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The Bad Guy è il colpaccio di Amazon Prime Video – La Recensione dei primi 3 episodi della nuova serie italiana

The Bad Guy
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È da un paio d’anni che Amazon Prime Video si sta affermando sempre di più come una delle piattaforme streaming più potenti e importanti. Negli ultimi tempi dire Amazon implicava dire Celebrity Hunted, Lol – Chi Ride è Fuori: Prime Video è riuscita a stupirci e colpirci con gli show, oltre che con le serie tv. Oltre i programmi d’intrattenimento, però, oltre la sola leggerezza, Prime Video è riuscita a coinvolgerci nel 2022 anche con altri prodotti italiani. Bang Bang Baby in questo senso aveva anticipato il vero colpaccio di Amazon Prime Video e non solo dal punto di vista del successo. La Serie Tv italiana ha raccontato il mondo del crimine anticipando una nuova realtà che presto avrebbe restituito alla piattaforma uno dei migliori prodotti degli ultimi tempi: The Bad Guy. La serie, arrivata nel catalogo l’8 dicembre con le sue prime tre puntate, racconta infatti un mondo futuro in cui la mafia è una macchia che non è ancora stata eliminata. Come un parassita ha risucchiato tutto, portando i personaggi di questa narrazione a combattere contro l’orrore di questa realtà e contro loro stessi.

The Bad Guy non è soltanto una buona Serie Tv. È il colpaccio di Amazon Prime Video, la Serie Tv italiana dell’anno che oscura tutto il resto.

The Bad Guy
The Bad Guy (640×360)

Sulla criminalità organizzata sono state scritte le storie più terribili e difficili da accettare, soprattutto perché nulla di quanto raccontato era irreale o surreale. Era tutto vero, ed era tutto spaventoso. Di film e Serie Tv con queste tematiche ne abbiamo visti a bizzeffe, e come non citare in questo senso la splendida Gomorra, la Serie Tv italiana che più ha raccontato con cura e qualità il destino della malavita di stampo camorristico. Pensavamo che oramai nulla potesse più essere raccontato in modo diverso da quanto visto, ma ci sbagliavamo: non avevamo ancora conosciuto The Bad Guy, la nuova Serie Tv Amazon Prime Video di cui chiediamo una seconda stagione anche adesso che non è ancora giunta al termine la prima. La restante parte verrà distribuita infatti il 15 dicembre, ma nel frattempo le basi gettate sono bastate per mostrare il valore effettivo di questa nuova perla italiana che tratta l’argomento della mafia con una chiave mai vista prima.

The Bad Guy è una Serie Tv per tutti. Il pubblico più generalista e quello più ricercato potranno unirsi e apprezzare insieme e nello stesso modo questo prodotto di qualità che racconta la mafia non solo attraverso il genere crime, ma accarezzando anche il genere comedy. Il sarcasmo utilizzato dai protagonisti e dalla serie riesce infatti a restituire a questa nuova storia un tocco sporco, graffiato e moderno che gli permette di non banalizzare mai questo argomento così delicato e, al tempo stesso, già sdoganato nel mondo del cinema e della serialità. The Bad Guy riesce a trovare un equilibrio tra i suoi generi riuscendo anche a essere, per questo, una Serie Tv estremamente attenta a non cadere mai in luoghi comuni e falsi miti. Qui la mafia è come l’abbiamo sempre conosciuta, ma diverse sono le persone che la combattono.

In questo senso, infatti, i personaggi sono lo specchio della natura della serie. Dentro di loro non esiste soltanto il bene, esiste anche il male. Molto spesso nel resto dei prodotti di questo tipo chi combatte contro la mafia e il crimine viene dipinto come un eroe privo di qualsivoglia tipo di sporcizia, ma non qui. Chi combatte contro la mafia non è visto in The Bad Guy come un eroe, ma come un uomo che – nonostante le intenzioni – può spingersi a fare qualsiasi cosa pur di riuscire nel proprio obiettivo. Per questa ragione The Bad Guy sviluppa attraverso i suoi primi tre episodi una narrazione in cui non esistono schieramenti tra buoni e cattivi. Ognuno dei protagonisti può possedere entrambi gli aspetti e lottare comunque contro questo cancro sociale. Perché The Bad Guy non è una Serie Tv che etichetta i suoi personaggi ma – al contrario – un prodotto che cerca di rievocare una realtà che striscia e agisce sia dentro che fuori dalle aule dei tribunali.

The Bad Guy
The Bad Guy (640×360)

Ambientato in una realtà alternativa in cui lo stretto di Messina è stato costruito, The Bad Guy è una Serie Tv coraggiosa che non ha alcuna paura d’azzardare e di toccare l’argomento della mafia anche con l’ausilio di altri mezzi come l’ironia e il continuo cambio di generi. Non ha paura di fondere il suo argomento con cose che, apparentemente, ne sono distanti. In questo senso spicca per questo una delle prime scene della serie. Gli agenti fanno irruzione in un ospedale per incastrare un ricercato, ma lui non è lì. Questo momento, così drammatico e fallimentare per la giustizia, è accompagnato dalla splendida voce di Mina sulle note di Se Telefonando, una canzone che condivide ben poco con ciò che sta raccontando. Questo primo azzardo, che sarebbe potuto suonare incoerente, riesce invece a essere perfetto all’interno di questa narrazione che sceglie di essere non solo un grido di vendetta, ma anche una storia di libertà, originalità, crudeltà e delicatezza. E’ sporca tanto quanto lo sono i suoi personaggi, ed è delicata tanto quanto lo è il loro equilibrio.

Il rapporto tra mafia e Stato viene qui sviscerato da diversi punti di vista, restituendo alla serie un meccanismo in cui nessuno sembra andare davvero verso la luce, una storia in cui non si fa mai accenno al lieto fine. Perché la realtà alternativa in cui The Bad Guy si sviluppa è lontana e prevede anche l’utilizzo di un argomento attuale che da sempre è motivo di contrasti nel paese: lo stretto di Messina. Ma anche in questo caso il suo destino verrà segnato poco tempo dopo l’inizio della prima puntata. Il ponte cede infatti già durante il primo episodio, asserendo quasi che tutto ciò che cerchiamo di cambiare potrebbe non evolversi mai rimanendo sempre tale e quale o, in ogni caso, destinato alla distruzione.

The Bad Guy, dopo solo tre puntate, si impone così come una delle nuove Serie Tv di riferimento del crime italiano. La sua storia parte da un tema classico e già sdoganato, ma ne cambia presto il registro diventando di fatto una Serie Tv poliedrica e dinamica che non ha alcun timore di spingersi oltre, arrivando fin lì dove mai nessuno era arrivato. Con intelligenza e capacità, The Bad Guy dimostra di saper trattare l’argomento della criminalità in modo geniale e per certi versi anche sperimentale, annullando così qualsiasi tipo di paragone con il resto delle altre opere. L’obiettivo di questa narrazione è infatti anche quello di scommettere sui suoi personaggi, metterli alla prova fino alla fine per cercare di capire chi siano davvero.

Nonostante le poche puntate distribuite (che ricordiamo saranno disponibili del tutto il 15 dicembre) possiamo già affermare che la serie riesce a sembrare un prodotto cinematografico, con una storia che promette di tenerci incollati allo schermo. Questo d’altronde è ciò che accade quando al coraggio si unisce anche la genialità.

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