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Come sarebbe finita? 7 finali ufficiali di Serie Tv che sono state cancellate prima della vera conclusione

Quanto è fastidioso quando viene cancellata la nostra serie preferita senza darci il meritato finale? Troppo. Ma visto che non possiamo farci niente, non sapremo mai come andranno a finire le avventure dei nostri amati eroi. Resta comunque il fatto che le cancellazioni sono una delle cose più sgradevoli che possano capitare. Fortunatamente, a volte capita che gli autori rendano giustizia alla loro creatura pubblicando su qualche social il finale che avevano immaginato. È successo, per esempio per My Name is Earl, che vi sveleremo tra qualche riga.

Noi di Hall of Series abbiamo a cuore sia il pubblico che le serie. E molto spesso ci tocca l’ingrato compito di annunciare ai nostri lettori la cancellazione di questa o quella produzione. Ma questa volta, invece, vogliamo svelarvi proprio quei finali mancati (e mancanti), cercando di porre rimedio a errori, talvolta, davvero incomprensibili.

My Name is Earl e non solo: 7 finali ufficiali di Serie Tv che sono state cancellate prima della vera conclusione

1) Streghe (reboot)

Streghe, 640×360

Andato in onda tra il 2018 e il 2022 il reboot di Streghe è stato stroncato al termine della quarta stagione, dopo 72 episodi.
Sviluppato sull’idea di Constance M. Burge da Jessica O’Toole, Amy Rardin e Jennie Snyder Urman Streghe ha visto diversi cambiamenti rispetto alla serie originale. Intanto l’azione è stata sposata da San Francisco all’immaginaria città universitaria di Hilltowne, nel Michigan. Qui vivono tre sorelle, una delle quali lesbica, dotate ciascuna di un particolare potere con il quale cercare di salvare l’umanità dall’arrivo di forze oscure.
La scelta delle sceneggiatrici ha, ovviamente, scatenato il putiferio. Su Twitter i fan più accaniti hanno creato una campagna con il fine di boicottare la messa in onda dell’episodio pilota puntando addirittura alla totale cancellazione della serie. Anche alcuni membri del cast della serie madre hanno avuto da ridire, soprattutto per non esser stati coinvolti in alcuna maniera.

La quarta stagione si è conclusa con un cliffhanger notevole: le tre sorelle del reboot si sarebbero trovate di fronte a quelle della serie originale, creando un multiverso non da poco. Gli autori, sempre sull’orlo della cancellazione, erano decisi a chiudere con un colpo di scena davvero stupefacente. Hanno però anche aggiunto che, non conoscendo le intenzioni delle tre attrici del cast originale, la storia sarebbe proseguita tranquillamente sui binari conosciuti dal pubblico del reboot. Per cui, Mel (Melonie Diaz) sarebbe diventa manager del Blue Cammelia e, probabilmente avrebbe proseguito la sua storia con Roxie (Shi Ne Nielson). Maggie (Sarah Jeffery), invece, si sarebbe trasferita insieme a Jordan (Jordan Donica) sviluppando una storia d’amore matura e produttiva. Kaele, invece, dopo aver confidato di esser bisessuale, avrebbe iniziato una relazione con un personaggio femminile.

2) My Name Is Earl

My Name is Earl
My Name Is Earl, 640×360

My Name Is Earl è una di quelle sitcom che avrebbero meritato un finale. Andata in onda tra il 2005 il 2009 per un totale di 96 episodi spalmati su quattro stagioni My Name Is Earl è stata creata da Greg Garcia, vincitore di un Emmy e successivamente creatore di The Guest Book e Sprung.
La storia racconta le vicende di Earl, un ladruncolo da quatto soldi, cui capita la fortuna di vincere 100mila dollari alla lotteria. Mentre festeggia viene investito da un auto perdendo il biglietto vincente. In ospedale, venuto a conoscenza del karma, decide di fare ammenda e rimediare ai torti effettuati producendo una lunga lista di persone da aiutare. Una volta ristabilitosi aiuta la prima persona della lista ricevendo in cambio il biglietto della lotteria e convincendosi che il karma abbia ragione.

L’ultima puntata di My Name Is Earl si conclude con un fenomenale cliffhanger (non vi diremo quale, ovviamente). Poi il nulla. I dirigenti della FOX decisero di sospenderla lasciando senza un finale milioni di spettatori in tutto il mondo. Nei suoi successivi show Greg Garcia inserisce alcune informazioni su Earl senza però dare mai una chiusa alla storia. Su Reddit, però, ha scritto quello che per lui sarebbe stato il giusto finale di My Name Is Earl: “Earl non avrebbe mai concluso la sua lista. A un certo punto si sarebbe bloccato e avrebbe incontrato qualcuno con una lista e un torto da riparare nei confronti di Earl. I due fanno amicizia e Earl scopre che nel paese e nel mondo molti altri hanno seguito il suo esempio creando una catena di liste che avrebbero portato a molte cose buone, Così straccia la sua e se ne va libero e soddisfatto”.
Un finale molto in tono con tutta la serie che avrebbe sicuramente soddisfatto i fan di My Name Is Earl.

3) Castle

My Name is Earl
Castle, 640×360

Dopo otto stagioni, 173 episodi, andate in onda tra il 2009 e il 2016 Castle ha chiuso i battenti. La ABC aveva riscontrato un calo di ascolto e ha preferito chiudere piuttosto che veder colare a picco una delle sue più importanti corazzate. Lasciando ovviamente tutto in sospeso e scontentando tutti. A differenza di My Name Is Earl però, i suoi autori non hanno mai voluto rivelare come sarebbe andata a finire davvero la serie incentrata sulle vicende di Richard Castle (Nathan Fillion), scrittore di romanzi gialli e Kate Beckett (Stana Katic), detective della polizia di New York.

Ci sono varie ipotesi su come sarebbe potuta proseguire. Quella più accreditata è legata alla scena nell’ultima puntata della stagione otto nella quale si vedono Castle e Beckett morenti, dopo una sparatoria, mano nella mano. Nella nona stagione si è ipotizzato, anche a causa dell’abbandono dell’attrice, che Castle avrebbe proseguito le sue indagini come investigatore privato poiché Kate sarebbe morta. Questa ipotesi però, che non piace assolutamente ai fan, creerebbe qualche problema con la scena in cui si vedono i due personaggi felicemente innamorati e genitori di un trio di bambini.
Dunque? Non ci è dato saperlo e rimarremo con il nostro dubbio.

4) Constantine

Constantine, 640×360

La serie sviluppata da Daniel Cerone e David S. Goyer, basata sull’omonimo personaggio della DC Comic è andata in onda sulla NBC per una sola stagione composta da tredici episodi a cavallo tra il 2014 e il 2015. Dopo un lungo tira e molla la serie non è stata rinnovata ed è passata alla Warner Bros la quale ha cercato di sistemarla nel suo palinsesto non riuscendoci.
Alcuni hanno ipotizzato che l’ennesimo adattamento di un fumetto era eccessivo. Altri hanno tirato in ballo persino la sospetta bisessualità del protagonista, interpretato da Matt Ryan. Ma nessuna spiegazione è stata data.

Daniel Cerone, una volta confermata la fine del suo show (e dopo aver cercato in tutti i modi di salvarlo, compresa una petizione presentata su Twitter) ha pubblicato la sceneggiatura dell’episodio 14 della prima stagione. Un episodio cruciale, secondo lui, che avrebbe dovuto traghettare il personaggio verso una seconda, brillante stagione.
Ma cosa succede in questo episodio dal titolo “Finale Girl“? Riappare una vecchia amica dell’investigatore dell’oscuro, Judith. La ragazza è all’inseguimento di un mostro dalle sembianze caprine conosciuto col nome di Meat Cutter. Naturalmente, dietro questo mostro c’è ben di più.
Se volete scoprire cosa potete reperire lo script online.

5) The Midnight Club

My Name is Earl
The Midnight Club, 640×360

The Midnight Club è una delle tante opere di Mike Flanagan che, sfortunatamente, non ha avuto la possibilità di una degna conclusione.
Rilasciata su Netflix nell’ottobre del 2022 era intesa non come una miniserie, come gli altri prodotti dello showrunner americano, ma un’antologia composta da due stagioni le cui storie, legate a una principale, attingevano dai romanzi di Christopher Pike. In realtà i vertici di Netflix hanno preferito chiuderla nel dicembre dello stesso anno avendo constatato un disinteresse inaspettato da parte del pubblico.

Qualche mese dopo Mike Flanagan sul suo profilo Tumblr ha pubblicato un post nel quale si diceva enormemente dispiaciuto della chiusura della serie e pronto a dare per ciascuna trama e ciascun personaggio lasciati in sospeso la giusta fine. Soprattutto perché “sarebbe un peccato se voi, caro pubblico, non aveste risposta alle mille domande che la fine della prima stagione hanno lasciato in sospeso. Per cui mi sento in dovere di lasciarvi queste righe nelle quali scoprirete cos’era prevista per ciascuna storia e ciascun personaggio da voi tanto amato“.
Il messaggio assomiglia molto a un lungo poema epico inframmezzato da immagini e gif della prima stagione. Proseguendo nella lettura si scopre che quattro dei personaggi principali sarebbero morti. Ma non vi diremo quali perché ci sembra quasi di fare spoiler (il messaggio di Flanagan lo trovate su Tumblr, molto facilmente). Dalla lettura si evince che pur essendo una serie tratta da un teen drama gli argomenti trattati sono di un certo spessore e l’amore e la passione dello sceneggiatore che traspare dalle parole scritte è tale da provocare l’interesse e la voglia di andare a guardare la prima stagione.

6) The Last Man on Earth

My Name is Earl
The Last Man on Earth, 640×360

Creata e interpretata da Will Forte The Last Man on Earth è andata in onda su FOX tra il 2015 e il 2018 per un totale di sessantasette episodi (della durata di 20 minuti circa) spalmati su 4 stagioni.
La serie racconta le avventure di Phil Miller il quale sembrerebbe l’ultimo uomo sopravvissuto dopo la comparsa di un virus letale capace di uccidere tutti gli abitanti della terra. L’uomo, dopo averle provate tutte, si è convinto che non esistano altri sopravvissuti e perciò decide di farla finita. Ma proprio un attimo prima di morire intravede all’orizzonte del fumo, evidente segno della presenza di almeno un altro essere umano.

Cancellata per un vistoso calo del pubblico The Last Man on Earth ha ricevuto il plauso della critica che l’ha ampiamente elogiata, almeno per le primissime stagioni. Anche in questo caso, come per My Name Is Earl l’autore ha voluto chiudere la storia con un messaggio rilasciato su un podcast.
Non avevamo un’idea precisa del finale. Ma ci saremmo messi lì e ne avremmo avute a sufficienza per la quinta e ultima stagione. L’idea era quella che il gruppo sopravvissuto nel bunker fosse composto da persone di un certo livello, magari VIP, magari politici. Salvati perché a conoscenza dell’arrivo del virus. I due gruppi, venuti a contatto, inizialmente sono diffidenti ma poi cominciano a conoscersi e a fare amicizia. Il gruppo di Phil sembra felice di aver trovato altre persone con cui condividere il pianeta solo che… essendo infette le uccideranno tutte e si ritroveranno di nuovo da sole”.

7) Glow

My Name is Earl
Glow, 640×360

Acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling, GLOW racconta la storia della nascente lega femminile di wrestling. Creata da Liz Flahive e Carly Mensch la serie è composta da trenta episodi distribuiti equamente in tre stagioni. La quarta è stata cancellata a causa della pandemia COVID-19 nonostante fosse già stato girato il primo episodio.

Nell’incertezza più totale del 2020, e vedendo lievitare i costi di produzione, Netflix ha preferito tagliare la serie che aveva riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Non esistono sceneggiature nascoste e nemmeno gli autori hanno avuto modo, come quelli di My Name Is Earl, di raccontare il finale che si erano immaginati.
Abbiamo però un messaggio di Kate Nash, che nella serie interpreta Rhonda “Britannica” Richardson, la quale sul suo profilo Twitter posta diverse immagini e un messaggio che recita più o meno così: “la stagione di GLOW che non vedremo mai. Vivo un momento di ricordi! Lasciatemelo vivere“. E a un fan che si è detto col cuore spezzato l’attrice ha replicato più o meno così: “ho visto la sceneggiatura della prima, seconda e terza puntata della quarta stagione. E ho anche io il cuore spezzato” con tanto di cuoricini spezzati di fianco.