#8. Orange is the new black
Ho sempre immaginato la prigione come un luogo spaventoso, triste e pieno di brutta gente. Poi un giorno mi dicono “inizia OITNB” e io mi aspettavo qualcosa che avesse a che fare con gente che vendeva arance -sì, non chiedetemi perchè ma mi aspettavo davvero questo- e adesso la mia concezione di “galera” è completamente stravolta: insomma, tralasciando il sudiciume, hai amici, una ragazza (o anche più), cibo, un “letto” e se sei fortunata come Piper, ti ritrovi anche Alex Vause che ti fa la corte!! Ogni tanto, quando penso -come detto nel punto #7- “fanculo, mollo tutto e mi metto a produrre meth” penso al fatto che se la situazione a cui vado incontro è quella che s’è trovata Chapman non mi dispiacerebbe poi tanto.
Trasferirsi in un appartamento con gente che non si conosce non dev’essere facile e bisogna anche essere fortunati. Io sono un po’ restia riguardo tutto ciò ma poi penso a Jesse e alla fortuna pazzesca che ha avuta e mi dico “quasi quasi inizio a cercare una stanza singola in una casa mista”. Dopo aver visto new Girl la mia concezione di coinquilini è diventata concretamente la realtà di Jessica Day: come si dice da me, “c non so matt non l volim” (se non sono pazzi non li vogliamo) ed è esattamente quello che mi aspetto ogni qual volta che penso a come sarebbe andar a convivere con sconosciuti.
