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Euphoria 2×02 – La sottile linea invisibile tra poesia ed eccesso

Attenzione: la recensione contiene spoiler della puntata “Out of Touch” (Euphoria 2×02)

Euphoria ha sempre strizzato l’occhio all’eccesso, giocando con un’estetica accattivante e sopra le righe che si scontra con la schiettezza sincera delle conseguenze delle esperienze vissute dai suoi protagonisti. Questo gioco di luci e ombre è sempre stato il punto di forza della serie, il suo marchio distintivo, eppure in questo secondo episodio della seconda qualcosa turba questo equilibrio così sapientemente costruito e la sensazione generale è quella che “Euphoria” si stia lentamente avvicinando al superamento della linea invisibile che separa la poesia dall’eccesso, da quel troppo che non stupisce ma soffoca.

La puntata 2×02 di Euphoria, una delle più corali in assoluto dall’inizio della serie, si concentra sulle prigioni emotive, fisiche e sociali in cui i suoi protagonisti si sentono intrappolati, prigioni che li allontanano gli uni dagli altri ma anche dalla propria interiorità, che li spediscono su binari paralleli che tuttavia conducono soltanto e inevitabilmente a vicoli ciechi. Le diverse sotto trame che compongono Out of Touch si incrociano costantemente, eppure non si legano mai, mentre il disegno di questa nuova stagione sembra farsi molto intricato, rendendo reale il rischio che la magistrale gestione della coralità che abbiamo avuto modo di osservare nel primo capitolo della serie non si ripeta e che anzi Euphoria possa perdersi per strada, smarrirsi nel suo essere così complessa, nel suo volere raccontare ogni dettaglio dell’esperienza dell’adolescenza al giorno d’oggi

Euphoria 2x02



La puntata si apre con plot twist sinceramente inaspettato e piuttosto incoerente con quanto visto nella prima stagione. Vediamo infatti un Nate Jacobs in ospedale e improvvisamente innamorato di Cassie, la migliore amica della sua ex fidanzata con cui non aveva mai interagito se non nell’episodio precedente. Il delirio di Nate, stordito dalla botte e dai farmaci, è una discesa pericolosa nella mente di un folle, che ci porta ad ascoltare il suo flusso di coscienza senza i limiti imposti dalla moralità mentre incolpa chiunque l’abbia mai circondato delle sue scelte di vita passate e dei suoi errori. Il sogno di Nate (interpretato da un Jacob Elordi che si conferma ancora una volta tra i migliori attori del cast di Euphoria) è un delirio riconosciuto come tale da noi spettatori ma non da colui che lo sta vivendo, è l’esplorazione della psiche di un personaggio che forse non riusciremo mai a capire ma che non si nasconde, che ci racconta del suo rapporto con il padre e del trauma della scoperta della vita sessuale di quest’ultimo, una scoperta che cambia per sempre Nate e tutta la vita che desidera per sé, ma che non funge in alcun modo da giustificazione per le azioni che ha compiuto durante la serie.


Mentre Nate si scopre innamorato di Cassie, questa si ritrova sola per la prima volta dall’infanzia, totalmente incapace di reagire e vivere in questa condizione, passiva mentre la sua mente oscilla tra i sensi di colpa e un dolore che per lei è nuovo, un dolore che fino a quel momento aveva sempre soppresso con le relazioni e il sesso. L’esplorazione della nuova vita da single di Cassie viene brutalmente interrotta per essere sostituita da quello che appare il principio di un triangolo amoroso tra Cassie, Maddy e Nate, un espediente narrativo fin troppo classico usato per creare tensione nelle serie tv (per esempio in questi casi). Euphoria ci ha abituato a scelte narrative coraggiose e lontane dagli stanchi clichés impiegati nei teen drama e pertanto aspettiamo a giudicare negativamente l’introduzione di questa dinamica, soprattutto perché non possiamo negare che il modo in cui questa possibilità viene esplorata nella puntata 2×02, evidenziando il profondo disagio di Cassie, la sua discesa nel panico e nella depressione, è interessante e innovativo, in linea con la predilezione di Euphoria per l’esplorazione della psicologia degli adolescenti del ventunesimo secolo piuttosto che l’evoluzione singole relazioni in sé.

Mentre Cassie sprofonda nella paura e nel dolore, la parabola seguita da sua sorella Lexi nell’episodio segue il percorso opposto, perché la vede trovare per la prima volta in vita sua il coraggio di reagire, di allontanarsi da quel limbo di passività in cui si è lasciata imprigionare per tutta la vita e prendere in mano il suo destino. Una ritrovata consapevolezza di sé che la porta a proteggere chi ama, come Cassie e Rue, ma soprattutto quel Fezco che per la prima volta l’ha fatta sentire speciale e che ora rischia tutto per avere affrontato a viso aperto Nate e le sue minacce. La relazione appena accennata da Lexi e Fez si preannuncia una delle storyline più coinvolgenti della stagione e sicuramente quella che potrebbe portare agli sviluppi più inaspettati, soprattutto se si considerano le azioni recenti dello spacciatore.

Euphoria 2x02


Restano ancora sullo sfondo Jules e Rue, nonostante il loro ruolo assolutamente centrale per la trama di Euphoria fino a ora. Se nella prima stagione la presenza di Jules era sembrata salvifica per Rue, ormai nulla è abbastanza perché Rue smetta di drogarsi, la dipendenza della ragazza per le sostanze stupefacenti non viene più sostituita da quella per la sua finalmente fidanzata, quell’amore euforico e totalizzante fino al punto di divenire tossico che avevamo visto nella in precedenza è cambiato e questo non è negativo in sé, perché è chiaro fin dal principio che la malattia di Rue non può essere curata dall’amore di Jules. Quello che è realmente devastante è la nuova profondità raggiunta dal dolore e dalla dipendenza della ragazza, sempre più convinta a proseguire il suo viaggio verso l’autodistruzione.
Rue inizia a considerare la droga l’unica ragione per cui riesce a esistere l’unica che le permette di vivere e amare, di non perdersi nella solitudine e nella prigione della sua malattia. È la droga che rimuove le barriere che Rue pensa di non poter scalare da sola, ma è la vicinanza del nuovo arrivato Elliot – molto più consapevole della ragazza della tossicità del loro rapporto – a permetterle di parlare apertamente di sé, della se stessa che sta nascondendo al mondo.
Se Rue rimane la narratrice di “Euphoria”, il suo ruolo da protagonista è sempre meno centrale, la perdita di controllo sulla sua vita si traduce in una perdita di lucidità e di prospettive che la relega sempre più ai margini.

La puntata 2×02 di Euphoria mette tanta, troppa carne al fuoco. Cercare di mettere ordine tra le diverse storie abbozzate in Out of Touch richiederà una maestria non indifferente, a cui tuttavia non possiamo negare che la serie di Sam Levinson ci ha finora abituati. Siamo ancora all’inizio della stagione e già la storia procede a ritmi spediti, non lasciando scampo a nessuno, né ai protagonisti né allo spettatore, non svelando però quasi nulla sulla direzione che la serie potrebbe prendere nelle puntate successive. Se fino ad adesso il giudizio su questo inizio di seconda stagione non è del tutto positivo, le aspettative per il suo proseguimento restano altissime, nella speranza di non ricevere una delusione che sarebbe davvero amara.

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