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5 Serie Tv in cui ha insospettabilmente recitato Gerry Scotti

Attenzione: il seguente articolo è altamente ironico. E no, niente di tutto ciò non è vero.

Sì, forse questa volta ci siamo fatti un po’ prendere la mano. Ma se c’è una cosa che ci diverte come dei matti è quella di provare a immaginare strambi e improbabili crossover tra l’universo delle nostre serie tv preferite e i personaggi famosi del nostro italico Paese. Allora perché non immaginare dei casting assurdi e, soprattutto, perché non farlo con Gerry Scotti, uno tra i massimi esponenti della televisione italiana e al contempo uno tra i sommi re dei meme del nostro Paese? Lui, celeberrimo volto di iconici tormentoni e, tra l’altro, prolifico attore di fiction? Ebbene sì, voi ancora non lo sapete, ma secondo delle attendibilissime fonti il nostro Gerry Scotti nazionale ha recitato con grande talento in alcune tra le vostre serie tv preferite. Come avete detto? Non ci credete? Beh, le immagini che correderanno il nostro articolo vi faranno cambiare idea. Fidatevi.

Senza ulteriori indugi, ecco a voi la presentazione di alcuni tra i ruoli che Gerry Scotti avrebbe potuto tranquillamente ricoprire (regalandoci gioie e anche tante risate).

Modern Family (Jay Pritchett)

Iniziamo con la nostra lista da uno dei ruoli più recenti ricoperti dall’attore, la decennale parte del capofamiglia di Modern Family, lo scorbutico dal cuore tenero Jay Pritchett. Fare la parte del boomer non è stato particolarmente difficile per il nostro Gerry, ma alla fine della serie l’uomo ha deciso di darsi al mondo social per aggiornarsi: il numeri del suo nuovo profilo Tik Tok sono in poco tempo schizzati alle stelle. Ma tornando a parlare del ruolo, Gerry Scotti non ha faticato a far notare il suo talento comico: dopotutto, l’uomo può vantare nel suo curriculum sit-com cult e imprescindibili come Io e la Mamma e Finalmente soli. E l’aver recitato nei panni di un uomo che mostra il suo lato tenero grazie a un bambino in Il mio amico Babbo Natale, gli ha infatti permesso di entrare appieno nei panni di Jay. Con il suo famoso charme, il nostro Gerry non ha sfigurato neppure davanti alla co-star Sofia Vergara, onorata di poter recitare al suo fianco.

I Soprano (Tony Soprano)

Ma prima del ruolo di stampo comico di Jay Pritchett, Gerry aveva già dato prova del suo talento in una serie drammatica, la pluripremiata produzione HBO de I Soprano. Per dare un tocco personale al personaggio del protagonista, il celeberrimo Tony Soprano, pericoloso boss italoamericano, Gerry Scotti ha deciso di mantenere il proprio accento da pavese trapiantato a Milano. Una scelta particolare, certo, ma che ha dato i suoi risultati. Sentire il gangster mafioso urlare “E allooooooora!”, “Ola là!“, “Oh Signur!” è stato impagabile. I colloqui tra il suo personaggio e l’analista Melfi ci hanno fatto gridare all’Emmy: Scotti ha infatti saputo trasmettere al il fare malandrino del suo personaggio, ma anche tutta la sua umanità. La scena finale che chiude la serie, accompagnata dalla musica di Paperissima Sprint, inoltre, rimane ancora oggi uno degli apici della storia della televisione tutta.

Breaking Bad (Hank)

Tony Soprano non è stato l’unico personaggio calvo che Gerry Scotti ha impersonato in una serie tv.

Un altro suo ruolo iconico è infatti quello di Hank Schrader, il cognato di Walter White in Breaking Bad. Dopo aver sfoggiato insospettabili doti atletiche e aver ricoperto in prima persona tutte le scene idi stunt (dopo aver sfondato il Bancone di Striscia la Notizia, buttare giù porte a suon di calci è stato un vero scherzo), l’uomo è stato anche protagonista di una delle scene più impattanti dello show, quella in cui Hank scopre la vera identità di Heisenberg. Seduto comodamente sul WC l’uomo partorisce l’idea che il re della Blue Meth potesse essere il suo povero cognato: peccato che l’informazione fosse fornita all’uomo da una voce fuori campo, un tale Alvise, che continuava a blaterare da chissà dove e a sfornare curiosità e aneddoti del tutto non richiesti.

Game of Thrones (Robert Baratheon)

Ah, questa era difficile da indovinare: dopotutto, sotto quella parrucca e quella barba poteva esserci chiunque: eppure, secondo le nostre fonti, a interpretare il rubicondo e tanto gioviale quanto testardo Re Robert Baratheon c’era proprio Gerry Scotti, da sempre grande appassionato di vini, che tra le sue tante attività produce anche (suo ad esempio è l‘Oltrepò Pavese Barbera DOC “Regiù). Per interpretare il personaggio, un re vizioso e disinteressato del suo popolo, Gerry si è ritrovata ancora una volta a collaborare con una sua storica spalla, Michelle Hunziker, nei panni di una Cersei Lannister un po’ troppo sorridente. Purtroppo la prematura scomparsa del personaggio ha fatto sì che il Re Robert di Gerry non potesse mandare nessuno a THE WAAAAAL! La produzione della serie, inoltre, ha riscontrato alcuni problemi riconducibili proprio al famoso conduttore: fonti anonime ci informano del fatto che l’uomo durante le riprese dei banchetti finisse spesso per pubblicizzare prodotti alimentari di vario tipo guardando dritto in macchina!

Lost (John Locke)

Molti anni prima di coprirsi il capo con il trucco e parrucco tipico di Game of Thrones, Gerry ricoprì un altro ruolo storico: quello di uno dei principali personaggi di Lost: nientepopodimeno che John Locke, l’Uomo di Fede per eccellenza. Il noto presentatore sul set era noto per le sue improvvisazioni: nei suoi dialoghi con Charlie, Jack e tutti gli altri superstiti era solito continuare a chiedere: “È la tua risposta definitiva? La accendiamo?”. Indimenticabile, poi, l’espressione di totale diniego con tanto di indici alzati quando gli viene chiesto se sa il motivo a causa del quale Boone rimane ferito negli ultimi episodi della prima stagione. Non parliamo poi della botola: Gerry sembrava provare uno strano feticismo nel far cadere i suoi colleghi giù per il condotto: molti attori del cast hanno chiesto i risarcimenti a causa di tale comportamento. La scena in cui Gerry caccia il Gabibbo nella Giungla per sfamare i sopravvissuti è avvolta nella leggenda.

Gerry Scotti: la sua carriera da attore di fiction