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The Big Bang Theory – Jim Parsons è categorico: «I gay non devono essere interpretati solo da gay»

La battaglia tra sostenitori del politically correct e moderati (o apertamente critici: l’ultimo è nientemeno che Bryan Cranston) si arricchisce grazie al contributo di una voce d’eccezione: Jim Parson, Sheldon Cooper in The Big Bang Theory. L’attore ha dimostrato anche di possedere una certa verve drammatica recitando a fianco di Zac Efron nel film Ted Bundy – Fascino criminale, interpretando il procuratore che lo metterà alla sbarra, Larry Simpson.

Nel corso di un’intervista con il Los Angeles Times, la star di The Big Bang Theory si è espressa su una questione che interessa molto il mondo dello spettacolo e delle serie tv: l’aderenza tra la scelta di un attore e il personaggio che andrà a interpretare. Un attore udente può interpretare un personaggio sordo, o il suo casting è una mancanza di rispetto verso i disabili? Una questione su cui si è impantanata la serie tv The Stand, che ha scelto un attore udente per interpretare un personaggio sordo, scatenando le ire di alcuni rappresentanti della categoria.

Stessa questione, se possibile doppiamente delicata, per ciò che afferisce il mondo omosessuale e LGBTQ+, che ancora non gode di piena rappresentazione e accettazione in tutti gli ambiti della società. Jim Parsons si è espresso sulla possibilità che un attore non omosessuale venga scelto per interpretare un personaggio che invece lo è, dichiarandosi totalmente a favore.

Lo spettro di discussione per me è questo: la battaglia da fare, per così dire, non è quella di far sì che i personaggi gay siano interpretati solo da gay, ma essere sicuri del fatto che tutti i ruoli siano disponibili per tutti gli attori. È importante che i personaggi gay vengano interpretati a tutto tondo, come individui completamente umani.

Per argomentare la sua opinione, l’ex Sheldon Cooper di The Big Bang Theory ha portato l’esempio forse più felice di casting di attori non omosessuali per i ruoli di due uomini che si scoprono innamorati l’uno dell’altro: Brokeback Mountain, con Jake Gyllenhaal e Heath Ledger.

È pieno di attori etero che hanno interpretato dei personaggi omosessuali in maniera splendida. Penso a Brokeback Mountain che è uno dei film con tematica gay più toccanti che ci sia, una delle più belle storie d’amore che abbia mai visto e quei due attori etero sono stati la scelta migliore per quei ruoli.

Jim Parsons ha rivelato la sua omosessualità nel 2012, nel corso di un’intervista al New York Times in cui ha reso pubblica la sua relazione con Todd Spiewak, con cui stava già da dieci anni ed è convolato a nozze nel 2017. Al momento la star di The Big Bang Theory è impegnata nella promozione di The Boys in the Band, film prodotto da Ryan Murphy e diretto da Joe Mantello.

Il film è una rappresentazione disincantata e ironica del mondo omosessuale, ambientato in una compagnia di amici ed è l’adattamento dell’omonima opera teatrale del 1968 scritta da Mart Crowley, scomparso a marzo.

L’intervista a Jim Parsons è particolarmente interessante perché rivela il punto di vista di un attore dichiaratamente gay su una questione, i limiti e le conseguenze del politically correct, che spesso arroventa il dibattito artistico e culturale. Questione risolta, quindi? Di sicuro si discuterà ancora molto su queste tematiche.