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Queste Oscure Materie 1×08 – Siamo nati colpevoli

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Queste Oscure Materie 1×08 è il miglior episodio di questa prima stagione. Volevamo gioia, dolore, vendetta e rivelazioni e abbiamo avuto tutto e di più. Sapevamo che questa avventura avrebbe mietuto molte vittime e sapevamo anche che non sarebbe stata una passeggiata. Nonostante queste consapevolezze, siamo giunti al termine dell’episodio con il viso rigato dalle lacrime e diverse imprecazioni sulle labbra perché questa è la puntata della verità.

Queste Oscure Materie 1x08

Abbiamo sperato e creduto fino alla fine che in un mondo così egoista e spietato, in cui il Magisterium e Marisa Coulter rappresentavano il polo negativo, Lord Asriel avrebbe fatto la differenza, ma ci sbagliavamo. Non si tratta di una lotta tra bene e male, bensì di una lotta tra ideologie in cui prevalgono l’avidità e l’egoismo. Di conseguenza nessuno sale sul podio e nessuno si rivela migliore di altri: sono tutti uomini comuni accecati dall’idea di poter diventare degli eroi.

Da questa lotta ideologica, esplicitata da Asriel durante il dialogo con Lyra, non nasce la pace o la serenità, ma una guerra infinita e totalmente terrena in cui il nemico è sempre in agguato e presente. Dal medesimo discorso che Asriel fa a sua figlia emergono nuovamenre i richiami alla religione cristiana che influenzano l’intera narrazione e che si fanno più evidenti se pensiamo alla profezia. Infatti la Polvere e i daimon sono considerati l’equivalente della mela e del serpente che nel giardino dell’Eden segnarono la fine di Adamo ed Eva. Allo stesso modo il destino intrecciato di Lyra e Will, narrato nella profezia, fa in modo che i due giovani ricordino una versione moderna e fantastica dei due Sposi.

Asriel anticipa un’azione di conquista.

Queste Oscure Materie 1x08

Il nemico, dopo la sconfitta di Iofur, è oltre il Magisterium e ciò che ci lascia a bocca aperta e che avevamo solo intuito alla fine della 1×07 è scoprire che realmente Asriel crede nel sacrificio del singolo per un mondo migliore e libero. Quell’uno, innocente e inconsapevole, è proprio Roger. È necessaria un vittima per aprire il portale tra i mondi e quella vittima non sarà Lyra, poiché per quanto lui e Marisa siano due genitori discutibili desiderano entrambi che la loro bambina sopravviva.

In Queste Oscure Materie 1×08 Lyra crede in suo padre fino alla fine.

Il suo errore sta nel non ricordare le parole pronunciate da Asriel poco prima della tragedia.

Infatti, non mi sono mai definito un padre.

Asriel Belacqua

Asriel incarna la forma più estrema dello scienziato dedito alla sua missione e alla ricerca di una risposta che consenta di vivere liberi dal giogo del Magisterium. Tutto è sacrificabile per la scienza, sia Roger che il rapporto con sua figlia. Crede a tal punto nella sua ricerca da cancellare l’odio e il passato con Marisa. Nel momento in cui i due amanti si incontrano è Asriel che cerca di convincerla ad abbandonare di nuovo tutto per scappare via con lui, verso l’ignoto e la scoperta.

Questa volta, però, qualcosa è cambiato e lei non cederà. In questo incontro tanto atteso e ricco di tensione il motivo che spinge Marisa a rifiutare la proposta di Asriel è lo stesso che determina la più grande differenza tra l’uno e l’altra. La Coulter non abbandonerà Lyra, anche se è difficile inserirla tra le 10 mamme migliori delle serie tv. Così, mentre lascia che Asriel attraversi il portale apertosi per il sacrificio di Roger e Salcilia, andrà a cercare sua figlia.

Qui si pone un problema: Lyra ha seguito il padre attraversando il portale. Ha deciso di vendicare Roger.

Uno dei momenti più alti di Queste Oscure Materie 1×08 è l’addio di Lyra all’amico.

Contemporaneamente abbiamo il compiersi della profezia. Mentre Lyra attraversa il portale vi è un altro ragazzo che ha deciso di andare incontro al proprio destino: William Parry. Dopo aver letto le lettere del padre si reca nel luogo in cui è nascosto il portale dimensionale e, sebbene per lui tutta la vicenda sia una novità, decide di non lasciarsi intimidire poiché è questo l’unico modo per avere delle risposte e per fuggire dalle grinfie di Lord Boreal. Quest’ultimo ha infatti scoperto che Will è la chiave per capire cosa si nasconda dietro la Polvere e dietro la ricerca misteriosa di Grummum.

Il finale cliffhanger ha rappresentato un respiro di sollievo dopo tutto ciò che era accaduto. Per quanto la curiosità mi logori, ammetto che la scelta di chiudere questo primo capitolo con una tragedia e una grande perdita innesti nella mente dei telespettatori un pensiero, una riflessione, sulle ultime due scene di Queste Oscure Materie 1×08.

Il dialogo tra Marisa e Asriel e la morte di Roger sono infatti i punti che rispettivamente chiudono una parte e ne aprono un’altra della storia. Ciò che proviamo alla fine di questa narrazione è purtroppo un senso di ingiustizia impossibile da sradicare o alleviare perché deriva tutto dall’immagine del bambino esanime abbandonato sulla vetta del monte nella gelida neve. Una tristezza nutrita anche dal fatto che l’ultima persona che Roger ha guardato negli occhi è stata Lyra. I suoi occhi hanno gridato aiuto ma era troppo tardi e neanche la protagonista ha potuto fare qualcosa. Il tradimento si è compiuto e Asriel ha vinto.

Fino alla fine Queste Oscure Materie 1×08 ha dato prova della sua narrazione priva di fronzoli e censure.

Nel complesso questa nuova serie tv, nata dall’unione della BBC e della HBO, si merita un bel voto. James McAvoy, sebbene sia stato poco presente, ha dominato la scena ogni volta che si trovata davanti alla telecamera. Allo stesso modo hanno fatto anche gli altri attori, piccoli e grandi. A ciò si aggiunge poi la perfetta alternanza tra momenti ironici e momenti impegnativi, per quanto alcuni, ad esempio le battaglie, sarebbero dovuti durare un po’ di più. Inoltre persino le musiche e la CGI sono state perfettamente adoperate rendendo l’atmosfera fantasy ancor più coinvolgente.

Infatti, al di là di cambiamenti poco necessari o di alcuni buchi di trama inseriti, forse inconsapevolmente, credo di poter dare a questa prima stagione un bell’8 su 10 stelle.

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