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Killing Eve 4×04 – Amare il proprio lavoro, nonostante tutto

Killing Eve pullula di persone pronte a uccidersi a vicenda e che quasi vengono uccise, molte delle quali hanno avuto pure diverse possibilità di andarsene. Eppure, non solo rimangono, ma si inoltrano ancora più in profondità in un mondo pericoloso. Killing Eve 4×04 ci spiega più di ogni altro episodio perché i personaggi continuano a rimanere in questo mortale business. Apprezzano seriamente il gioco del gatto e del topo, la tortura e l’omicidio, il potere e la manipolazione: le risate di Konstantin, le battute disinvolte di Villanelle e Carolyn, le aperture civettuole di Hélène, il modo in cui Eve è attratta da tutto ciò e lo sguardo di Pam ci fanno intendere quanto si divertano nel loro sporco lavoro.

Per noi, in certi casi, è difficile capire il perché i personaggi di Killing Eve siano rimasti in un mondo che li ha masticati e sputati fuori più e più volte. Ovviamente, per il bene dello spettacolo, abbiamo bisogno che sia così, sebbene molti di loro abbiano affrontato almeno un importante punto di svolta in cui avrebbe avuto senso cambiare vita. Per Carolyn è stata la morte di Kenny, per Konstantin sua figlia, per Villanelle il cristianesimo, per Eve sarebbero davvero troppi.

Dunque, attraverso le diverse trame, Killing Eve 4×04 celebra i momenti in cui i nostri personaggi si godono il lavoro. A cominciare da Hélène ed Eve.

Killing Eve

Le due giocano al gatto e al topo per tutto il tempo e i loro incontri assomigliano sempre di più a degli appuntamenti: dal teatro alla cena in casa, passando per quel bagno così divertente per quanto sia imbarazzante. È una battaglia d’ingegno che, grazie alla grande chimica che si è sviluppata tra Sandra Oh e Camille Cottin, è avvincente e tesa da guardare, con entrambe le donne che esibiscono una relazione seducente, intente a capire dove l’altra tiene nascoste le proprie carte. Stanno giocando una partita di tennis in cui la dinamica di potere cambia costantemente, dove ognuno tenta di prendere le redini del match e affermare il dominio sull’altra.

Mentre Hélène è ormai abituata a questo gioco pericoloso, dove la passione è dolore, Eve sta mettendo in atto quello che ha imparato con Villanelle.

Tutti i parallelismi che Hélène condivide con Villanelle in Killing Eve non esistono per mostrarci che le due donne sono uguali agli occhi e al cuore di Eve: sono lì per farci realizzare come, invece, siano diverse. Sì, Eve sta facendo il possibile per avere potere sulla francese, ma è tutto quello che desidera dalla relazione con lei. Ed è diventato sempre più chiaro – a noi e, si spera, alla stessa Eve – che non è tutto ciò che vuole dal suo rapporto con Villanelle. Del resto, mentre sta baciando Hélène, subito dopo che la donna le ha rivelato la liberazione di Oksana e si è messa a farle domande provocatorie, unito al montaggio alternato delle due donne e dell’assassina a Cuba, ci fa chiaramente capire a chi sta pensando la protagonista in quel momento.

E i suoi occhi, specchio dell’anima, sconvolti ed eccitati allo stesso tempo, non mentono.

Parlando di Villanelle, le sue scene con Carolyn sono state davvero divertenti e hanno permesso di esplorare una delle più grandi dinamiche all’interno di Killing Eve.

È stato incredibilmente naturale vederle rimbalzare l’una sull’altra. Carolyn, sebbene più corretta e riservata di Oksana, possiede un senso dell’umorismo oscuro e opinioni incrollabili sulla società che si adattano bene all’assassina. Vediamo, inoltre, che c’è rispetto tra le due donne. Quando Villanelle si scontra con un avversario, spesso cercano di sminuirla o di dissuaderla facendo appello a valori che non sostiene. Invece, Carolyn ha mostrato quanto bene conosca l’assassina e le ha offerto una forma di assoluzione: uccidere è primordiale; perché sprecare il suo tempo a essere una brava persona quando potrebbe semplicemente eccellere in ciò in cui è brava? Intrigandola con un nuovo incarico, Carolyn ricorda a Villanelle perché ama il suo lavoro e riesce a convincerla a uccidere per lei essenzialmente per curiosità professionale, puro interesse per la tortura dell’odioso misogino russo.

Carolyn e Villanelle sono, in poche parole, la relazione che non sapevamo di volere e che ora vogliamo di più. E per Oksana è stata davvero una boccata d’aria fresca.

Lei che ha combattuto così duramente contro l’immagine che tutti gli altri le attribuiscono, contro il suo essere un’assassina. Ma è chiaro che nella scena con il membro dei Dodici Villanelle si sia divertita. E onestamente, non vedevamo quello sguardo killer e felice sul suo viso da anni.

Killing Eve

A sua volta, però, emerge un cambiamento in Villanelle.

Certo, è tornata ad assaporare la violenza estrema e abbiamo apprezzato Killing Eve per aver permesso a Villanelle di esplorare le sue emozioni. Vederla uccidere di nuovo è soddisfacente e, proprio come Eve, non possiamo negare il fascino di vederla diventare nuovamente selvaggia. Però non usa Obbligo o Verità per far del male a Carolyn, sé stessa o qualcun altro, come avrebbe fatto in passato. Il fatto che Benita, la donna cubana che possiede e gestisce la casa dove alloggia Carolyn, sia ancora viva è un grande passo avanti per Villanelle, che potrebbe addolcirsi accettando il suo talento per la tortura e la morte, ma anche imparare a non uccidere praticamente tutti quelli con cui entra in contatto.

Chi è all’inizio del viaggio è Pam, presumibilmente uno che ha una vaga somiglianza con l’allenamento di Villanelle. Così ci offre un’opportunità per approfondire ulteriormente quest’ultima, nonché una chance per Konstantin di fare meglio. Se rivedere l’uomo è sempre un piacere, Pam potrebbe essere caduta in questa vita perché si sente sola, ma sta iniziando a trovarne il brivido, in un modo o nell’altro, e noi ci stiamo appassionando al suo percorso. Il che potrebbe essere un buon punto di partenza per un potenziale spin-off.

Killing Eve 4×04 dunque si è rivelato, per adesso, il migliore e più divertente episodio della stagione. Come avevamo previsto nella recensione precedente, le trame delle protagoniste si stanno unendo, dato che indagano tutte su questo Lars Meier: Eve sembra averlo trovato da delle vecchie foto e assomiglia stranamente alla vecchia fiamma di Carolyn. E mentre l’indagine sui Dodici procede e ancora non ci vengono fornite spiegazioni sul perché Eve sia così arrabbiata con Oksana, la serie si sta avviando verso la fine con un sentore piuttosto sinistro: Villanelle ucciderà Eve, come recita il titolo. Con i ruoli invertiti ed Eve che ora è il gatto, sono rimaste poche opzioni oltre a distruggerla, prima che calpesti la vita di qualcun altro come ha fatto la Villanelle degli inizi.

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