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5) IL RAPPORTO CON NANCY

Stranger Things

Il suo rapporto con la ragazza evolve dal primo incontro fino alla fine della serie. Inizialmente Jonathan prova dei sentimenti che vengono espressi con le foto scattate di nascosto alla ragazza. Tuttavia pian piano che i due si conoscono inizia a nascere prevalentemente un rapporto d’amicizia e di fiducia reciproca.

Il loro comune obbiettivo non può far altro che consolidare il rapporto. Sono sinceri l’uno con l’altro perché costretti a star insieme. Loro pensano di essere gli unici (assieme e Joyce) a sapere dell’esistenza della creatura, e per trovare Will e Barbara non possono che collaborare. Questo li unisce.

Jonathan odia il suo ragazzo, Steve, e non può nasconderlo. Ha sbagliato a fotografarla di nascosto ma le sue intenzioni non erano negative. In quella foto ha visto una ragazza che fingeva di essere qualcun altro. Sarà così? I fratelli Duffer sono riusciti a creare un rapporto tra i due per nulla scontato. Questo rende l’arco narrativo dei due ragazzi (nonostante sia il più debole rispetto a quello degli adulti e dei bambini) molto interessante.

Si viene a creare una sorta di triangolo amoroso tra Nancy, Steve e Jonathan, ma quella che può sembrare una banale love story anni ’80 ci riserva un finale non così banale! 

6) BUON GUSTO CINEMATOGRAFICO

Stranger things Jonathan Byers

Oltre alla musica (Joy Division), Jonathan Byers sembra apprezzare anche il buon cinema. Possiamo notare numerosissimi riferimenti ad altre pellicole cinematografiche degli anni ’80 nella serie. Molti di questi sono palesi, altri ancora più nascosti. Alcuni, invece, ci vengono sbattuti in faccia senza mezze misure.

È il caso dei poster che troviamo nelle stanze dei vari personaggi: La Cosa, Lo Squalo di Spielberg. Nella camera di Jonathan possiamo chiaramente notare “La Casa” (Evil Dead) di Sam Raimi, un film che è divenuto il simbolo di un modo di fare e vivere il cinema del tutto nuovo.

La storia del film è molto classica. Un gruppo di amici decide di passare un fine settimana in una casa nel bosco. La classicità viene immediatamente superata dall’impostazione della pellicola, sicuramente a basso budget, che tuttavia sarà una pietra miliare e un punto di partenza per molti altri film a venire. I fratelli Duffer riconoscono la bellezza e l’importanza di questo film, ma essendo Stranger Things una serie ambientata negli anni ’80 mi piace pensare che anche il personaggio di Jonathan Byers ne abbia colto la vera essenza. Questo è un ulteriore punto a suo favore!

Inoltre nel primo episodio della serie notiamo Joyce con due biglietti per Poltergeist di Tobe Hooper. Anche il resto della famiglia sembra avere dei gusti sopraffini! Lo stesso non si può dire del padre.

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