Insomma, avventure da una notte, senza coinvolgimento emotivo. Il mio cuore, d’altronde, era qui su Mandalore. Per te chiaramente, ma non solo…”. Afferrando un insetto gelatinoso, Grogu chiede al mandaloriano di andare avanti: “Ricordi Ka-Taran, la tua maestra di spada? Bhe, volevo che insegnasse due-tre cosette anche a me…”. Il piccolo ancora una volta rabbrividisce davanti ai doppi sensi del protagonista di The Mandalorian, ma ormai è sempre più incuriosito e incita Din Djarin ad andare avanti.

Grogu
Il piccolo Grogu (640×340)

Due cuori e un mandaloriano

“Ogni ritorno a casa era un colpo al cuore per me. Potevo rivede Ka-Taran, il suo bellissimo elmo color nocciola, il beskar lucidissimo della sua armatura, quella voce soave e incantevole. Eppure era anche una sofferenza, perché lei non voleva assolutamente saperne di impegnarsi, ma era dedita cuore e anima all’insegnamento. In parte è anche colpa tua, quindi, Grogu, ma tranquillo, ti ho perdonato”.

“Così accettavo sempre più missioni per allontanarmi da Mandalore, finché non ricevetti un incarico che ancora ricordo. Ordine di servizio 27434, la liberazione di un convoglio mercantile presso una base spaziale posta sull’orlo esterno. Per questo incarico mi fu affiancata la jedi più bella che abbia mai visto, Tahué, sicuramente te la ricorderai no? Una volta è anche venuta su Mandalore con me”. Grogu fa sì con la testa, impossibilitato a parlare dalla quantità di insetti gelatinosi posti in bocca.

“Ti cadranno tutti i denti se continui così Grogu, io ti ho avvisato. Comunque, poi ci penseremo, ora torniamo a Tahuè. Tra noi fu amore a prima vista, subito sentimmo l’ardente fiamma della forgia ardere tra noi, la vivemmo con impeto e passione e iniziammo a farci assegnare per le stesse missioni. Alternavamo i combattimenti e i momenti d’intimità, vivevamo il nostro idillio e il ritorno a Mandalore mi pesava sempre meno, perché sapevo che avevo Tahué ad aspettarmi. Questo finché non la portai lì con me, ti ricordi, dopo una missione. Vedendomi con lei, Ka-Taran iniziò a provare gelosia e così, la notte prima di partire, mi venne a cercare, dichiarandomi i suoi sentimenti, ma io ovviamente la respinsi, dicendole che ormai aveva perso il suo Millennium Falcon per vivere il suo amore con me”.

La grande fine

Din Djarin a questo punto si prende una pausa, prima di riprendere la sua narrazione alla How I Met Your Mother: “Le parole di Ka-Taran, però, anche se al tempo non lo sapevo, avevano colpito nel segno. Ripresi la mia vita, le mie missioni con Tahué, ma c’era qualcosa che non andava. Quella scintilla si stava raffreddando e la colpa era mia. La testa mi tornata alla tua maestra di spada, Grogu, alla sua dichiarazione e al tempismo orribile che aveva avuto. Amavo Tahué, volevo che funzionasse tra noi, ma semplicemente non riuscivo più a darle tutto me stesso. Lei ha capito, magari la forza funziona anche con queste faccende di cuore, chi l’ha mai capita. Ad ogni modo Tahuè si è allontanata, mi ha dato spazio e così ho fatto ritorno a Mandalore, consapevole di ciò che dovevo fare per essere finalmente, di nuovo, felice”.

Grogu a questo punto crede di aver capito dove Din Djarin vuole andare a parare, ma lascia parlare comunque il protagonista di The Mandalorian, visibilmente commosso: “Come sai, piccolo, al mio ritorno ho trovato una situazione complessa. L’attacco a Mandalore che avete subito, quei maledetti mercenari che hanno razziato il paese. Ne siamo usciti, ma hanno portato via molte cose importanti. Tra cui, lo sai bene. Ka-Taran. Tu non sapevi che stavo tornando per vivere la mia vita con lei, ma ora lo sai e puoi immaginare come mi sono sentito alla notizia che la donna dei miei sogni è stata uccisa nell’attacco dei mercenari. Nemmeno un corpo per la veglia funebre, ma dentro di me ho subito elaborato il lutto, decidendo di vendicarmi di quei mercenari. Per cui eccomi qui, al termine della mia ultima missione, appena conclusa. Ce l’ho fatta Grogu, volevo dirti che mi sono vendicato, i mercenari sono stati sconfitti. Ora posso tornare da te, piccolo, ma aspetta, c’è un’ultima sorpresa per te”.

Il mandaloriano Din Djarin (640×340)

“Così, Grogu, ho incontrato l’amore della mia vita”

Sentendo la voce rotta di Din Djarin, Grogu avverte un fremito di commozione, ma non è nulla rispetto alla gioia che prova quando, un secondo dopo, vede entrare nell’inquadratura una seconda persona. “Ehi Grogu, come stai? Ti stai continuando ad allenare con la spada sì?”. Ed è proprio lei, Ka-Taran, viva e vegeta, tra le braccia di Din Djarin. “Ebbene sì – riprende il protagonista di The Mandalorian – la missione è andata oltre ogni aspettativa. Ka-Taran non era morta, ma era stata rapita dai mercenari, che intendevano ricevere insegnamenti sulle sue abilità con la spada, ma l’ho liberata e ora può tornare da noi”.

“Senti Grogu, io preso dalla frenesia potrei aver fatto una mossa azzardata. Ricordi quel frammento di beskar che abbiamo forgiato a forma di anello? Ecco, guarda il dito di Ka-Taran”. Grogu per poco non si strozza con gli insetti e scoppia in un urlo di felicità. “Ci sposiamo Grogu. Subito, appena torniamo a Mandalore. Vuoi essere il mio testimone?” Il piccolo chiaramente accetta e così Din Djarin lo saluta e chiude le comunicazioni, poi con la sua amata sale sul jet e riparte, di ritorno dalla sua ultima missione, prima della sua nuova avventura al fianco dell’amore della sua vita, che può iniziare dopo l’ultima grande impresa del mandaloriano: il matrimonio.