4) La mimica facciale
Sembrerà banale, ma se siete tra quelli che hanno amato Nathan sono convinta che buona parte di quest’amore sia connesso alla mimica facciale di Robert Sheehan. A differenza (tanto per fare un esempio) di Matt Dillon, infatti, il giovane attore ci offre una gamma di espressioni veramente variegata. Moltissime delle espressioni di Nathan ci hanno fatto scompisciare dalle risate, ma al di là della demenzialità che permea a tal punto il personaggio da emergere anche sul suo volto, Robert ci mette nella condizione di poter individuare qualsiasi stato d’animo del personaggio che, così facendo, ci appare quasi trasparente nel suo sentire. Sono rari i casi in cui abbiamo visto così tante espressioni darsi il cambio su uno stesso volto.
5) È il giovane Holden della serialità
Ok, lo ammetto, quando ho pensato e scritto il titolo di questo punto mi sono lasciata un po’ prendere la mano. E sì, forse non è il paragone più calzante della storia, ma cosa ci volete fare? Non parlo certo di una totale aderenza tra i due personaggi, ma di un senso di imbecillità e ribellione comune. Così, nel vedere uno, mi tornava alla mente, in qualche modo sfuocato, l’altro. Forse perché il nostro amato Nathan Young è un po’ l’evoluzione dell’adolescente bugiardo più famoso della letteratura del XXI secolo. Quel loro modo di ribellarsi così sciocco, genuino, giovane, demenziale, ingenuo, provocatorio; quel tentativo di tenere a freno una sensibilità e un’intelligenza per nulla indifferenti, mascherandole di idiozia: questa la grandiosità di personaggi simili, capaci di ricordarci una parte di ciò che siamo stati anche noi. E ora ditemi, come non amarli?
Un saluto agli amici di Seriamente Tv!
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