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Le 13 Serie Tv più sottovalutate sul catalogo italiano di Netflix

Netflix spara titoli a profusione, le nuove uscite mensili non si contano sulle dita di una mano, e tra serie tv inedite e grandi cult in arrivo, non abbiamo neanche il tempo di girarci attorno per scoprire quel gran mondo che si cela sotto e oltre le proposte della nostra home page.

Sembra impossibile da credere, ma oltre Stranger Things, La Casa de Papel e Squid Game c’è molto, molto di più. Un catalogo inesplorato di serie tv bellissime ma sfortunatamente sottovalutate.

Sottovalutate forse e anche perché offuscate dalla luce delle serie più note, ma fidatevi, entrare nel deep Netflix per scoprirle è un’occasione che non dovreste perdervi. Vediamo se riusciamo a convincervi!

1) Love

Netflix

Tre stagioni di emozioni, sono quelle che Love ci regala.

Una serie autentica che ci mostra l’amore moderno di due ragazzi che non potrebbero essere più diversi tra loro: Gus eternamente indeciso e insicuro, e Mickey, spavalda e spontanea.

Ma se è vero che gli opposti si attraggono lo scoprirete solo guardando questa divertente e dolce serie Netflix diretta da Judd Apatow e interpretata da Paul RustGillian Jacobs.

Una storia d’amore ma anche d’amicizia mai scontata e diversa dalle comedy a cui siamo abituati.

2) She’s Gotta Have It

she's gotta have it netflix

Sconosciuta ai più, She’s Gotta Have It, è la bellissima serie tv diretta da niente meno che Spike Lee, il quale ha usato lo stesso soggetto di Lola Darling, film del regista del 1986, declinandolo in una serie tv ambientata ai giorni nostri.

Se già la prima stagione è decisamente ben riuscita, per la seconda mi sento proprio di tirar fuori quella parola lì, tanto abusata quanto in questo caso obiettiva: She’s Gotta Have It è un capolavoro incompreso.

Nola Darling, la protagonista della serie, è finalmente il personaggio femminile a tutto tondo di cui avevamo bisogno. Non una comparsa, ma una personalità completa e inedita, una voce che vuole farsi sentire e ci riesce anche. Nola è la portavoce delle donne e delle minoranze, una paladina dei diritti umani che non poteva che nascere dalla penna di Spike Lee, da sempre ambasciatore di questi temi nel cinema e non.

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