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Uno studio spiega perché piacciono tanto serie emotivamente intense come Euphoria e Yellowjackets

Euphoria è la serie drama con Zendaya e Hunter Schafer che racconta gli eccessi e la sofferenza della generazione Z. Yellowjackets è il grande successo di Showtime che vede nel cast Juliette Lewis e Christina Ricci. Questo survival drama dai toni inquietanti ha avuto un tale successo negli Stati Uniti da essere stato immediatamente rinnovato per una seconda stagione. Cosa hanno in comune queste due serie tv, oltre al fatto di essere entrambe trasmesse da Sky? Entrambe sono emotivamente molto intense e sanno colpire dritte allo stomaco. Inoltre queste due serie tv sono riuscite a rinnovare il genere del teen drama attraverso una narrazione intenzionalmente esagerata e a una rappresentazione cruda ed esplicita.

Due psicologi hanno voluto cercare di capire perché agli spettatori piacciano tanto le serie tv di questo tipo.

Euphoria racconta la drammatica discesa verso il fondo della tossicodipendente Rue, ma anche i problemi di una generazione che non ha più certezze nè ideologie. Yellowjackets è lo scioccante racconto della lotta per la sopravvivenza di un gruppo di ragazze coinvolte in un incidente aereo nel 1996 e delle conseguenze che questa esperienza ha sulla loro vita adulta. Entrambe quindi sono due serie molto dure da guardare e si potrebbe pensare che, dato che la salute mentale delle persone è già messa a dura prova dalla pandemia, gli spettatori cerchino degli show più leggeri da guardare per evadere dalla realtà. Eppure i numeri non mentono: quasi 2 milioni e mezzo di spettatori ha guardato il primo episodio della seconda stagione di Euphoria. Anche il finale di Yellowjackets ha ottenuto ascolti altissimi ed è stato, infatti, visto da 1,3 milioni di persone.

Due psicologi in un articolo dell’Huffington Post, Sabrina Romanoff e Timothy Schlairet, ne hanno illustrato le ragioni. Come hanno spiegato, le persone quando sono depresse sono portate incredibilmente a guardare serie tv e film drammatici. Vivere attraverso uno show le emozioni che si stanno provando nella vita, infatti, potrebbe essere catartico in quanto ci permette di gestirle in un ambiente sicuro. Inoltre, mentre si guarda una serie, abbiamo una possibilità che nella vita non abbiamo mai, quella di mettere in pausa per metabolizzare quanto abbiamo visto. Timothy Schlairet ha detto:

“Questi tipi di spettacoli ci offrono un ambiente sicuro in cui possiamo anticipare le tipologie di emozioni che si attiveranno durante la visione; siamo anche più efficaci nel modo in cui rispondiamo e gestiamo queste emozioni. Se lo desideriamo, possiamo mettere in pausa, allontanarci dallo schermo ed elaborare esattamente ciò che sta accadendo. Questo differisce dalla vita reale, perché [nella vita] non possiamo prevedere quanto spesso e in che modo molte situazioni ci influenzeranno emotivamente.”

Sabrina Romanoff ha aggiunto che qualcuno, seguendo la lotta per la sopravvivenza delle giovanissime protagoniste di Yellowjackets, potrebbe trovarle rassicuranti. E inoltre lo spettatore potrebbe interiorizzare la resilienza delle protagoniste e trovare la forza di affrontare ciò che lo spaventa. Ecco quali sono state le sue parole:

Yellowjackets potrebbe essere così popolare in questo momento perché mostra fino a che punto le persone sono disposte a spingersi per sopravvivere nelle situazioni in cui si trovano. Può essere rassicurante vedere personaggi amati collocati in una situazione analoga [alla nostra], anche se è esagerata e scomoda, poiché gli spettatori possono interiorizzare inconsciamente quel livello di resilienza e forza che stanno vedendo sullo schermo.”

La psicologa, infine, ha parlato dell’effetto calmante che serie come Euphoria o Yellowjackets possono avere sulle persone, spiegando il concetto di identificazione proiettiva. Sabrina Romanoff ha concluso:

“Osservare le paure e le preoccupazioni che provengono dalle menti degli altri nelle serie e i commenti che convalidano tali preoccupazioni ha un effetto calmante. Ci riferiamo a questo processo come identificazione proiettiva. In altre parole la paura e il terrore, sono scissi e attribuiti a una fonte esterna, come un comportamento impulsivo e autodistruttivo come nel caso dei personaggi principali di Euphoria o a una situazione catastrofica come in Yellowjackets.

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