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Shadowhunters 3×07 – La puntata delle grandi rivelazioni

Buona settimana a tutti, e buona nuova recensione di Shadowhunters. Ormai conosciamo questo appuntamento fisso settimanale, perciò cercherò di non dilungarmi troppo dicendo sempre le stesse cose.

Focalizziamoci, anzi, da subito su questa nuova puntata uscita (se vi siete persi la recensione della scorsa settimana, però, vi consiglio di cliccare qui per recuperarla). Eravamo rimasti con un bel palmo di naso, nonostante la recitazione della McNamara in quel preciso momento non ci abbia aiutato, ma non stiamo a sottilizzare.

In questa puntata di Shadowhunters, invece, sono venuti fuori parecchi segreti interessanti. Di alcuni di essi noi spettatori eravamo già a conoscenza, di altri invece no, ma è stato interessante vedere le reazioni dei personaggi rimasti all’oscuro di tutto fino a questo momento.

Va bene, alcune reazioni non erano esattamente come mi aspettavo, anzi, temo siano state ben più trash di quanto avrei effettivamente voluto. Ma conoscevo la nomea di Shadowhunters, quando ho cominciato a vederla e recensirla, perciò so che si fa quel che si può. 

La settima puntata di Shadowhunters, in ogni caso, parte subito con il botto: Clary insegue Jace dopo aver scoperto che lui è il Gufo. Lo scontro tra i due ci fa capire solo una cosa, ovvero che Clary deve lavorare un po’ di più sulla lotta corpo a corpo… Oppure in post-produzione devono gestire meglio il montaggio. 

Fatto sta che Jace arriva a prendere la rossa per il collo, e dopo averle chiaramente detto che non la ama più (ringraziamo il filtro di Lilith per questa scena straziante) la butta giù dal tetto del palazzo, facendola schiantare contro una macchina. Nota di merito: Katherine McNamara muore molto bene… O almeno finge bene la sua morte.

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Ebbene sì, perché noi spettatori sappiamo benissimo che Clary non morirà, almeno non ora, e non solo perché è la protagonista. Nonostante sia malridotta, la nostra eroina riesce a chiamare Simon, che in quel momento si trova nel mezzo della rivelazione di un altro grande segreto…

Il vampiro Diurno, in ogni caso, corre in soccorso della sua amica morente, e nella scena successiva li vediamo entrambi all’Istituto degli Shadowhunters a dare la notizia agli altri sulla nuova identità nascosta di Jace. Resto perplessa: voglio dire, capisco la runa della guarigione, ma non sarebbe stato più bello vedere Clary che si riprende pian piano? Insomma, stava per rimanerci secca, pensavo avesse bisogno di cure… E invece no. Va bene. 

Arriva dunque il momento della prima grande rivelazione. Dopo aver detto che Jace è il Gufo, Magnus fa capire che è in realtà posseduto, e che il demone in questione, disegnato da Clary che è riuscita a vederlo, è Lilith, nota anche come la Regina di Edom, e dunque madre di tutti i demoni. Un demone facile da distruggere, mi dicono.

Trattandosi di possessione, ci si chiede per quale motivo avrebbe scelto proprio Jace per diventare Gufo, e a questo punto Clary non ce la fa più. Confessa dunque ai suoi amici ciò che è successo alla fine della scorsa stagione di Shadowhunters: Valentine ha ucciso Jace e poi lei lo ha resuscitato sfruttando il desiderio dell’Angelo Raziel.

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Ora, non è che io mi aspettassi chissà cosa da questa rivelazione, ma dato che Alec si era dimostrato sospettoso a riguardo, mi aspettavo giusto giusto un filo di risentimento verso Clary. Poca roba! Gli Shadowhunters hanno un loro codice d’onore, ed esprimendo l’unico desiderio a loro concesso, Clary l’ha infranto.

E invece Alec che cosa fa? Abbraccia Clary. La abbraccia, lo giuro! Perché lui avrebbe fatto lo stesso se si fosse trovato nella sua situazione. Va bene, legittimo anche questo. Di mio avrei solo preferito un po’ di tormento in più, tutto qui.

Adesso però c’è solo una cosa da fare: trovare Jace e salvarlo. Magnus si sente responsabile per aver contribuito inconsapevolmente alla creazione del filtro di Lilith, così cercherà un modo per annullarne l’effetto. Nel frattempo Alec, Izzy e Clary andranno ad Alicante per prendere un prototipo di una gabbia contenitiva per demoni superiori e bloccare Jace una volta trovato.

Il piano è effettivamente molto buono, e funzionerebbe se gli Shadowhunters coinvolti non dovessero rivolgersi alla nonna di Jace, Imogen, già incontrata nella scorsa stagione. Si ritroveranno a dover chiedere direttamente la gabbia, e dovranno anche dire che Jace è stato posseduto da Lilith. Quando Clary però sta per rivelare il vero motivo viene bloccata da Alec. Ottimo istinto protettivo, ma sono sicura che la verità ci metterà molto poco a venire fuori. 

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I tre riescono ad avere un buon gioco di squadra, anche con l’aiuto di Imogen, che accetta di coprirli senza parlarne con il Clave. La cosa mi sembra fin troppo sospetta, ma magari sono io che ci sto pensando troppo. Il problema è che i ragazzi non hanno tenuto conto del piano di Lilith che va avanti.

La donna, infatti, ha ormai trovato tutti i suoi discepoli, e l’ultima era proprio la partner lavorativa di Luke, ovvero Ollie. A questo punto siamo pronti per far risorgere Jonathan, ma serve anche il corpo di suo padre, quindi Jace viene mandato a disseppellirlo.

Anche lui si trova quindi a dover passare per la nonna, che al suo arrivo però è già consapevole della sua situazione. Per quanto sembri accettare la sua richiesta di visitare le tombe dei suoi genitori, tenta contemporaneamente di fermarlo, ma dato che Jace ora è molto più sveglio, si muove prima di lei e la uccide, tagliandole anche il pollice per accedere al cimitero.

Fortuna vuole che la donna riesca a mandare un messaggio agli altri Shadowhunters prima di morire, e dunque i tre accorrono e riescono a bloccare Jace, grazie alla gabbia. La trappola funziona, ma dato che altri Shadowhunters stanno accorrendo per i rumori provenienti dal cimitero, Clary decide di salvare loro, mandandoli da Magnus con un portale e restando ad Alicante.

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La giovane ora si trova dunque prigioniera ad Alicante, perché colta sul fatto vicino alla tomba di Valentine dove poco prima si trovava Jace. Ho la netta sensazione che tutta la verità riguardante la scorsa stagione di Shadowhunters verrà fuori molto prima di quanto pensiamo. 

Probabilmente va bene, dato che ci stiamo avvicinando a metà stagione, ma contemporaneamente mi viene spontaneo chiedermi: se un nemico così potente, messo a inizio stagione, viene sconfitto quasi subito, cosa ci aspetta dopo? Perché deve essere comunque qualcosa di avvincente.

La vicenda dei nostri amici Shadowhunters comunque si ferma qui, con Clary ad Alicante e Izzy e Alec da Magnus, per curare Jace. Noi tutti speriamo che la settimana prossima ci siano altri colpi di scena a riguardo, o che magari non si riesca a curarlo subito. La troverei una cosa molto interessante.

Nel frattempo, ricordate quando parlavo del grande segreto con cui Simon aveva a che fare in questa puntata? Beh, si tratta della sua fidanzata Maia, che scopre che Kyle in realtà è Jordan Kyle, suo ex fidanzato e licantropo che l’ha trasformata.

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Qualcosa avevamo già presagito nella scorsa puntata, ma è bello sapere di aver azzeccato anche questa previsione. Nel corso della nostra visione abbiamo la possibilità di vedere tutta una retrospettiva sulla storia di Jordan e Maia, da quando si sono conosciuti, come mai si sono lasciati e come lei è stata poi trasformata.

Ciò che la ragazza rimpiange di più è di non aver avuto Jordan a fianco quando proprio lui l’aveva trasformata, e fortunatamente in questa puntata di Shadowhunters ha modo di confrontarlo e di fargli sapere quanto è stata male per il suo essere stato così codardo nei suoi confronti. In ultimo, gli ordina di rimanere per difendere Simon, e di non scappare di nuovo. Non saranno amici, ma lui deve imparare ad affrontare la vita e le conseguenze delle sue scelte.

Posso avere una standing ovation per Maia? Perché stavolta se la merita tutta.

Contemporaneamente Simon si trova ad aiutare Luke, che vuole salvare Ollie e portare avanti il lavoro che stava facendo lei prima di essere trasformata. La donna, infatti, aveva delle informazioni sulle persone scomparse, che la stavano portando al covo di Lilith.

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La buona notizia è che i sospetti di Ollie erano fondati, e dunque Luke e Simon riescono davvero a capire qual è il covo del demone. La cattiva notizia, però, è che non possono salvare Ollie. Non posso dire onestamente di esserne troppo dispiaciuta, perché per me lei non è mai stata un personaggio troppo significativo. Chissà che questa sua svolta verso la malvagità aumenti il suo spessore.

C’è però un dettaglio interessante: Simon, con il suo marchio, può distruggere i discepoli di Lilith. Sentendosi minacciato da due di loro, infatti, il Diurno si trova a reagire, come sempre involontariamente, ma questo provoca la morte per disintegrazione dei due soggetti.

Quando Lilith poi chiederà ad Ollie come questo sia stato possibile, capiamo che lei sembra essere a conoscenza dell’esistenza dei Diurni. Devono essere per forza un elemento importante dell’ingranaggio, se sono in grado di uccidere i suoi discepoli. Dato che si è azionato il marchio di Simon, questo riporterà in auge anche i Seelie? Questo sì che sarebbe un colpo di scena! 

Con queste ultime rivelazioni si conclude anche questa puntata di Shadowhunters! Devo essere onesta, ho visto puntate migliori, ma ciò non toglie che stiano sviluppando la storia piuttosto bene. Ogni puntata una nuova rivelazione, ogni volta una nuova evoluzione della storia o dei rapporti tra i personaggi. Da questo punto di vista posso dire di essere sempre molto soddisfatta.

Ci vediamo la settimana prossima con una nuova recensione di Shadowhunters!

Un saluto anche agli amici di Shadowhunters Italia.

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