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Il crimine non va in vacanza. Soprattutto quando nei paraggi c’è Jessica Fletcher (una delle prima “Signore In Giallo” delle Serie tv). Di solito la seguiamo sulle scene del crimine (a seminare iella, come Don Matteo); la guardiamo incastrare furfantelli assassini oppure mentre batte a macchina un nuovo manoscritto. Ma cosa fa la signora in giallo quando non ha un caso in cui intromettersi? Come trascorre una giornata qualunque? Lavora sempre in smart working? Fa zumba tra un capitolo e l’altro? Ha un angolo speciale in quel di Cabot Cove? Le piace cucinare o ordina d’asporto? Fa la skin care coreana? Insomma, la amiamo così tanto che bruciamo dalla curiosità. Ci piacerebbe tanto poter trascorrere un’intera giornata in sua compagnia; ecco, in alternativa, ci saremmo accontentati di prendere un tè con la sua mitica interprete, Angela Lansbury, che purtroppo ci ha lasciato lo scorso 11 ottobre. Nel corso delle 12 stagioni di Murder, She Wrote, 263 episodi più 1 film tv pilota più 4 film tv è stato fornito un quadro abbastanza dettagliato della personalità di Jessica Fletcher. Ma non basta. Perdonate, quindi, questo bizzarro voletto di fantasia, per niente necessario, e in memoria della sua interprete. Avremmo potuto investire meglio il tempo perso a immaginare Jessica mentre sfoglia i cataloghi del Postalmarket. Avremmo potuto riguardare tutte le puntate de La signora in giallo. Avremmo potuto recensire tutte le serie tv uscite nel 2022, scrivere un approfondimento sulla fotografia di Better Call Saul oppure recensire le web serie coreane. Invece, malinconici, abbiamo voluto immaginare proprio la giornata tipo della signora in giallo. Così, de botto e senza senso, in una cronaca avvincentissimissima, seguiremo come degli stalker la protagonista di Murder, She Wrote, dalla prima colazione fino alla skin care routine della buona notte.

Le cronache di Jessica Fletcher

Jessica Fletcher (640x360)
Jessica Fletcher, La signora in giallo

Ore 5:43 di un mercoledì autunnale come tanti. Il mattino non ha solo l’oro in bocca, ma porta con sé ispirazione e tante misteriose opportunità. Jessica balza dal letto e, ancora in camicia da notte, si spara 120 goblet squat, 70 sumo squat e 150 burpee.

5:45: ha già finito la serie degli esercizi mattutini che un comune mortale over 40 farebbe in 40 minuti. Infila uno straccetto da passeggio ed esce per la sua pedalata nella ridente campagna di Cabot Cove.

6:30: mentre pedala, in lontananza, scorge un sacco di plastica sospetto. Emozionata, si avvicina lentamente, temendo si tratti di una bomba carta o di un cadavere mozzato. Invece è solo una busta dell’immondizia piena di robaccia putrida. Fa una foto e la pubblica, stizzita, su Facebook: #degradoacabotcove #dovèlamunicipale. Impreca, delusa, e riparte per la sua pedalata.

7:10: fa visita alla tomba del suo defunto marito Frank e, visto che è là, passa a salutare il custode del cimitero, nella speranza di intercettare un nuovo caso di omicidio. Nessuno è stato ammazzato. Delusa, riparte.

7:23: ridipinge in soli tre minuti l’intera facciata di casa di un colore più vivace. Quello di prima le metteva tristezza e, a suo dire, metteva di malumore anche il postino.

 Jessica Fletcher
credits: Gifer

7:26: la colazione di Jessica Fletcher è il suo elisir di lunga vita nonché il segreto di una pelle tonica. Prendete carta e penna: miscelate insieme 50 ml di tabasco Raspberry Chipotle, 20 gr di Mostarda di Voghera, 4 tuorli d’uovo e due cucchiai di olio di semi di lino. Scekerate e shottate con vigore e fede incondizionata nella giustizia. Proseguite con un caffè doppio e un toast di pane integrale. Nella routine mattutina non può mancare la pagina della cronaca nera di Bangkok, Città del Messico e New York; ora che possiede una connessione internet super veloce, la signora in giallo può tenersi aggiornata anche sulle città più pericolose del mondo. Nel giro di un quarto d’ora, Jessica ha già risolto 8 casi di scippo, 4 aggressioni e 1 omicidio.

8:02: guarda l’orologio. Si domanda perché nessun nipote l’abbia ancora chiamata per invocare il suo aiuto.

8:42: valuta l’ipotesi di sostituire il suo personal computer Intel 80386, dotato di Windows 3.1, con un macchinario più all’avanguardia.

8:43: cambia idea.

9:00: più puntuale di un ministeriale, si scrocchia le dita e butta giù tutto d’un fiato un capitolo del suo nuovo giallo intitolato Il cadavere nuotò sotto il sole cocente ma era solo uno scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada, un omaggio alla memoria di Lina Wertmüller.

Jessica Fletcher (640x360)
Jessica Fletcher

9:30: soddisfatta, ritiene conclusa la sua giornata lavorativa. In quell’istante squilla il telefono. I suoi occhi si accendono di uno scintillio strabiliante. Sfortunatamente non si tratta di nessuna brutta notizia. È una certa Katarina che le propone di fare trading online. Jessica declina, gentilmente, ma non senza una nota di stizza e una perla di saggezza.

10:00: il corriere interrompe la sua lettura mattutina – William Makepeace Thackery, Vanity Fair – recapitando un pacco. È il nuovo album dei Sonata Arctica.

11:00: alla buonora, dalla porta della cucina, fa capolino Seth Hazlitt, il suo migliore amico nonché medico capace, con delle succose rivelazioni da raccontarle. “I’m all yours, darling!”

La signora in giallo GIF
credits: Tenor

11:45: dopo 45 minuti di preamboli, Jessica apprende con mestizia che la novità riguardava le vene varicose di un tale che malauguratamente non è stato assassinato. Ha già perso interesse. Affamata, decide di impastare 26 uova di pasta sfoglia.

14:32: dopo aver vinto la quinta partita di fila a Cluedo, battendo impavidamente Hazlitt, si prepara per la sua consueta lezione di padel. Uno sport avvincentissimo, in cui vince ogni partita.

16:00: Jessica avverte una leggera sonnolenza. Per ritrovare lo sprint necessario, pedala fino al supermarket di paese. Dopo aver rimproverato il commesso John di non averle fatto lo scontrino fiscale, e dunque aver avvisato prontamente lo sceriffo Amos Tupper, soddisfatta, passa al suo primo appuntamento della giornata.

16:30: incontra la psicoterapeuta. In realtà Jessica non è una paziente vera e propria. Finge di andare in terapia per carpire i segreti della psiche umana e riversarli così nei suoi romanzi. Ha perfino dato un nome falso: Erica Falck.

18:00: fa un selfie con un’ammiratrice.

Murder, She Wrote (640x360)
Murder, She Wrote (640×360)

18:30: innervosita poiché nessuno l’ha ancora convocata per una consulenza criminosa, Jessica usa un alter ego per lasciare un commento su Facebook: #noncielodicono. Poi, con il suo profilo, redarguisce il suo fake per aver causato allarmismo.

18:45: inizia la puntata del suo nuovo podcast true crime intitolato Not as many murders as I’d like in Cabot Cove.

19:30: prepara un pasto frugale a base di aragosta, che ha pescato poco prima a mani nude. Seth Hazlitt si è imbucato, anche questa volta. I due discutono animosamente a proposito della nuova sigla del TG1. Secondo Jessica, l’impianto moderno della grafica scoraggerebbe lo spettatore più anziano. Seth si sente chiamato in causa. Jessica stappa una bottiglia pregiata che teneva in serbo per le occasioni speciali. Questa non è un’occasione speciale, ma deve tenersi stretto il suo medico di fiducia.

20:58: dopo 16 bicchieri di Barbera d’Asti, Jessica invita il suo migliore amico a togliere le tende.

La Signora in Giallo (640x360)
La Signora in Giallo (640×360)

21:30: fa swipe su Tinder.

21: 55: controlla che il cavo del telefono sia correttamente inserito. Poi chiama il supporto tecnico della Tim per accertarsi che non vi siano guasti sulla rete telefonica di Cabot Cove. Tutto regolare, uffa.

22:00: dà un’occhiata a Porta a Porta, ma ritiene che il suo plastico dell’omicidio in Quel bar al “65” sia meglio di quello di Vespa. Annoiata, opta per un rewatch di Bridgerton.

23:30: dopo aver effettuato la doppia detersione e applicato il siero di Jojoba per stemperare il peso di quella giornata vacua, Jessica infila la camicia da notte e si mette a letto. Dà un ultimo sguardo appassionato al telefono. Quello non accenna a squillare.

23:45: si addormenta con gli occhiali ancora sul viso e Doctor Sleep di Stephen King tra le mani.

23:58: si risveglia di soprassalto. Per fortuna era solo un brutto sogno: un certo prete in bicicletta risolveva più casi di lei. Controlla l’orario: non è neanche mezzanotte. Uffa, non è una buona giornata senza un caso risolto, pensa.

Rassegnata, spegne la luce, si gira e rigira dall’altra parte. Sospira. Poi, finalmente, lo squillo del telefono.

Jessica Fletcher, telefono
Jessica Fletcher

Voce al telefono: «Zia Jessica!»

Jessica: «Non dire nulla. Non toccare il cadavere. Chiama la polizia. Sarò lì alle prime luci dell’alba.»

Voce al telefono: «Ma non è morto nessuno!»

Jessica: «Non ancora…»