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Grey’s Anatomy 16×05 – Jo Wilson salva l’episodio

Episodio piuttosto noioso quello di Grey’s Anatomy di questa settimana. Un ammasso di niente per gran parte della puntata. L’unica storia davvero interessante è stata quella di Jo Wilson e salvo il finale per la rivelazione dell’avvocato di Meredith. Per il resto solo noia, noia, noia, noia e basta!

Per carità, non sono un mostro e mi è dispiaciuto tanto per la piccola Zola che ha dovuto subire un intervento. Però, anche se si trattava di una procedura di routine, avrei voluto seguire più nello specifico la sua storia, magari vedendo anche Koracick al lavoro con Andrew. Mi sarebbe piaciuto avere dei momenti di Amelia e Maggie con la loro nipote. E, certamente, avrei voluto vedere le interazioni tra Zola e Andrew a causa delle dichiarazioni di Meredith durante il confronto con le sorelle.

Grey's Anatomy

L’unica cosa che ho trovato interessante e che quasi mi fa contare i giorni, le ore, i minuti e i secondi che mancano al prossimo episodio di Grey’s Anatomy è la notizia che l’avvocato di Meredith ci dà negli ultimi secondi dell’episodio. A quanto pare la Grey, che ha saltato – giustamente – la sua udienza per star accanto a sua figlia mentre veniva operata, dovrà scontare il resto delle sue ore ai lavori socialmente utili, in carcere. Sono curiosa di vedere come la nostra dottoressa sopravviverà in una realtà completamente diversa da quella che conosce e che è abituata a vivere.

E spero vivamente che la sua breve parentesi carceraria sia documentata e mostrata come si deve. E non come Andrew che abbiamo visto con la tuta rossa una volta e poi basta. Non mi importa se per un secondo mi troverò a chiedermi se sto guardando Grey’s Anatomy o Orange Is the New Black. Spero di vedere una Meredith attenta ai bisogni delle sue compagne di avventura proprio come ha fatto quand’era ai lavori socialmente utili, in cui – vi ricordo – dispensava consigli medici al posto di raccogliere l’immondizia come avrebbe dovuto.

Grey's Anatomy

La breve parentesi Bailey-Ben è stata dolcissima, ma non è stato più di quello. Una parentesi. Continuo a pensare che Miranda sia un personaggio spesso sottovalutato. Forse è stata sottovalutata dall’inizio. Avevo quasi rimosso che ai tempi della sua prima gravidanza era ancora una specializzanda, eppure era la Nazista, colei che faceva tremare tutti. Un prodigio, la preferita del capo e sì, all’inizio la serie era incentrata soprattutto sui MAGIC, ma meritava di più. Più attenzione. E la merita adesso.

Una gravidanza a quasi cinquant’anni non è esattamente una cosa che si vede tutti i giorni perciò io voglio viverla, in qualche modo, con lei. Sarebbe bello vederla e seguirla passo per passo mentre affronta con il dolce Ben questo nuovo capitolo della loro vita assieme. Vorrei vedere la reazione di Tuck.

Mi è dispiaciuto non vedere delle scene con Amelia e Link che attualmente sono la principale ragione, se non l’unica ragione, per cui continuo a guardare con rigorosa puntualità gli episodi di Grey’s Anatomy. Ho bisogno di loro come si ha bisogno dell’ossigeno. Sono la novità, sono freschi, sono innamorati, carini e mi trasmettono allegria. Cosa che non posso dire di altre coppie come i Merluca o a Catherine e Richard.

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Passiamo proprio a questi ultimi e, nello specifico, a Richard Webber. La storia tra loro non va a gonfie vele, è scontato come sapere che se una barzelletta comincia con “c’è Pierino che” è sicuro che l’ha combinata grossa. Dunque ecco che arriva la tentazione, se non è l’alcol sono le donne. Gemma, una collega degli alcolisti anonimi, piomba all’improvviso nella vita di Webber e dal primo istante capiamo che creerà problemi. Per citare Taylor Swift: I knew you were trouble when you walked in (sapevo che eri un problema quando sei arrivato).

Gemma lo sta tentando e seppure lui abbia cercato di resistere al suo fascino, nel finale della sua storyline, in seguito al menefreghismo e all’orgoglio di Catherine, lo vediamo rivolgere uno sguardo perplesso al messaggio ricevuto. Come se ci stesse facendo un pensierino seppur a malincuore. Spero non ceda e spero che trovi un modo per placare la temeraria Gemma. Un ordine restrittivo dovrebbe bastare.

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Una cosa positiva dell’episodio è stata la storia di Jo. Chi ha letto le precedenti recensioni (qui quella della 16×01) sa che tutto il percorso della Karev mi ha preso molto. Trovo che sia stato trattato con cura, evitando di tralasciare i dettagli più scomodi che però rendono credibile la sua esperienza. Ero curiosa di conoscere più a fondo la sua esperienza nella struttura psichiatrica e temevo che l’avrebbero tralasciata, ma non è stato così. Assistere alle sue sedute, ritrovare i dettagli come quello della madre che sottrae la mano nel momento in cui Jo cerca di toccargliela, è stato davvero interessante.

Perciò mi rattrista pensare che ci sia gente ancora capace di scrivere storie interessanti, di fornire una continuità al racconto rendendolo avvincente e attuale, veritiero e puntuale, ma che spesso ci si accontenti di storyline mediocri e banali solo perché sono più semplici da raccontare. Perché sono più facili da seguire mentre si cena al ritorno dal lavoro, mentre si manda un vocale di dieci minuti a qualcuno o mentre si lavano i piatti? Chissà!

Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!

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