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Glee: il professor Schuester doveva essere «dipendente da metanfetamina»

Glee è indubbiamente una serie che, nel bene e nel male, ha plasmato un’ intera generazione. Molto più che una semplice serie musicale, anche se, diciamolo, la Rachel Berry di Lea Michele, la Santana di Naya Rivera e tutti gli altri ci hanno regalato delle performance davvero pazzesche, essa ha avuto un impatto indelebile su molti giovanissimi, ai quali ha insegnato che ciascuno di noi è speciale a modo suo. Purtroppo, la storia di questa serie è segnata anche da controversie e vicende drammatiche, che negli anni hanno visto coinvolti diversi suoi protagonisti e che le hanno conferito l’etichetta di “maledetta”. In particolare, tutti noi ricordiamo le tragiche morti degli attori Corey Monteith, grande amore sia di Lea Michele, sia della sua Rachel Barry, e Naya Rivera, avvenuta nel 2020.

Due anni dopo la scomparsa di Naya Rivera, è scoppiata una nuova controversia con al centro l’attore Matthew Morrison, il quale interpretava il professore e direttore del Glee Club Will Schuester, accusato di comportamenti inappropriati verso una ballerina sul set di un talent. Curiosamente, in molti riguardando la serie hanno notato come anche Mr. Schuester abbia talvolta dei comportamenti inappropriati, o quantomeno discutibili, nei confronti di Rachel Berry e degli altri allievi. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che nel pilot originale di Glee il personaggio di Will Schuester era decisamente molto più oscuro?

Nel primo copione di Glee, Mr. Schuester doveva essere dipendente dalla metanfetamina (e non aveva il volto di Matthew Morrison)

Nel primo episodio del podcast And That’s What You REALLY Missed di Jenna Ushkowitz Kevin McHale, che in Glee interpretavano rispettivamente Tina Cohen-Chang e Artie Abrams, il creatore della serie Ryan Murphy è intervenuto per rivelare qualche dettaglio inedito sulla primissima versione dello show. Murphy ha spiegato che l’atmosfera nel pilot originale, scritto dallo sceneggiatore e co-creatore della serie Ian Brennan, era molto meno allegra e positiva. In particolare, il professor Schuester avrebbe dovuto avere problemi di dipendenza:

Credo che Mr. Schue fosse dipendente da metanfetamina nel copione di Ian“, ha affermato il creatore della serie.

In seguito a questa dichiarazione, sono seguite altre scioccanti rivelazioni sulla prima versione di Mr. Schuester. In particolare, Kevin McHale ha domandato a Ryan Murphy se nel pilot originale della serie il professore “molestava gli studentie, clamorosamente, lo sceneggiatore ha risposto in maniera affermativa, definendo la prima bozza della serie come:

La versione vietata ai minori di diciassette anni di un coro con uno strano protagonista sull’orlo dello sfascio“.

Ad ogni modo, dopo aver letto il copione consegnatogli da Ian Brennan, Ryan Murphy aveva intuito il potenziale dello show ed era disposto a portare avanti l’idea, anche se con qualche modifica per rendere il prodotto finale più leggero.

Non appena l’ho letto, ho pensato, “Ok, ci siamo”, perché quello che mi piaceva era l’idea di un gruppo di ragazzi al liceo. Avevo solo bisogno di fare qualcosa di più ottimista“.

Murphy e Brennan si sono messi al lavoro per modificare il pilot, che ha finito per diventare l’episodio di Glee che abbiamo visto andare in onda per la prima volta nel 2009. Tuttavia, l’episodio definitivo presenta ancora una differenza non da poco rispetto all’idea originale. Infatti, la puntata del podcast si è conclusa con l’ennesima scioccante rivelazione da parte di Murphy, il quale ha spiegato che Mr. Schuester non doveva avere il volto di Matthew Morrison, ma che la parte era stata pensata appositamente per il famoso cantante pop Justin Timberlake!

Quel pilot è stato scritto per Justin Timberlake. La parte di Mr. Schue è stata scritta per Justin“.

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