La prima stagione di House of the Dragon, il prequel di Game of Thrones (che è tra le migliori serie tv fantasy di sempre), si è ufficialmente conclusa.
ATTENZIONE: Seguono spoiler su Game of Thrones e House of the Dragon
Protagonista della serie è la casata dei Targaryen. In particolare si focalizza sul periodo della Danza dei Draghi, ovvero la guerra tra Rhaenyra Targaryen e Aegon Targaryen per la successione al trono del padre Viserys I.
Rhaenyra si trova, da donna, a combattere per una posizione tradizionalmente occupata da uomini, contro chi non le riconosce il diritto di primogenitura nella successione al trono di suo padre. Nella storia, troviamo analogie con quello che succederà secoli dopo e che abbiamo visto in Game of Thrones: Daenerys Targaryen lotta per quel che ritiene suo di diritto, il Trono di Spade.
Nell’ultimo episodio possiamo notare un richiamo a Daenerys in Rhaenyra. Lo showrunner di House of the Dragon, Ryan Condal, ne parla in una recente intervista.
Ryan Condal, showrunner di House of the Dragon, spiega l’atteggiamento di Rhaenyra nell’ultimo episodio della prima stagione
Dopo averci mostrato l’incoronazione di re Aegon II nel nono episodio, l’ultimo episodio di House of the Dragon si concentra su Rhaenyra. La principessa scopre della morte del padre e dell’incoronazione del fratellastro, ha un parto doloroso (che porta alla nascita di una bimba morta), viene incoronata Regina da Daemon Targaryen.
Insieme ai suoi consiglieri inizia a riflettere sulle alleanze e gli schieramenti dei Neri, i suoi sostenitori, e dei Verdi, sostenitori di Aegon. All’inizio vediamo che cerca di essere moderata; afferma infatti che non vuole “governare su un regno di cenere e ossa”.
Molti fan di Game of Thrones hanno collegato quest’ultima frase a una frase detta da Daenerys, che ai suoi consiglieri che la spingevano alla guerra aveva risposto: “Non sono qui per essere la regina delle ceneri.” (Poi ha deciso di dar fuoco a tutta Approdo del Re).
In un’intervista in merito al finale dello spin-off, Variety chiede allo showrunner Ryan Condal se questo riferimento è stato intenzionale. Condal dice:
“Siamo sceneggiatori. C’è metaletteratura ovunque. Che sia stato intenzionale o no, vedete voi.“
Continua parlando di Rhaenyra e del suo comportamento nel finale:
“Certamente vogliamo che tutti i nostri personaggi siano complessi. Ci sono momenti in cui affrontano situazioni e le risolvono in modo deciso, ma non è questo il caso. Rhaenyra è molto turbata. Ha scoperto in pochi minuti che suo padre è morto, che la sua ex migliore amica l’ha tradita, che il suo fratellastro cattivo ha usurpato il suo trono. La turba così tanto da avere un aborto spontaneo. Affronta molto in questo episodio, ma non credo che la Rhaenyra di quel momento si volterebbe a dire subito: ‘Prendete tutte le armi, andiamo in guerra’.
Lei è molto arrabbiata. Non si tira indietro, non dice: ‘Non lotterò per il mio diritto al trono’. Ma dice: ‘Cercherò di essere cauta e pratica nelle mie prossime mosse’. La vediamo pensare prima di prendere la sua decisione – pensare alla responsabilità presa con la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco, al fatto che ha promesso a suo padre di tenere il regno unito e in pace. Allo stesso tempo, però, il suo diritto di nascita è stato usurpato. Sono due cose diametralmente opposte.
Vediamo quel che Viserys ha trovato in lei, che è capace di vedere più sfumature, riflettere sui problemi. Mentre gli uomini che sono con lei, incluso Daemon, vorrebbero solo salire sui draghi e andare a bruciare Approdo del Re, lei non è pronta a farlo. Ma non significa che non potrebbe farlo”.
E infatti, alla fine dell’episodio, con la morte del figlio Luke vediamo Rhaenyra decisamente pronta a fare la guerra, per il suo diritto al trono ma anche per vendicarsi dell’assassinio del suo secondogenito. La vedremo quindi diventare una Regina Folle?
Che ne pensate delle parole di Condal? Può esserci un paragone tra Rhaenyra e Daenerys?
House of the Dragon va in onda su HBO. In Italia trovi gli episodi su Sky e su Now.
