*Attenzione, l’articolo contiene spoiler su Arcane: League of Legends*
Arcane è la nuova serie evento animata firmata Netflix e sviluppata con Riot Games. La vicenda è ambientata nell’universo di League of Legends, il popolarissimo gioco multiplayer online di strategia che festeggia il suo decimo anniversario quest’anno. Arrivata a fine novembre, la serie narra le vicende del mondo fantasy di Runeterra, offrendo un antefatto brillante e sorprendentemente adatto anche per coloro che non conoscono il gioco. Arcane ha già conquistato tutti, sia il cuore gelido della critica che degli spettatori, affermandosi come una delle serie più viste e votate di Netflix. Su IMDb ha ottenuto uno score del 9.3 mentre sull’aggregatore Rotten Tomatoes, che la definisce leggendaria, si è aggiudicata un 100% della critica e un 97% di pubblico. Senza dubbio un nuovo traguardo per Netflix, che è riuscita a creare un prodotto che mette d’accordo proprio tutti. Il suo punto di forza è sicuramente la qualità. Una storia avvincente e una resa emozionante che regala un’esperienza visiva soddisfacente. I nove episodi della prima stagione si rivolgono però a un pubblico adulto (16+). Nonostante l’assenza di scene esplicite, la violenza grafica abbonda, unita alle parolacce, al sangue e a un’ambientazione cruenta.
Arcane è notevole e combina uno spettacolare mix di animazione 2D e 3D con una storia emotivamente avvincente per offrire un adattamento che potrebbe diventare leggendario.
Rotten Tomatoes
L’antefatto
Mentre la città utopica di Piltover avanza nelle sue conquiste tecnologiche, la città sotterranea di Zaun è sempre più povera e martoriata. La prima inquadratura del primo episodio, Welcome to the playground, ci accoglie con un’avvolgente foschia di fumo rosso. Le immagini sono vivide. In sottofondo, una bambina canta: è Powder. Insieme a lei c’è sua sorella maggiore che la sta portando al riparo lontano dall’area di battaglia. È Vi, che le ha detto di chiudere gli occhi e di cantare la sua canzone preferita. La madre è morta, così sarà Vander a occuparsi di loro e ora le sta riportando a Zaun. Nella scena successiva ritroviamo Vi e Powder, pochi anni più tardi, che saltano da un tetto all’altro di Piltover. Con loro ci sono i due amici, Claggor e Mylo. Il gruppo è in missione, ma non per conto di Vander. Stanno derubando l’appartamento di un inventore, ma nella fretta una sfera di cristallo cade e fa esplodere l’edificio. Ed è così che facciamo la conoscenza della banda di Vi.
Arcane è ambientato nel passato di League of Legends, fungendo quindi da prequel del gioco e raccontando le origini di alcuni dei personaggi più iconici del mondo di Runeterra, tra le aree di Piltover e Zaun. Queste sono delle città gemelle, collocate una al di sopra dell’altra. Pilotover è una metropoli ideale e avanzata, che si autodefinisce “la città del progresso”. Al di sotto, invece, si trova una città distopica e fuori legge, Zaun. Ma la contrapposizione bene/male e luce/ombra non deve trarre in inganno uno spettatore che non ha familiarità con League of Legends. Scopriremo che la situazione è complessa e Piltover esercita da anni un potere oppressivo su Zaun, a discapito della popolazione più povera che ha sete di rivalsa.
Nove episodi divisi in tre archi narrativi
Netflix ha sperimentato una nuova strategia di lancio, rilasciando per tre sabati consecutivi i nove episodi suddivisi in archi separati composti da tre puntate ciascuno (l’ultima trilogia è stata lanciata il 20 novembre). Una strategia che si è rivelata vincente e che è stata progettata sia per creare tensione tra i giocatori, sia per separare la serie dal consueto appuntamento delle anteprime del venerdì. I tre archi narrativi sono un approfondimento della lore e sono stati suddivisi in momenti che si collocano a diversi anni di distanza. Una struttura che permette di approfondire ogni personaggio, raccontando i retroscena, ad esempio come le due sorelle Vi e Jinx si sono ritrovate su fronti opposti in una guerra pervasa da ideologie pericolose e magia.
I nove episodi narrano le origini degli emblematici campioni della Lega. Conosciamo Vi come un’adolescente piena di rabbia che è mossa dalla sete di vendetta contro i Topsider di Piltover. Il suo compito però è anche quello di badare alla sorella Powder, la quale non crede ancora in se stessa. La conosciamo come una bambina e non come Jinx, il guerriero armato la cui ossessione per gli esplosivi inizia a prendere forma. Conosciamo Jayce, il quale sta studiando scienze all’Accademia di Piltover. Il giovane vuole imparare a dominare la magia per cambiare il mondo e si allea con Viktor, apprendista di Heimerdinger, il quale nella serie ha ancora sembianze umane. Insieme proietteranno la città di Piltover nel futuro. Conosceremo meglio Vander, il padre adottivo delle sue sorelle, Bolbok, Ekko e la consigliera Medarda. Ma anche le origini della famiglia di Caitlyn e Singed, che lavora al fianco di Silco, il re dei bassifondi: un villain inedito.
Uno spettacolo adatto a tutti
Sebbene i fan siano rimasti in trepidante attesa per anni, Arcane si è rivelato un gioiello anche per coloro che non hanno familiarità con il gioco. La casa produttrice, infatti, ha saputo avvalersi di una squadra di scrittori, registi ed esperti di animazione CGI per creare una storia appassionante e facile da seguire anche per chi non ha mai giocato una partita di League of Legends. Fin dai primi fotogrammi entriamo in un’atmosfera coinvolgente e abbiamo la possibilità di conoscere i personaggi. Nulla è stato dato per scontato. La storia dietro la guerra dei mondi del sopra e del sotto riesce in un’impresa impossibile. Per i fan si rivela l’occasione per conoscere le origine dei loro campioni preferiti: come sono nati oppure come si sono incontrai, fino alla storia che si nasconde dietro i guanti di Vi. La prima stagione soddisfa a pieno la curiosità dei giocatori più accaniti presentando un approfondimento meticoloso sulle invenzioni decisive per la guerra. Allo stesso tempo, però, Arcane è ottimo anche per chi vuole godere di un prodotto di animazione per adulti carico di riflessioni profonde. La serie parla di abbandono, del senso di rivalsa e di destino. Ma anche di rivalità, vendetta e ambizione. Una storia oscura, drammatica ed emozionante, dove emerge un mondo brutale e un destino impietoso per tutti i protagonisti.
Nessuno vince in guerra.
L’animazione straordinaria e pittoresca di Arcane
Creata da Alex Yee e Christian Linke, Netflix ha saputo sfruttare la pandemia a suo vantaggio, concentrandosi sull’animazione. Arcane si pone come un prodotto animato tra i più incredibili grazie al lavoro di pixel e artwork stupefacente eseguito della casa di animazione francese Fortiche Studios. Ogni scena, da quelle di azione fino alle confessioni più toccanti, acquisiscono un valore unico grazie allo stile visivo che ricorda un’affresco. Il ritmo è sostenuto, le immagini sono eleganti e come in un dipinto tutto prende vita. I colori ci avvolgono facendoci percepire la tossicità del mondo invivibile dei bassifondi dominato dal verde tossico. Al di sopra, invece, viviamo il contrasto con la superfice sfavillante, dove tutto è arioso e risplende di una luce accecante.
Gli Easter Eggs
La cura per i dettagli più infinitesimali è sorprendete. Sebbene sia uno spettacolo adatto a tutti, Riot non poteva non coccolare i giocatori più incalliti, sfidandoli in una lotta all’ultimo Easter Eggs. Gli omaggi e gli indizi che rimandano al videogioco sono impossibili da cogliere solo alla prima visione. Da Twitch, il ratto di League of Legends, ai riferimenti affrescati sulle pareti. Dallo shop di Benzo, ricolmo di oggetti, a Eye of Ascension; dai cupcake di Caitlyn al krug intrappolato. Ogni trilogia di episodi racchiude infiniti rimandi che solo i veri intenditori riusciranno a scovare. Sullo sfondo di un’ambientazione steampunk che non smette mai di sorprendere, così i campioni della Lega prendono forma grazie allo sviluppo certosino capace di rispondere a ogni curiosità.
Il doppiaggio d’eccezione
League of Legends contiene oltre 140 personaggi giocabili che, per ovvie ragioni, Arcane non poteva sviluppare in un’unica stagione. Così Netflix e Riot Games hanno deciso di costruire il primo capitolo attorno alla storia delle due sorelle e un’altra manciata di personaggi carismatici. Se il comparto grafico rappresenta una garanzia, il doppiaggio però è eccezionale. La cura per l’interpretazione è toccante e costituisce la nota decisiva che rende questa serie animata grandiosa. La voce di Vi è dell’attrice Hailee Steinfeld (Hawkeye). Powder (che inseguito diventerà Jinx) è doppiata da Ella Purnell (Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children) mentre la versione bambina è affidata a Mia Sinclair Jenness e la versione cantata è ad opera di Sarah Williams. Jayce è doppiato da Kevin Alejandro, Katie Leung è Caitlyn Kiramman mentre Molly Harris è la giovane Caitlyn. Harry Lloyd è Viktor. Brett Tucker è Singed e Jason Spisak è Silco. JB Blanc è la voce profonda di Vander e Boblock, Reed Shannon è Ekko mentre Miles Brown è il giovane Ekko. Non da ultimo, Enemy, l’intro della serie, è stato realizzato dagli Imagine Dragons e il cantante hip hop JID.
Adattare un videogioco in formato seriale è un’impresa rischiosa e i precedenti fallimenti di Riot lo dimostrano. Ma con il supporto di Netflix e Fortiche Production, la produttrice di League of Legends questa volta ha imboccato la strada vincente. Arcane riesce in un’impresa difficilissima: accontentare sia i nuovi spettatori, sia i fan della prima ora dell’amatissimo videogioco. La storia è avvincente e oscura, i personaggi sono stati scritti e interpretati con una profondità da brivido e le ambientazioni sono pittoresche e coinvolgenti. Così, visto il successo della prima stagione, Riot Games e Netflix hanno già annunciato la seconda, che non arriverà prima della fine del 2022.
La relazione tra Vi e Jinx è stata al centro di questo primo capitolo, chiuso da un finale commovente che lancia i presupposti per un seguito che si prospetta ancora più leggendario.
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