Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » News » Tutte le perle nascoste che (forse) vi siete persi nel 2° episodio di The Last of Us

Tutte le perle nascoste che (forse) vi siete persi nel 2° episodio di The Last of Us

Attenzione!!! L’articolo contiene spoiler sul secondo episodio di The Last Of Us. 

Dopo ben una settimana dal primo episodio andato in onda eccoci di nuovo qua, a parlare nel dettaglio di The Last of Us e di tutti quei dettagli nascosti che noi, videogiocatori, abbiamo potuto captare durante la sua visione. Inutile dirlo, ma anche questo episodio – diretto dal produttore e creatore del videogioco, Neil Druckmann – ha lasciato tutti senza parole. A partire dalla fotografia, passando per la musica che coinvolge a pieno il telespettatore e, infine, dall’ottima recitazione dei tre protagonisti di questa puntata.

Nel corso dell’episodio ci sono stati riferimenti al videogioco, alcuni chiari ed altri meno

Iniziamo subito parlando della sequenza d’apertura del secondo episodio: si svolge a Giacarta, in Indonesia, due giorni prima dell’epidemia vista in Texas nell’episodio pilota.
La scena descrive l’inizio dell’epidemia mondiale, con la scomparsa di molti lavoratori infetti e l’arrivo della professoressa di micologia Ibu Ratna per aiutare a trovare una cura. Tuttavia, Ratna afferma che non è possibile alcun vaccino ed è visibilmente scossa dal fatto che 14 lavoratori infetti sono irreperibili. Questo si collega a un dettaglio nascosto nel primo episodio, in cui i disordini a Giacarta, in Indonesia, vengono menzionati alla radio di Joel.

La prima scena che vede nuovamente i protagonisti insieme è con Joel e Tess che osservano Ellie, in attesa di un qualsiasi segno che dimostri che la condizione immunitaria dell’adolescente non è reale. La donna si avvicina alla ragazzina chiedendole cosa vogliono realmente da lei le Lucciole. Dopo aver spiegato le motivazioni, Joel si oppone alla decisione dicendo che un vaccino o una qualsivoglia cura non sono possibili e che il gruppo sovversivo ci aveva già provato in passato. Ciò determina in modo subliminale anche la decisione finale del protagonista nei confronti di Ellie, che scopriremo solo nel corso della visione.

Mentre i protagonisti si recano al luogo dell’incontro, Tess inizia a scoprire di più su come Ellie sia stata morsa. L’adolescente racconta di essersi introdotta da sola in un centro commerciale nella zona QZ di Boston quando è stata attaccata da un infetto. La scena fa intuire come Ellie stia mentendo sul fatto di essere sola, alludendo con chi si trovava davvero quel giorno.
Come si sa da The Last of Us: Left Behind, il DLC del primo videogioco del 2013, Ellie era con la sua amica Riley nel centro commerciale quando entrambe sono state morse, causando la sopravvivenza di Ellie. The Last of Us mostrerà la storia delle due ragazze come accennato nel trailer, mentre l’episodio 2 lo preannuncia ulteriormente. Storm Reid interpreterà Riley ed è stata vista in più occasioni nel marketing promozionale della serie televisiva.

Un altro elemento che la sequenza sull’autostrada mette in scena è il Bloater. Nel mondo di The Last of Us, i Bloater sono ospiti che sono stati infettati dal fungo Cordyceps per un decennio o più, con il risultato di placche indurite di funghi che li rendono estremamente difficili da uccidere.
Nel corso del videogioco, i Bloater sparano anche sfere di funghi che esplodono in fumi dannosi quando vengono inalati. In questa scena del secondo episodio, Ellie chiede scherzosamente: “Quindi non ci sono superinfetti che ti esplodono addosso spore di funghi?“, in un riferimento diretto alle creature sopracitate.

Man mano che si va avanti, finalmente si arriva all’hotel, una scena in cui il personaggio di Bella Ramsey finge di fare il check-in e di essere un fattorino; questa scena è un chiaro riferimento diretto al gioco per chi lo conosce. Nel corso del videogioco Ellie fa la stessa cosa e finge di essere un membro altolocato che si presenta all’hotel, al che Joel dice: “Sei una strana ragazzina“. La scena è stata girata quasi parola per parola.

Ma un altro dettaglio nascosto disseminato nell’episodio la presenza di Sarah. La sequenza di apertura dell’episodio 1 di The Last of Us e il brutale omicidio da parte di Joel alla fine sono stati inseriti per definire le motivazioni del personaggio di Pedro Pascal. La morte della figlia prefigura il suo percorso e la sua eventuale accettazione di Ellie. Ogni volta che quest’ultima si approccia all’uomo nel secondo episodio, Joel guarda inconsciamente le sue nocche insanguinate o l’orologio rotto perché lei gli ricorda Sarah.

Passando alla sequenza d’azione principale dell’episodio questa si svolge all’interno di un museo, un altro riferimento diretto a un livello del gioco. In quest’ultimo i tre personaggi combattono in un museo infestato dai clicker, come accade anche nell’episodio 2. Il museo è stato ricreato quasi esattamente come nel gioco, dai cimeli della Guerra Civile all’arredamento blu e bianco.

Passando ai dettagli delle inquadrature, una di queste mostra Bella Ramsey che cammina su un’asse di legno verso un altro edificio con uno sfondo di una Boston abbandonata: un’immagine quasi esattamente ricreata dal gioco.
La sequenza successiva vede Joel chiedere a Ellie se era tutto ciò che sperava probabilmente di vedere. Lei risponde: “La giuria non ha ancora deciso. Ma cavolo, non puoi negare quella vista“.
Si tratta, anche questa, di una ricreazione parola per parola, inquadratura per inquadratura, di una scena del gioco che prefigura un’importante avvenimento futuro che la HBO deve includere.

Infine, le ultime parole di Tess a Joel prevedono la sua decisione finale con Ellie. La donna gli dice “Salva chi puoi salvare“. Un chiaro riferimento alla conclusione del gioco, per chi ha già intrapreso l’avventura.

Perché nella versione televisiva le spore sono state trasformate in viticci?