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La pronipote di Lidia Poët contro la serie Netflix: «Che vergogna quella serie, troppe bugie»

La legge di Lidia Poët sta sbancando, andando oltre ogni più rosea aspettativa. C’era grande attesa per la serie Netflix, e di sicuro nessuno si aspettava un flop, ma quel che sta succedendo in termini di ascolti e popolarità sta superando anche le più ottimistiche prospettive. Merito di una scrittura trasversale e di un cast che ha retto bene l’urto, su tutti una Matilda De Angelis (che di recente ha parlato della sua relazione con Alessandro dei Santi Francesi e della fine di quella con Castellitto, definita una non storia d’amore) uscita alla grande da un’importantissima prova di maturità artistica che ha superato a pieni voti.

Una serie che sta andando fortissimo anche oltre confine, ma che non è piaciuta esattamente a tutti. Non è piaciuta, ad esempio, ai discendenti della vera Lidia Poët, su tutti non è piaciuta alla pronipote di Lidia, Marilena Jahier Togliatto, che ha parlato a La Stampa in un’intervista di cui riportiamo alcuni estratti:

“Mi lasci dire che in quella serie tv non c’è  sul serio nulla della mia parente Lidia: ne ho vista una sola puntata e poi ho abbandonato per sdegno. Io non l’ho mai conosciuta Lidia, ma in famiglia se n’è sempre parlato tantissimo. Lei ha presente quella scenaccia di sesso all’inizio della prima puntata? E ha esaminato il linguaggio in cui scade a volte Lidia? È vero, è una fiction, ma nell’800 quelle parolacce manco esistevano. Insomma, va bene romanzare, ma neanche storpiare così un personaggio che tanto bene ha fatto alla storia dell’emancipazione femminile, mi pare ingeneroso. E di segno opposto al senso che ha voluto dare alla sua esistenza la mia lontana prozia

Le ha fatto eco un altro discendente di Lidia, Valdo Poet, che non ha neanche visto la serie La legge di Lidia Poët:

Mi sono bastati i racconti: io l’ho conosciuta quando avevo 7 anni a Diano Marina, ma me ne hanno sempre parlato come di una donna serissima, dedita soltanto allo studio, elegante e riservatissima”

I discendenti di Lidia hanno evidenziato altri errori nella serie Netflix: Lidia non avrebbe mai vissuto in un villone a Torino e avrebbe abitato invece a Pinerolo. Hanno poi sottolineato che neanche il fratello di Lidia era sposato, mentre nella serie appare una moglie. In conclusione, i discendenti di Lidia dicono: “Che bisogno c’era di stravolgere la storia? Era già abbastanza avventurosa restando fedeli alla realtà“.