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This Is Us: facciamo il punto di questa prima parte di stagione

La prima parte di stagione di This Is Us si è conclusa con un crescendo emotivo che restituisce peso al racconto. In attesa della ripresa dopo la pausa invernale proviamo a fare il punto di mid-season ripercorrendo le puntate e provando a tracciare una visione unitaria.

Il finale della prima stagione aveva indotto a credere che un incidente stradale fosse alla base della morte di Jack.

Come scopriamo già all’esordio della season-two la causa della dipartita del capofamiglia Pearson è invece un incendio della casa tanto amorevolmente costruita. La rottura dell’unione familiare si ricollega così alla distruzione dell’emblema per eccellenza della famiglia, l’abitazione, il luogo dei ricordi e degli affetti.This Is Us

Eppure quell’amore tanto intensamente vissuto non viene disperso. Si trasferisce nel tempo della maturità dei protagonisti di This Is Us. Nelle loro case. In quella di Randall in particolare dove il bisogno di condivisione si concretizza nella volontà di riattualizzare il suo ‘grazie’ a Jack e Rebecca attraverso una nuova adozione. Questo gesto, per essere però nuovo e pregno di significati, deve arricchirsi di altro.

Non può essere solo un riproporsi stanco della situazione dell’adozione di Randall. È qui che interviene Beth con la proposta di un amore rivoluzionario, quello per un bambino non voluto ed emerginato, per chi, insomma, necessita davvero di affetto. Questa ricerca si concretizza in Deja, bambina problematica e proveniente da una difficile situazione familiare.

L’amore di Randall, Beth e delle loro figlie riesce a superare lo stacco, il peso della diffidenza di Deja.

L’amore si impone con delicatezza e compartecipazione. Randall si apre a questa nuova “figlia”, è costretto a uscire dalle sue sicurezze, dai suoi schemi mentali. Abbandona il suo bozzolo, il suo porto sicuro e si scopre esposto. Condivide con Deja le sue paure e dolori più profondi e questa apertura è infine ricambiata.

Come Beth costituisce lo sprone al cambiamento e un impareggiabile sostegno per Randall così pure Sophie nel suo incondizionato amore lo è per Kevin. Il sostegno che gli dava da bambina quando Kevin si metteva in gioco sul palco scolastico si ripropone nell’attualità, nella carriera del ragazzo. È lo stesso appoggio che dà Toby a Kate. L’irresistibile, estroverso Toby ha un sentimento puro e profondissimo per la ragazza. Ma a volte il suo desiderio di protezione rischia di divenire troppo opprimente.

Così nel corso della stagione l’insicura Kate matura una sua forza personale, compiendo scelte da donna matura.

E lo fa in totale autonomia. Decide coraggiosamente di lasciare un lavoro che non la faceva sentire realizzata a pieno. Va all’inseguimento delle sue passioni. Del canto. Vince il blocco che l’ha tenuta ancorata all’incombente modello materno e alle aspettative di Rebecca. Trova la sua dimensione. Lo fa anche ricomponendo il rapporto con la madre seppur attraverso la condivisione (termine chiave di questa seconda stagione di This Is Us) del dolore della perdita di un figlio. Attraverso quel dolore capisce quanto una madre ami davvero i suoi figli e la comune sofferenza avvicina Rebecca e Kate finalmente ricongiunte nell’abbraccio tanto atteso.This Is Us

Ma le sofferenze non sono solo quelle delle due donne. Accompagnano tutti i protagonisti di This Is Us. Così anche Randall va incontro all’abbandono. Deve dire addio a Deja e a quell’affetto che aveva maturato per lei. Ma è giusto così. Il suo compito si era ormai esaurito: quell’amore che ancora alberga nel cuore della sua famiglia avrà un nuovo soggetto a cui rivolgersi. Troverà ragione di sé in un nuovo bambino, un maschietto (finalmente per Randall!) che vediamo brevemente nel finale di questa prima parte della season 3.

La difficoltà più grande è però quella del “Numero Uno”, Kevin.

Il giovane dopo aver dovuto rinunciare al sogno di gioventù vede venir meno la svolta della sua carriera d’attore. Le paure del passato si riattualizzano nel presente. Il peso di dover essere un Numero Uno diventa sempre più insostenibile, le aspettative tradite e le responsabilità future emergono come spettri davanti al ragazzo. Il suo senso di inadeguatezza si manifesta anche nei confronti dell’amore di Sophie, quell’amore puro di cui non si sente degno.

Di fronte a Randall e a Kate, alla loro naturalezza nell’essere (o al diventare) genitori si sente incapace. Sente di non poter essere all’altezza di quei modelli e di non poter essere lui stesso modello per un suo futuro figlio. Per Kevin tutto è stato offerto dalla vita, gioie e dolori. Non ha mai affrontato la lotta per ottenere un riconoscimento come pure quella per resistere alla sofferenza. Ha vissuto passivamente ogni accadimento.

Non ha dentro di sé l’insegnamento di chi ha combattuto e superato i patimenti.

Per questo si lascia andare. Neanche l’amore per Sophie sembra poterlo salvare. La sua è la caduta più rovinosa e apparentemente irreversibile dell’intera This Is Us. Vedremo nel proseguo di stagione se riuscirà finalmente a rialzarsi da quel campo da football nel quale continua a rimanere fermo.

La stagione in corso approfondisce anche il percorso personale di Jack, la sua tempra da padre di famiglia “quasi perfetto” ma anche le debolezze dell’uomo. La sua eterna lotta per essere un genitore diverso da suo padre, per superare le difficoltà che lo hanno sopraffatto in passato. In questo, Kevin è molto simile a Jack, piomba nello stesso vizio e riprende dal padre le incertezze maggiori. Incapace invece di essere all’altezza dei pregi paterni.

This Is Us ci insegna che le colpe dei padri ricadono sui figli, che ognuno di noi deve combattere e vincere la sua battaglia personale formato all’insegnamento di chi lo ha preceduto.

Randall, per esempio, riprende dalla madre quella pignoleria e quel perfezionismo che spesso si tramutano in ossessioni. Cade nelle debolezze di chi cerca costantemente il consenso degli altri. E quando questo non gli riesce, quando non può ottenere quello che desidera e per cui lotta sprofonda nello scoramento più nero che si tramuta poi in veri e propri attacchi di panico. Ma ha anche la capacità di mettersi costantemente in discussione e per amore lotta per migliorarsi.

This Is Us

Ecco, l’amore. Il vero tema di fondo anche di questa stagione di This Is Us. Tutti i Pearson si dimostrano pronti ad amare, pronti ad accogliere quell’amore che hanno ereditato dai loro genitori e modelli. Tutti tranne Kevin, terribilmente solo nella sua disperazione. Lui che pure si era nuovamente aperto al sentimento con Sophie ma che ora non si sente più adatto a sostenerlo adeguatamente. Dall’amore passano le vittorie di Randall come quelle di Kate. L’amore di Beth e Toby vince le incertezze, si staglia sopra tutto e tutti. Anche sopra il dolore della perdita e dell’abbandono.

Anche questa prima parte di stagione This Is Us restituisce a ogni episodio il realismo che ha sempre contraddistinto la Serie, il peso di ogni scelta, le difficoltà quotidiane che vengono ad accavallarsi. Non c’è mai superficialità o facile sentimentalismo. Tutto è affrontato con sguardo lucido seppur commovente. Uno sguardo che ci ricorda ogni giorno che non servono grandi drammi per realizzare piccoli, grandi gioielli seriali.

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