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The Expanse, la recensione in anteprima della quinta stagione targata Amazon Prime Video

The Expanse, torna finalmente l’underdog della fantascienza targata Amazon Prime. E si galoppa di nuovo negli universi sconosciuti a bordo della Rocinante.


Amazon Prime Video ci ha dato la possibilità di guardare in anteprima gli episodi della quinta stagione di The Expanse, e vi raccontiamo un po’ quel che ne pensiamo.

Nata come adattamento della saga fantascientifica scritta da Daniel James Abraham e Ty Corey Franck, che ne sono diventati anche gli sceneggiatori principali, la serie ha già ampiamente dimostrato la sua solidità nel corso del tempo (qui potete leggere un approfondimento a proposito) e la quinta stagione non è da meno. Disponibile sulla piattaforma Amazon a partire dal 16 dicembre, noi di Hall of Series abbiamo avuto il piacere di poterla visionare in anteprima, o meglio: di divorarla in anteprima, e ne siamo rimasti ancora una volta colpiti. Ovviamente questa è una recensione No Spoiler quindi non ci sarà alcuna indiscrezione sulla trama, tuttavia cercheremo comunque di darvi qualcosa su cui lambiccarvi il cervello nell’attesa.

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The Expanse: Dove eravamo rimasti?

Ovviamente spoiler della quarta stagione.

La quarta stagione di The Expanse ci aveva lasciati ai bordi di una nuova Cibola. Luogo leggendario in cui gli spagnoli del XVI secolo credevano fossero state costruite sette città d’oro, viene riproposto qui in chiave futuristica. E, come la nostra politicante preferita temeva, l’umanità si è affaccendata per accaparrarsi una fetta di questo nuovo mondo, attraversando in massa i misteriosi anelli e approdando su un pianeta ben poco ospitale. Ancora una volta, gli abitanti della Rocinante si sono ritorvati a fare da paciere tra fazioni sempre troppo felici di saltarsi alla gola, mentre Holden ha continuato il suo percorso da profeta insieme al suo amico immaginario. Un Miller schizofrenico che si sacrifica di nuovo, questa volta forse per sempre, salvando ancora una volta una fetta di umanità. L’avventura con la protomolecola si arricchisce di un nuovo elemento, complicando ulteriormente la storia: adesso sappiamo per certo che è esistita un’ulteriore civiltà antica che ha distrutto i costruttori di anelli. Nel frattempo, i veri protagonisti della stagione sono gli scontri su ogni livello tra diverse scuole di pensiero: sul campo politico abbiamo la linea conservatrice di Chrisjen Avasarala contro la spinta esploratrice di Nancy Gao, mentre sul fronte A.P.E. abbiamo la Stazione Medina di Carmina Drummer e Klaes Ashford, pronti a tutto per salvare l’armistizio, contro l’eroe-terrorista della Cintura Marco Inaros. Leggermente distaccata dalla trama principale è invece Bobby Draper, che si ritrova a diventare una mercenaria a soldo di privati, vedendo crollare attorno a lei l’ideale marziano con il quale è cresciuta.

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Cosa dobbiamo aspettarci dalla quinta stagione?

Quello che possiamo dire della quinta stagione è che risulterà una vera novità anche per coloro che ormai conoscono The Expanse come le proprie tasche. La trama come al solito si occuperà di un numero consistente di protagonisti, ma lo farà in modo coeso e soprattutto tendente a un punto di arrivo comune. Se c’è, infatti, un elemento che potremmo criticare alla quarta stagione è che alcune storylines risultano distaccate dal disegno generale. Abbiamo già accennato agli eventi che riguardano Bobby, persa in un percorso solitario ridondante e senza sbocchi. Simile il destino di Avasarala, legata a Holden da un filo sottilissimo e completamente impegnata nella sua personale campagna contro la sua incapacità di accettare la sconfitta.

La quinta stagione ovvierà alla perfezione a questo neo, riuscendo a far convergere un gran numero di trame disparate in una stessa direzione, delineando un disegno preciso e assolutamente interessante. Anche tutti gli elementi dissonanti della stagione precedente troveranno il proprio posto e tutto scorrerà liscio come l’olio. Avremo l’introduzione di qualche nuovo personaggio, ma questa si rivelerà soprattutto la stagione dei ritorni: ritorni impensabili di facce conosciute, ritorni di elementi che sembravano dimenticati, metaforici ritorni in se stessi.  The Expanse ci riporta indietro dopo un’intera stagione passata in un luogo completamente nuovo, nell’incessante percorso di costruzione di un mondo allo stesso tempo familiare e sconosciuto.

Tuttavia, il filone del ritorno sarà esplorato anche in una forma completamente nuova. Come abbiamo accennato, infatti, questa stagione prevede una vera novità: l’introduzione prepotente del passato.

The Expanse ha sempre approcciato il passato sotto forma di flash veloci, spesso all’interno di chiamate o conversazioni rapide e poco risolutive tra i personaggi. Proprio per questo motivo i nostri protagonisti hanno sempre mantenuto una zona d’ombra, sconosciuta anche a noi che li seguiamo da tempo. La quinta stagione progetta di affrontare quest’ingombrante passato, dandoci finalmente modo di conoscere i personaggi ancora più profondità, di scavare nelle loro memorie e trovare quella chiave di lettura che ci mancava per capire alcuni loro comportamenti. Chi più e chi meno, ogni personaggio si ritroverà a fare i conti non solo con quello che si è lasciato alle spalle, ma anche quello che è diventato. Tutti si ritroveranno a fare i conti con i propri cambiamenti, decidendo in autonomia se questi abbiano portato a dei reali miglioramenti nell’approccio alla vita e agli altri.

L’approfondimento psicologico prenderà talvolta il sopravvento sull’avventura e sulle questioni di protomolecola, un po’ come se The Expense si stesse preparando a tirare le somme prima del colpo finale. Allo stesso tempo, la serie sembra cominciare a far tirare le somme ai nostri protagonisti, ormai maturi al punto giusto per affrontare i fantasmi del passato senza più scappare e, forse, affrontare con uno spirito più leggero e consapevole il futuro misterioso che li attende.

Una stagione diversa ma sempre familiare, piena di emozioni e colpi di scena che vi farà solo venire voglia di avere già la sesta da guardare in una giornata. Tutti sintonizzati, quindi, per l’inizio di questa nuova avventura.