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Grey’s Anatomy 19×03 – Un passo in avanti

Bentornati all’appuntamento settimanale con la recensione di Grey’s Anatomy. Nuovo giro, nuova corsa, venghino signori venghino. Ebbene sì, anche questa settimana l’episodio mi è piaciuto, mi è piaciuto ed è così strano perché non ero più abituata a questo genere di cosa. Tre puntate di fila che non mi hanno fatto venire voglia di:
a) imprecare in greco antico chiamato anche uniche reminiscenze di cinque anni di superiori;
b) trasferirmi in Messico per non dover recensire questa serie;
c) cercare ossessivamente potenziali buchi di trama che potrebbero rovinarla ulteriormente

Sì, perché questa nuova stagione del medical drama più longevo di sempre e che potete trovare su Disney+ è genuinamente interessante. Merito – e non smetterò mai di ribadirlo – della nuova classe di specializzandi che anche in questo episodio ci ha dimostrato di essere davvero l’elemento che per troppo tempo è mancato in Grey’s Anatomy e che – giustamente – si sta riprendendo il proprio spazio nell’economia di ciascun episodio.

È pur vero che gli specializzandi non sono l’unico elemento positivo, lo è anche l’intervento sporadico, ma necessario di alcuni volti a noi familiari e a cui siamo molto affezionati che aiuta ulteriormente a migliorare la qualità delle puntate come succedeva già nelle precedenti stagioni. Ovviamente, come avrete intuito, mi riferisco alla presenza massiccia, ingombrante, ma squisitamente gradita di sua maestà Addison Montgomery, regina indiscussa di Grey’s Anatomy nella sua età dell’oro e che – con la sua presenza – fa crescere il valore di queste altre stagioni di certo meno dorate.

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Grey’s Anatomy (640×359)

Ciò che poi aiuta questo medical drama è l’impegno sulle tematiche sociali odierne, un impegno sempre costante che Shonda e i suoi collaboratori mantengono fin dalle prime stagioni, ma che sicuramente si è intensificato in corso d’opera. In questa puntata è stato trattato il tema del diritto all’aborto motivo principale che giustifica la presenza della Montgomery.

Per toccare un tema così importante e visti gli ultimi sviluppi negli Stati Uniti, ma che non sono poi così lontani dal futuro che potrebbe toccare anche all’Italia (speriamo e preghiamo che non sia così), Shonda si è servita dell’improbabile duo Miranda Bailey – Jo Wilson che assieme ad Addison hanno deciso di affrontare di petto questo argomento partendo da un’interessante iniziativa che coinvolge degli adolescenti istruendoli all’educazione sessuale per non dover arrivare poi alla pratica dell’aborto che rischia – purtroppo – di diventare illegali in alcuni stati riportandoci indietro di mille anni per i diritti delle donne e più in generale i diritti umani. Non mi dilungherò ulteriormente sull’argomento perché qui parliamo di serie tv e voglio mantenere l’atmosfera leggera, perciò mi limiterò a citare solo Rachel Green di Friends che ci regalò tra le tante frasi iconiche, la sempre attualissima “NO UTERUS NO OPINION“.

E sì, coinvolgere degli adolescenti in qualunque cosa che abbia effettivamente importanza potrebbe essere uno spreco di tempo visto il loro eccesso di sensibilità ed egocentrismo che li porta a mostrare un atteggiamento indifferente a tutto ciò che non li riguarda personalmente, ma ciononostante l’iniziativa dell’educazione sessuale che sembrava un flop si è rivelata efficace e apprezzata. Ovviamente il merito è degli specializzandi e nello specifico della mia adorata Mary Queen of Scots, Drizella/Ivy aka Addie Kane, ma Jules Millin in questa serie di Disney+.

Dopo un tentativo disperato di fare una lezione di educazione sessuale sotto la supervisione attenta di Miranda e Jo, ecco che finalmente gli specializzandi prendono in mano le redini della situazioni e in seguito ad un’urgenza alla quale necessariamente le due strutturate devono partecipare, demoliscono la lezione frontale che avevano preparato per loro e riescono effettivamente a trasformare la giornata di educazione sessuale in un momento di apprendimento, sì, ma anche di divertimento funzionale all’informazione.

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Harry Shum Jr, Adelaide Kane e Midori Francis (640×360)

E sì, siccome siamo nell’era dei TikTok e nel cast c’è anche Harry Shum Jr. che ha interpretato tra le tante cose anche Mike Chung in Glee e che per chi lo ricordasse è un noto ballerino, c’è stato anche il momento dei balletti e vi dirò, io l’ho amato. Mi sono divertita un sacco, ma proprio tanto.

La produzione che ovviamente sa quello che fa, quei video li ha uniti creandone uno che ha caricato davvero sull’account TikTok di Grey’s Anatomy e lasciate che ve lo dica è stupendo.

Il modo in cui questa serie si sta aprendo a un pubblico giovane è stupendo. Finalmente Grey’s Anatomy si sta svecchiando e lo sta facendo abbandonando, ma non totalmente i suoi storici personaggi e introducendo – come è giusto che sia – delle storie più vicine alle nuove generazioni, fornendo problematiche e dinamiche che rappresentano e riguardano i più giovani. Lo si è visto nello scorso episodio e continua a vedersi anche in questo.

Lo vediamo in cose davvero semplici e apparentemente banali come appunto l’approccio con un metodo di comunicazione popolare come l’eduvideo realizzato per i social, lo vediamo nel modo di esprimere la propria sessualità liberamente (e su questo tema bisogna puntualizzare che Grey’s è sempre stata pioniera) e ancora nella voglia di riscatto, ma nello stesso tempo in quell’essere già un po’ sconfitti in partenza degli specializzandi. E non mi stancherò di ripeterlo, mi sta piacendo così tanto.

Ma entriamo nel vivo dell’episodio perché si sono una serie di elementi che meritano la nostra attenzione. Primo tra tutti l’elemento proiezione. Ogni adulto sembra rivedere se stesso in un ragazzo. L’abbiamo visto fin dal primo episodio con Amelia e Lucas, l’abbiamo visto in questo con Maggie e Zola cosa che viene emerge chiaramente durante la conversazione che hanno la Shepherd e la Pierce nel laboratorio e, infine, lo vediamo con Meredith Grey e Simone. Questi elementi, ma soprattutto gli ultimi due elencati, aprirebbero due storyline interessanti e anche piuttosto complesse.

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E.R. Fightmaster e Aniela Gumbs (640×360)

La prima, quella di Zola bambina prodigio che a causa della sua straordinaria intelligenza sta avendo attacchi di panico e sembra in difficoltà a gestire le interazioni sociali proprio come ci viene raccontato da Maggie Pierce che fa menzione anche al suo passato; la seconda è quella che segue il filone dell’Alzheimer e che potrebbe far nascere in Meredith Grey quella voglia di riprendere in mano la ricerca per trovare una cura a questa condizione come desiderava fare in passato. Il modo in cui si relaziona con Griffin, i ricordi che riporta alla luce di Ellis malata e soprattutto la crescente paura di Zola per il suo futuro sono ragioni più che valide per riaprire questa storyline.

In fin dei conti Grey’s Anatomy parte proprio e si presenta con il rapporto tra Meredith Grey e sua madre, questo chirurgo rinomato e geniale che però soffre di Alzheimer e si trova in una casa di cura anche se nessuno lo sa. La condizione di Ellis è un po’ il filo conduttore che ha attraversato per molto tempo la storia di sua Meredith, è arrivato il momento di rispolverare l’argomento.

E proprio in merito alla questione Alzheimer e dunque alla parte di storia che riguarda anche la nuova specializzanda Simone, ho trovato molto interessante la dinamica che l’ha coinvolta assieme ad Adams. Lui è venuto a sapere della condizione di sua nonna e l’ha aiutata quanto più potesse, nel frattempo Griffin è venuta a conoscenza della parentela tra Lucas e gli Shepherd, cosa che prima o poi doveva inevitabilmente accadere (e si forse Addison è stata fin troppo esplicita), ma che allo stesso tempo sancisce una specie di patto tra i due: entrambi manterranno il segreto dell’altro.

Questo sviluppo potrebbe portarci in tre direzioni:
1) si potrebbe formare una delle amicizie più belle di questa stagione del medical drama di Disney+;
2) potrebbero usare questo segreto per ottenere qualcosa dall’altro, una specie di ricatto insomma;
3) e questa penso sia la più plausibile visto che si tratta comunque di Grey’s Anatomy: potrebbero essere la prima coppia a formarsi tra gli specializzandi. Non parlo di roba occasionale, parlo di relazione. Ci sono stati una serie di sguardi potenzialmente romantici a fine episodio, mettiamola così.

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Harry Shum Jr. e Adelaide Kane (640×361)

Ma parlando di frivolezze romantiche, era strano che gli specializzandi non avessero ancora usato la stanzetta per attività ludiche ben diverse dal dormire. E, finalmente, al terzo episodio, a conclusione della puntata sull’educazione sessuale li vediamo mettere in pratica quanto imparato e/o insegnato. Così Millin e Kwan hanno finalmente inaugurato la stanzetta.

Molto divertenti sono stati anche i siparietti regalatici dagli Hunt-Altman. Siparietti che diventano estremamente comici grazie alle espressioni di Owen, personaggio che mai nella mia vita avrei creduto potesse anche solo essere affiancato all’aggettivo simpatico. E, invece, mi ha divertito. Così come mi ha divertito il fatto che questo a chissà quanti anni, di sicuro qualcuno in più di cinquanta, abbia scoperto le zone erogene femminili. Qualcosa che avrebbe dovuto scoprire con almeno ventiqualcosa anni d’anticipo (solo perché non possiamo stabilire esattamente quanti anni abbia e io non ho grandi capacità di calcolo quindi approssimiamo questo risultato), ma ehi, meglio tardi che mai, no?

Prima di lasciarvi voglio dire solo una cosuccia su Miranda Bailey. Miranda non riesce proprio a stare lontana dall’ospedale e dalla sala operatoria. C’è voluto un attimo perché diventasse chiaro che sarebbe tornata al Grey-Sloan Memorial e, infatti, non ha deluso. Certo, sa anche lei che deve porsi dei limiti per potere adempire a tutti i compiti che si è prefissata di eseguire e se da una parte mi duole il cuore non saperla più capo di chirurgia, dall’altro sono contenta per lei e sono contenta di rivederla presto nei corridoi dell’ospedale.

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Camilla Luddington e Chandra Wilson (640×360)

L’idea di riaprire la clinica è stata geniale perciò sono entusiasta di scoprire come questo nuove elemento si coordinerà con il resto delle situazioni in ospedale e come si muoveranno i personaggi al suo interno. Sono sicura che Jo ci sarà, mi piacerebbe vedere lì anche Carina DeLuca, troppo spesso assente in Grey’s Anatomy e ovviamente la regina del medical drama di Disney+, Meredith Grey. Chissà se questo nuovo progetto potrà in qualche modo riportare anche Helm in ospedale… di certo centrerà con il ritorno di Jackson Avery come guest star, me lo sento.

Che dire, anche questa settimana non sono a fatto rimasta delusa dalla punta e spero vivamente che questa serie continui a mantenere il ritmo, sarebbe un peccato cadere in vecchie abitudini.