Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » News » La dura polemica sull’inclusività in Friends: «In 17 anni nessun amico nero?»

La dura polemica sull’inclusività in Friends: «In 17 anni nessun amico nero?»

Friends uscirà tra pochissimo con il revival atteso da mesi (qui il trailer dell’episodio revival), e si è già scatenata l’immancabile polemica sul politically correct. Anche il revival di Sex and the City, per evitare future controversie (che comunque, statene sicuri, arriveranno), è corso ai ripari ingaggiando una squadra di showrunner e sceneggiatori con uno sguardo decisamente di rilievo verso la diversità (ve ne abbiamo parlato qui). Nella puntata speciale di Friends ci saranno anche 17 guest star, da Lady Gaga a Kit Harington.

Mentre un pubblico sempre più corposo e anche sempre più giovane continua a scoprire Friends attraverso varie piattaforme di streaming, la sitcom ormai un classico del genere rimane una delle serie più popolari in TV. Negli ultimi anni, però, molte critiche sono state scritte online dai fan sulla gestione della sitcom di varie questioni sociali: dalla sua mancanza di diversità alle sue battute obsolete sulla sessualità. Friends è invecchiata male? Davvero non riesce più non riesce a soddisfare i nostri standard sociali nel 2021?

La levata di scudi sul revival di Friends verte sulla questione inclusività: alcuni utenti si chiedono come mai nella serie non sono mai stati mostrati amici neri e perché nemmeno nel revival ci saranno.

“Sono passati 17 anni dall’ultimo episodio e non vi siete ancora fatti amici neri?”

La star di Friends David Schwimmer ha affrontato queste polemiche in una nuova intervista con The Guardian .

“Non mi interessa. Questo show è stato rivoluzionario ai suoi tempi per il modo in cui ha parlato di argomenti come il sesso occasionale, il sesso protetto, i matrimoni gay e le relazioni. L’episodio pilota della serie mostrava che la moglie del mio personaggio lo aveva lasciato per una donna e c’era un matrimonio gay, della mia ex e di sua moglie, a cui avevo partecipato”.

Schwimmer continua centrando il punto della questione: che ogni cosa, anche Friends, deve essere contestualizzata nel periodo storico in cui è stata creata e concepita.

“Gran parte del problema oggi in così tante aree è che così poco viene preso nel contesto. Devi guardarlo dal punto di vista di ciò che lo show stava cercando di fare in quel momento. Sono la prima persona a dire che forse qualcosa era inappropriato o insensibile, ma mi sento come se il mio barometro fosse abbastanza buono in quel momento. Ero già molto in sintonia con le questioni sociali e le questioni di uguaglianza. Forse ci dovrebbe essere un all-black Friends o un all-asiatici Friends. Ma ero ben consapevole della mancanza di diversità e ho fatto una campagna per anni affinché Ross uscisse con donne di colore. Una delle prime amiche che ho avuto nello show è stata una donna asiatica americana, e in seguito ho frequentato donne afroamericane. È stata una spinta molto consapevole da parte mia “.

L’ironia del commento di Schwimmer su un All-black Friends è che la sitcom è ampiamente considerata ispirata a Living Single con Queen Latifah, una commedia con un cast completamente composto da attori neri uscita un anno prima. Schwimmer continua l’intervista affrontando anche il tema di come la serie abbia presentato l’argomento diversità sul piano religioso.

“È interessante anche il modo in cui la serie ha gestito l’essere ebrei di alcuni personaggi. Non penso che sia stato sconvolgente o rivoluzionario, ma io per primo ero contento che avessimo avuto almeno un episodio in cui non si parlava solo di Natale. C’era anche Hanukkah e, ​​anche se suonavo l’armadillo di Hanukkah … Ero contento che almeno avessimo riconosciuto le differenze nell’osservazione religiosa”.

Marta Kauffman, creatrice di Friends, invece aveva fatto auto critica sul tema della mancanza di inclusività della serie.

“Non ho fatto abbastanza per la diversità dello show. Vorrei aver saputo ciò che so oggi, avrei di certo preso decisioni differenti. Ora non faccio altro che chiedermi ‘Cosa posso fare di diverso? Come posso gestire la serie in modo nuovo?’ È qualcosa che avrei voluto sapere non soltanto agli inizi, ma anche fino allo scorso anno”.

Cosa ne pensate di questa polemica sulla mancanza di amici neri in Friends?