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Mare Fuori 3 – La Recensione della terza e della quarta puntata

Le prime due puntate di Mare Fuori 3 lo avevano preannunciato, ma adesso ne siamo totalmente consapevoli: Gaeatano, così poco osservato durante la prima stagione, racchiude la completa essenza di Mare Fuori, il suo cambiamento, la sua rivoluzione, il motivo per cui è stata scritta e per cui ha raggiunto un successo inarrestabile. Dalla prima alla terza stagione Gaetano ha cambiato totalmente il suo modo di vivere, riconoscendo nella sua famiglia la possibilità di poter ricominciare da capo lasciando fuori dal suo mondo tutto quello che aveva a che fare con Ciro, con la criminalità e con le pistole. Sono proprio queste, però, a mettere fine alla sua vita, a farci salutare il suo incredibile personaggio. Gaeatano ha concluso il suo rapporto con queste, ma lo stesso non è successo all’inverso. La criminalità aveva ancora qualcosa da dirgli, e questa volta sarebbe stata la cosa definitiva. Gaeatano non voleva essere ancora quel tipo di persona che aveva ridotto il padre a non sentire più niente se non uno straziante senso di vuoto, voleva essere il figlio che la sua famiglia meritava di avere, la persona che aveva finalmente creduto di poter essere. Ma il tempo non è gentile, e questo Gaeatano lo sapeva bene. Di fronte a sé aveva due scelte: essere come un tempo, o diventare la persona che stava finalmente cercando di essere. Ed è così che, durante la fine del quarto episodio, Gaetano perde la vita salutando per l’ultima volta i suoi genitori.

Il loro ultimo ballo rimarrà per sempre uno dei ricordi più strazianti della terza stagione di Mare Fuori 3, una stagione che sta preparando il terreno per un finale che scombinerà qualsiasi equilibrio. Ma c’è qualcosa che sta andando storto, e riguarda i protagonisti principali

Mare Fuori 3 (640×360)

Le cose per Mare Fuori 3 stanno andando alla grande. La terza stagione ha confermato quello che le prime due avevano messo in atto, portando in scena un racconto capace di scavare a fondo e scrivere una delle pagine più seguite mai prodotte dalla Rai. Il potere della serie risiede nei suoi personaggi, nel modo in cui mantengono il loro equilibrio tra il bene e il male, nel modo in cui riescono a essere rivoluzione e disincanto, rabbia a repressione. Ma qualcosa, almeno in queste prime puntate, sta venendo meno per alcuni di loro.

Filippo e Naditza in questo senso stanno perdendo la loro integrità. La scena non è più la loro, e la storia non sembra più voler raccontare chi siano diventati. Nei rari momenti in cui li vediamo i due corrono da una parte all’altra del mondo per nascondersi, ma per il resto tutto rimane asettico e privo di individualità. Se prima erano fieramente Filippo e Naditza, adesso sono solo FilippoeNaditza, una coppia che non lascia presagire niente, neanche il desiderio di libertà. Andando avanti, i due personaggi sembrano essersi persi ed essere stati sovrastati da tutto il resto dei protagonisti che invece si stanno prendendo tutta la scena durante questa terza stagione.

Un destino simile sembra star toccando anche a Carmine, uno dei personaggi più importanti della serie. Almeno fino ad adesso il suo ruolo sembra essere subordinato a Rosa Ricci. Il suo unico compito al momento è quello di pendere dalle sue labbra, salvarla all’occorrenza, desiderarla fremendo dentro. Per tutto quello che riguarda il resto, Carmine è totalmente assente e si limita ad essere un osservatore, e non più un protagonista. Mare Fuori 3 non può permettersi di salutare così due grandi personaggi come Carmine e Filippo, tantomeno può concedergli di diventare delle parti d’arredamento. E’ necessario che succeda qualcosa capace di restituirgli la loro importanza, la loro identità così messa da parte in questi primi episodi.

Mare Fuori 3 (640×360)

Ma se da un lato abbiamo perso il punto forte di Carmine e Filippo, dall’altro stiamo finalmente conoscendo del tutto quello di altri personaggi come Edoardo e Carmela. La ragazza, da sempre considerata come una sua subordinata, in questa terza stagione sta finalmente cominciando a vivere di vita propria venendo raccontata anche attraverso sguardi e debolezze che preannunciano un suo percorso individuale. Lo stesso sta accadendo al personaggio di Cardiotrap, uno dei personaggi più emotivamente distrutti fino ad adesso.

Lui e Gemma stanno vivendo un incubo a occhi aperti, ma anche in questo caso Cardiotrap non ha perso l’occasione per rivelarsi come la persona con le spalle più forti dell’istituto, quella che non scappa mai dalla giustizia ma la rincorre fino alla fine, anche quando questa non è gentile con lui. La terza stagione di Mare Fuori, per questa ragione, ha di certo la colpa di aver messo da parte grandi personaggi, ma per il resto non sta sbagliando un colpo. Le vicende, cominciate soltanto da quattro puntate, stanno già preannunciando il disordine e l’innocenza, l’ingenuità e la rabbia dei protagonisti, mettendo in risalto qualcosa di cui forse non si sono neanche accorti, ma che noi vediamo lucidamente: quella cella, così stretta inizialmente, senza che neanche se accorgessero è diventato il loro posto sicuro, la casa in cui si riparano dai pericoli, dal caldo e dal freddo, dal sole cocente e dalla pioggia a dirotto.

La scelta di Carmine, Gemma e molti altri è per questo ovvia: è lì che si sentono al sicuro, ed è lì che vogliono rimanere fino a quando nella loro vita le cose non andranno nel modo che meritano. Quella cella può avergli tolto l’indipendenza, ma gli ha restituito la libertà, il desiderio di riaverla in un modo diverso che niente ha a che vedere con chi erano prima. Perché nessuno dei protagonisti di questa terza stagione andrà via da quel posto senza aver capito qualcosa, senza aver appurato un dettaglio di sé che prima non era chiaro. La terza stagione sta per questo motivo lavorando in questo senso, restituendo a personaggi apparentemente impossibili qualcosa che non credevano di poter ottenere, e che invece – piano piano – stanno finalmente conquistando. Questo lo sapeva bene Gaeatano che, sul punto di andarsene via definitivamente, ha espresso il suo ultimo desiderio: dire a suo padre che lui non era un assassino. E che finalmente era chi voleva davvero essere.

Mare Fuori 3: un passo indietro e mille avanti – La Recensione dei primi due episodi