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Le 10 donne alpha di Game of Thrones: quando il potere è donna

#8 Sansa Stark

Game of Thrones

Sansa Stark sta diventando il suo peggiore incubo o no? Quanto la vita è riuscita a trasformarla? Era una ragazzina un po’ odiosa, ed ha pagato a caro prezzo le conseguenze della propria ingenuità.

Probabilmente Sansa, insieme a sua sorella Arya, fa parte di quei personaggi di Game of Thrones che più si sono trasformati nel corso delle stagioni, e che più di tutti ha imparato a far valere la propria femminilità, ma a quale prezzo?

Nietzche diceva «Quando guarderai nell’abisso, ricordati che l’abisso guarderà dentro di te», e così sembra essere anche per Sansa, nei cui occhi vediamo dolore, rabbia, sete di vendetta e ghiaccio.

È Sansa la legittima erede di Grande Inverno: lei ha voluto ritornare a casa, e soprattutto è lei che ha salvato Jon e ha vinto la battaglia stipulando un patto con il diavolo in persona (ops, intendevo Ditocorto). E dopo tutto questo Lyanna Mormont acclama Re del Nord Jon? Non chiamatelo Re del Nord prima di tutto perché gli si porta sfiga, e secondo non mi sembra affatto giusto.

Sansa ha imparato a sopravvivere nel cuore dell’Inferno, ha imparato ad avere a che fare con i demoni e ha stipulato patti con il diavolo in persona: quanto c’è ancora in lei dell’innocenza di quella ragazzina un po’ odiosa che abbiamo conosciuto?

Anche Sansa è morta, in un qualche modo: è morta per mano di Joffrey, di Ramsey, è morta quando è morto suo padre, sua madre e poi suo fratello. Sansa ha perso tanti piccoli pezzi di anima per strada, ed ora è il personaggio che più di tutti rispecchia la sua nemesi stessa: Cersei Lannister.

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