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10 personaggi delle Serie Tv che soffrono della sindrome da shopping compulsivo

8) Miriam Maisel – The Marvelous Mrs. Maisel

emily in paris

Ebrea, di buona famiglia, Miriam vive nell’Upper West Side degli anni ’50. Quando viene lasciata dal marito, per la segretaria, scopre che oltre a saper organizzare cene e fare shopping è un vero genio della risate e un asso della stand-up comedy.

Shopping preferito: soprabito, cappellino e guanti rigorosamente in tinta.

Midge e sua madre sono due esempi della classe benestante post dopoguerra. Trucco, capelli, scarpe abbinate, perfino prima di andare a letto devono essere in ordine e in tinta. L’incarnazione perfetta del vintage sia mentre bada ai propri figli sia quando sale sul palco: è interessante la dicotomia tra il perfetto bon ton del vestiario e le battute spinte che però non disturbano mai.

Sintomi da shopping compulsivo: incapacità di rinunciare a separarsi del proprio armadio.

Il “New Look” che invade le riviste americane entra nelle abitudini delle donne: dopo l’austerità e le ristrettezze del periodo bellico, le donne non aspettano altro che ricoprirsi di frivolezze e velleità. Gli armadi traboccano e i grandi magazzini diventano accessibili a tutti i portafogli. Quando Midge e la sua famiglia si preparano per le vacanze estive sulle Catskills, all’inizio della seconda stagione, sia la protagonista che sua madre trasportano l’intero guardaroba in un carrello legato all’auto, pur di avere l’abito giusto per ogni occasione.

Vestiti da picnic. Ne abbiamo 4 a testa. Li porto tutti?

Potrebbero esserci 4 picnic.

Sì, li portiamo tutti.

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