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Outlander 3×05 – Ci siamo, ci siamo, ci siamo!

Il titolo dell’articolo è piuttosto esplicativo. Siamo finalmente giunti a quella puntata di Outlander, o, per essere più precisi, alla sua introduzione. L’abbiamo aspettata con ansia e angoscia, e magari qualcuno che non ha letto i libri metteva in dubbio che il ricongiungimento tra Claire e Jamie sarebbe davvero potuto avvenire. Ma pensare a Outlander con questa coppia di amanti meravigliosi come eternamente divisi, è inconcepibile, suvvia! Fortuna che i più numerosi tra i fan erano a conoscenza di questa tanto chiacchierata ‘scena della tipografia‘. Ha soddisfatto le nostre aspettative? È stata proprio come tutti noi l’abbiamo sognata? Prima di giungere all’analisi di questo punto, c’è molto altro da dire su questo episodio.

Quindi come è ovvio che sia, teniamoci per ultime queste considerazioni (trattandosi appunto del finale di puntata) e analizziamo tutto quello che c’è da sapere attraverso la recensione di Whiskey and Freedom.

L’intera puntata si è concentrata sul presente, ossia su Claire e Brianna, riprendendo la storyline a grandi linee da dove l’avevamo lasciata. Grande spazio viene dato a Bree, fino a ora lasciata spesso in secondo piano.

Da ritorno dalla Scozia, come è giusto che sia, la ragazza non è più la stessa. La bolla di bugie in cui ha convissuto per vent’anni ormai è scoppiata e guarda al mondo con occhi nuovi. Ma non nell’accezione migliore. La ragazza non riesce più a continuare a vivere come se nulla fosse o come se le rivelazioni sui suoi genitori non avessero drasticamente mutato ogni sua sicurezza. Per questo decide di lasciare gli studi, in preda alla propria confusione e incertezza.

Ne abbiamo la conferma: l’abbandono di Jamie a Culloden ha cambiato non solo l’esistenza di Claire, ma anche di Bree e quindi indirettamente di Roger. Sappiamo perfettamente come si è sentita Claire in questi anni, ma possiamo solo immaginare il dolore e lo sconcerto che la giovane ora prova. Ho apprezzato che Brianna non abbia ‘voltato’ le spalle a Frank, continuando a considerarlo il migliore dei padri che potesse avere. Non ce ne voglia Jamie, ma ci vuole molto più del semplice DNA per rendere tale un genitore. Frank non si è solo trovato in balia degli eventi, ma ha deciso fortemente di essere un padre, a dispetto del fatto che ogni volta che abbracciava la figlia ci vedeva riflesso lo spettro del tradimento. Come una lettera scarlatta gigante rossa.

Il cuore di Bree batte ancora forte per il padre tanto amato e la rivelazione che non siano biologicamente legati non sfiora i magnifici ricordi dei natali passati insieme.

Parlando di quel sant’uomo di Roger, riusciamo a trovargli un difetto: auto-invitarsi per le feste e palesarsi nei momenti meno opportuni, come una lite furibonda tra madre e figlia. La puntata ci ha offerto altri spunti per confermare la nostra teoria. Roger e Brianna insieme sono due idioti, abbastanza scemi, ma del tutto adorabili e li shippiamo senza se e senza ma.

Outlander

Veniamo a Claire. Quando Roger le comunica che Jamie è ancora vivo, tutto in lei cambia. Nella protagonista albergano il dubbio e le mille domande che quasi la fanno desistere dal gioire per la scoperta. Se non riuscisse a trovarlo? E se in lui l’amore fosse scemato, dopo tutti questi anni? Se non fosse più in grado di tornare indietro da Brianna?

Bree è disposta a tutto pur di vedere la madre riabbracciare il suo grande amore. È pronta a lasciarla andare in un gesto di grande altruismo, dolcezza e sensibilità. Quanti pianti durante il loro abbraccio finale! Claire così, convinta dalla figlia, compie il passo. E oltrepassa la pozza scura d’acqua che l’aveva sempre spaventata.

Finalmente ci siamo. Abbiamo atteso un anno per questa scena, anzi… forse l’attesa è stata lunga vent’anni, come per i protagonisti. Il tutto si svolge lentamente e ci sembra di sentire il battito di Claire nel petto che sussulta a ogni passo. Percepiamo quasi il suo respiro, che si fa via via più pesante e che si mozza, nel momento esatto in cui sentiamo la voce di Jamie. Il volto della nostra eroina trasmette tensione, frenesia e ansia, di quella che ti serra la gola. Possiamo negare noi fan di non aver provato lo stesso? Ed è del tutto superfluo che precisi ‘…sono io, Claire‘, perché già alle prime parole pronunciate, ossia ‘Non sono Geordie‘, il nostro scozzese la riconosce.

Lui si blocca istantaneamente. Si volta piano con il viso attonito. Lo sguardo si alza verso l’alto in direzione della figura dell’amata e la sua espressione è una maschera di silenzioso sgomento, incredulità…. e boooom. Sviene!

Outander

Cos’altro possiamo aggiungere? La scena è davvero come l’abbiamo sempre immaginata noi addicted che ne eravamo a conoscenza grazie ai libri. Emozionante, sbalorditiva e intensa! Lacrime, applausi e standing ovation!

Questa stagione di Outlander sta davvero alzando l’asticella della qualità, rimanendo non poco fedele alla saga della Gabaldon e puntando (almeno per ora) molto sui silenzi, sui primi piani e sulle emozioni. A dispetto delle scene d’azione veloci, passionali e adrenaliniche a cui spesso siamo stati abituati. Se queste sono le premesse, non possiamo non sperare in una stagione con i fiocchi e pronta a lasciare il segno nei nostri cuori.

Ma per sapere come Claire e Jamie affronteranno davvero il loro ricongiungimento dopo vent’anni, diamo il tempo a Mr Fraser di riprendersi dallo svenimento e attendiamo la prossima settimana con una nuova recensione di Outlander!

Come sempre fateci sapete cosa ne avete pensato di questa puntata!

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