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Valerio Lundini presenta Faccende complicate: «Non volevo fare una copia di Una pezza di Lundini»

Valerio Lundini sta per tornare: si intitola Faccende complicate il suo nuovo show comico, che debutterà il 12 gennaio su RaiPlay.

Il comico e scrittore romano è una delle voci più interessanti della comicità italiana. Dopo aver debuttato in Battute? e aver condotto insieme a Nicola Savino il programma L’Altro Festival, è arrivato Una pezza di Lundini, che ha consacrato il suo personaggio. In questo show, creato insieme a Giovanni Benincasa, Valerio Lundini vestiva i panni di un conduttore impacciato che veniva lanciato sul palco senza preavviso, affinché sostituisse un’immaginaria produzione, la cui messa in onda era saltata. Il programma offriva al pubblico una serie di gag nonsense e interviste assurde a personaggi televisivi e non solo. Dopo che grazie al passaparola ha ottenuto un grande successo, la formula si è evoluta ed è andata avanti per altre due stagioni. Nel 2022 il comico ha deciso di chiudere lo show, che aveva fatto la sua fortuna, decidendo di dedicarsi a dei nuovi progetti. Ha girato l’Italia con I VazzaNikki e ha recitato al cinema ne Gli idoli delle donne e ne Il più bel secolo della mia vita, ma ora è pronto a tornare in un programma nuovo di zecca.

Valerio Lundini ha rilasciato un’intervista a la Repubblica per pubblicizzare il nuovo show comico che sta per arrivare su RaiPlay.

Si intitola Faccende complicate e non verrà trasmesso in chiaro: per il momento le puntate saranno caricate sulla piattaforma di streaming (dove non dovrà preoccuparsi dei dati dello share). Dopo il grande successo di Una pezza di Lundini, il pubblico aspetta con molta curiosità questo nuovo progetto. Ora il comico ha svelato in anteprima di che cosa parlerà il nuovo show, che lo vedrà protagonista, in una chiacchierata con Antonio Dipollina. Valerio Lundini ha spiegato che non voleva rinchiudersi nuovamente in uno studio televisivo e rischiare di realizzare una copia del programma che lo aveva reso famoso, ma intendeva realizzare qualcosa di diverso:

Se rimanevo in uno studio tv al centro di un programma, qualsiasi cosa avessi fatto avrebbero detto che stavo rifacendo Una pezza di Lundini. Non mi andava. Meglio inventarsi un’altra cosa. […] Volevo che fosse una cosa molto meno scritta: ovvio che c’è un’idea di partenza e che ti prepari cose per una sorta di copione, ma poi devi improvvisare su quello che succede e sulle reazioni della gente. Era quello che volevo.

Il comico quindi ha deciso di girare l’Italia alla ricerca di stranezze da raccontare, per creare delle interviste estremamente surreali. Ha anticipato qualcuna delle inchieste che il pubblico potrà seguire in Faccende complicate:

A me interessava giocare con lo straniamento che può nascere in situazioni autentiche quando arriva qualcuno che si mette a fare domande, capire, forse anche indagare. Nel mio caso, poi, succedeva spesso che nessuno dei presenti mi conosceva e allora le situazioni evolvevano meglio. In una puntata sono andato a Milano a rievocare gli anni Ottanta. E ho incontrato i vecchi Paninari di allora, oggi per lo più sessantenni. Questi sono lì, quarant’anni dopo e non hanno mai rinnegato quello che erano, fanno il gruppo social, si ritrovano, ricordano, tirano fuori i fumetti di allora. E poi si finisce a parlare di un progetto di ibernazione.”