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6 curiosità su Selene Caramazza, l’impavida Leonarda di The Bad Guy

Da Agrigento a Roma. Dalla Facoltà di Giurisprudenza alla Scuola d’Arte Drammatica. E’ questo il percorso tracciato da Selene Caramazza, la giovane attrice siciliana che sceglie di lasciare la sua terra natia per inseguire la sua più grande passione. Classe ’93, si trasferisce a Roma all’età di 21 anni per studiare canto e recitazione. Contemporaneamente, porta avanti gli studi universitari, conseguendo la laurea in Giurisprudenza. Dopo alcuni provini ottiene il suo primo ruolo nella fiction Catturandi – Nel nome del padre (2013), e poco dopo appare in altre serie tv italiane di successo, tra cui Don Matteo e Squadra Antimafia. Nel 2017, debutta finalmente sul grande schermo in Cuori puri, film diretto da Roberto De Paolis, grazie al quale riceve ben cinque riconoscimenti, uno su tutti il Premio Vittorio de Sica. Sarà a partire dal 2019 che, insieme ai lavori sui vari set televisivi, si affermerà anche nel mondo del cinema, interpretando ruoli sempre più importanti e di rilievo come nel film Spaccaossa (2022) diretto da Vincenzo Pirrotta. Ma è soprattutto grazie a The Bad Guy (2022), la serie di successo uscita su Prime Video lo scorso dicembre, che Selene Caramazza si affaccia al grande pubblico e sancisce la sua definitiva consacrazione. Tanto da rappresentare oggi uno dei profili più promettenti e versatili nel panorama artistico italiano.

In The Bad Guy Selene è Leonarda Scotellaro, un’agente del Ros che cerca di combattere la mafia e un sistema, in generale, che sembra essere corrotto dalle fondamenta. E’ la Lisbeth Salander di Uomini che odiano le donne, in versione made in italy. Dai modi burberi e dall’abbigliamento goth, Leonarda nasconde un passato burrascoso e tormentato, che supera grazie al suo forte senso della giustizia. Il trionfo nel panorama seriale italiano e internazionale di The Bad Guy, permette a Selene di emergere totalmente pur non ricoprendo un ruolo da protagonista. Tuttavia, la sua carriera passa anche attraverso altri due personaggi chiave da lei interpretati. Ognuno dei quali, come dichiara espressamente, ha avuto un impatto significativo non solo sulla sua crescita professionale, ma soprattutto su quella personale.

Il primo è Agnese, protagonista del film Cuori puri, una diciottenne cresciuta in un contesto familiare ultra cattolico e bigotto, che si trova a dover fare i conti con le sue pulsioni, da un lato, e una promessa di castità, dall’altro. Il secondo, totalmente opposto, è Luisa in Spaccaossa. Ragazza tossicomane, fugge da una comunità di recupero e trova conforto in uomo molto più grande di lei, il quale la inserisce in una losca organizzazione criminale che la segnerà per sempre.

Nonostante nel corso di questi anni sia riuscita a separare perfettamente la vita del set da quella privata, Selene Caramazza si sbottona in alcune interviste raccontando vari aneddoti personali.

1) “Cu’ nesci, arrinesci”: un rapporto di amore e odio con la sua terra di origine

Selene Caramazza
Selene Caramazza

Chi esce, riesce“, recita un famoso detto siciliano. Selene lo tiene bene in mente quando decide di fare la valigia e trasferirsi a Roma. In una delle sue interviste racconta che l’idea di lasciare la Sicilia, mentre frequentava il primo anno di università, nasce all’improvviso, tra lo sconforto e lo scetticismo dei genitori e parenti. Una decisione sofferta, che la catapulta nella Capitale, ma fortemente desiderata per inseguire il suo sogno. Una scelta che le permette di maturare, di aprirsi totalmente e di confrontarsi con gli ostacoli di chi sceglie di compiere un percorso di crescita. Torna spesso in Sicilia dalla sua famiglia, tra un lavoro e un altro, ed è tuttora legata alla sua terra di origine che reputa meravigliosa. Ciononostante, quando è lì, avverte un leggero senso di disagio e di dispiacere. Percepisce la sua terra come una “gabbia”, soprattutto per i giovani ai quali viene negata la possibilità di inseguire i propri sogni. Questo le ricorda il motivo per cui se ne è andata. E si inorgoglisce quando ripensa alle prime apparizioni in Squadra antimafia Palermo-Milano: essendo una fiction seguita e apprezzata dai suoi genitori, è in quel momento che riceve il loro pieno sostegno e appoggio nel proseguire la carriera di attrice.

2) Da Tomb Raider a Giovanna D’arco

Un giorno le piacerebbe recitare in un action movie e vestire i panni di Lara Croft, celebre protagonista della saga di videogiochi Tomb Raider da cui sono stati tratti film e fumetti. L’idea è quella di spingersi al di là dei propri limiti, sperimentare nuovi generi cinematografici e approcciare a nuovi personaggi, lontani da quelli già interpretati. Finora, ci sono 3 trasposizioni cinematografiche di Tomb Raider nelle quali hanno recitato Angelina Jolie, per le prime due, e Alicia Wikander, per la terza. Chissà che nei prossimi anni non vedremo davvero Selene Caramazza impersonare Lara. Magari alla ricerca di un amuleto prezioso tra fondali marini, paesaggi desertici e foreste pluviali. O perché no, in una città italiana, così da rievocare il ricordo – per chi ci ha giocato – del secondo capitolo del videogioco Tomb Raider II (1997), dove Lara si avventura tra i tetti e i canali di una Venezia riprodotta su PS1. Inoltre, dichiara di aver apprezzato moltissimo il film Spencer (2021) di Pablo Larrain e non le dispiacerebbe interpretare un personaggio femminile che abbia una certa rilevanza storica. Una Giovanna D’Arco con una chiave di lettura moderna, ad esempio.

3) Vive per tre mesi in una comunità religiosa

Una Bibbia e un Vangelo sono i primi due regali che riceve Selene dal regista De Paolis. Non per devozione, ma per professione. Prima delle riprese del film Cuori puri, l’attrice sicula frequenta per tre mesi la comunità religiosa di Tor sapienza per calarsi totalmente nella parte di Agnese. Un ambiente gioviale, frequentato da ragazzi, dove la fede viene vissuta in una dimensione collettiva e condivisa, racconta Selene al Punta Sacra Film Fest di Ostia. Un percorso totalizzante che le restituisce un momento di intensa spiritualità interiore e che le permette di toccare con mano un tema delicato come quello della fede. Un’esperienza grazie alla quale riceve cinque riconoscimenti, anche internazionali, e che le permette di compiere una crescita a più livelli.

4) Studia la tanatoestetica

selene caramazza

Curiosa anche la preparazione che Selene Caramazza compie per un altro personaggio. Forse, la più complessa di tutte. Perché questa volta non è in una comunità religiosa, ma in un’impresa di pompe funebri. Infatti, per interpretare al meglio Gaia, protagonista del cortometraggio di Cristian Patanè Corpo e aria (2021), Selene segue dei corsi di tanatoestetica, disciplina che si occupa delle pratiche di pulizia e di conservazione del corpo dei defunti fino al rito religioso. Azioni meccaniche e ripetitive, dove cura ed esperienza sono fondamentali. Apparentemente normale per chi svolge la professione da tanto tempo, estremamente scioccante per chi ci si appresta per la prima volta.

5) Selene Caramazza non è una Gossip Girl

Non è una tipa da gossip. Tiene molto alla sua privacy e a i suoi confini personali. Evita di mettersi in mostra per sciocchezze. Piuttosto lo fa quando c’è davvero qualcosa da raccontare. Timida e introversa per natura, si scioglie sul set. Lì, si libera totalmente, si appassiona, si carica, esplode. Si allontana da sé stessa per buttarsi in nuovi personaggi, spesso lontani dal suo carattere: Leonarda Scotellaro è una tosta, che fa a spallate, senza peli sulla lingua. E Selene Caramazza la interpreta alla grande. Finito il lavoro, torna piacevolmente nel suo mondo. Nella sua timidezza. Che con gli anni impara ad apprezzare sempre di più. Un pregio che si scontra al giorno d’oggi con un mondo esterno in cui tutto è eccesso e apparenza.

6) Selene Caramazza e il cinema

selene caramazza

Nel suo paesino in provincia di Agrigento non ci sono sale cinematografiche. Da piccola si fiondava nella cineteca di fianco casa e nelle edicole di paese a comprare le VHS dei cult. Con un debole per le commedie di Woody Allen e per l’ironia profonda dei fratelli Coen, Selene Caramazza è appassionata da sempre al grande schermo. Con chi vorrebbe lavorare un giorno? Oltre a realizzare un action movie, come già detto, Selene si vedrebbe bene in un film di Sorrentino o Virzì, in Italia. All’estero, sarebbe entusiasta di collaborare insieme a Lars Von Trier o Win Wenders.