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Come finisce Castle?

Ai tempi in cui i procedural andavano tanto di moda, prima del successo dei servizi come Netflix e Amazon Prime Video, andava in onda uno show di nome Castle. La serie tv, trasmessa dal 2009 al 2016,per un totale di 173 episodi, è stata apprezzata da molti, abbandonata da tanti altri e sconosciuta ad alcuni. Anche se non l’avete mai vista, vi ricorderete forse di questo show per l’enorme marketing del canale ABC e per le polemiche dietro le quinte che sembravano riguardare i due protagonisti principali. Secondo parecchi rumors, infatti, tra Stana Katic e Nathan Fillion non correva buon sangue e i due arrivarono a litigare più e più volte sul set dello show, portando la Katic a lasciare la serie in vista di una nona stagione. Di fatto, la nona non si fece mai e il procedural drama ha concluso il suo viaggio con un’ottava stagione frettolosa, scritta alla bell’e meglio e sottolineando il declino che lo show stava già affrontando da un paio di anni.

In un periodo in cui i procedural drama come The Mentalist e Bones andavano forte, Castle si impose come una serie tv intrigante e divertente.

Castle si svolge a New York e la storia inizia con Richard Castle, famoso e acclamato scrittore di romanzi gialli, mentre affronta una crisi creativa. Dopo aver infatti scelto di “uccidere” il personaggio che lo ha reso noto, Derrick Storm, e aver quindi concluso la serie di libri che lo vedono protagonista, Richard cerca una nuova ispirazione che non tarda ad arrivare. Viene dunque contattato dal Dipartimento di polizia di New York per affiancare la detective Kate Beckett, e la squadra composta tra gli altri da Kevin Ryan e Javier Esposito, nella risoluzione di un caso. Il killer a cui stanno dando la caccia sembrerebbe utilizzare un modus operandi molto simile a uno dei personaggi creati proprio dal famoso scrittore. Dopo questa prima, esaltante esperienza, il romanziere chiede a un suo amico ai piani alti di poter aiutare in pianta stabile la detective Beckett e la squadra omicidi. Non solo, il carattere caparbio e risoluto di Beckett la rendono presto la nuova musa ispiratrice dello scrittore che decide di creare un nuovo personaggio, Nikki, basandosi proprio su di lei.

Il rapporto tra i due non inizia nel migliore dei modi, Castle ha una personalità decisamente più istrionica ed estroversa rispetto a quella di Beckett. Eppure con il tempo i due diventano amici e anche qualcosa di più.

Castle

Uno dei grandi punti di forza di Castle è stata, sin dall’inizio, la chimica tra i suoi due personaggi principali. Nathan Fillion e Stana Katic hanno costruito due protagonisti accattivanti, divertenti, profondi e molto complici tra loro. Una complicità, d’altro canto, che ha spinto i creatori a investire narrativamente sulla loro relazione fino all’inevitabile matrimonio. Il problema, come spesso succede per le ship seriali, è che nel momento in cui il desiderio dello spettatore viene appagato, l’interesse nei confronti della coppia va sempre più scemando. L’errore degli sceneggiatori risiede nel non essere stati in grado di sopperire a questa “mancanza”, una volta fatta sposare la coppia cardine non è rimasto molto da raccontare.

La trama generale non è bastata a conservare il proprio pubblico e, esclusa una fetta particolarmente fidelizzata, Castle si è lentamente spento e accartocciato su storyline vuote e stanche.

Nel finale di stagione è evidente la necessità di dover chiudere tutto in fretta, per questo non sorprende che gli stessi fan di lunga data abbiano accolto con gioia l’annuncio della cancellazione della serie. Il series finale, dopo aver risolto il mistero riguardante la losca figura di LokSat, presenta una conclusione shock con la (finta) morte dei due protagonisti e un finale dolceamaro che li vede entrambi sette anni nel futuro, felici e con due figli al seguito insieme ad Alexis.

Castle

L’esistenza di un fandom forte per Nathan Fillion è stato rilevante sin dal pilot, eppure, è stata l’alchimia istantanea con la sua controparte femminile a rendere lo show un “must to watch”. Uno dei pilastri di Castle si fonda, da sempre, sul rapporto tra i sue personaggi principali, la cui ship è stata soprannominata Caskett. Da un lato Rick spinge spesso Kate fuori dalla sua comfort zone, permettendole di crescere e di capire di più riguardo se stessa, dall’altro lato è la stessa Beckett a giocare un ruolo importantissimo per l’evoluzione del personaggio principale, trasformandolo in una persona matura e impegnata. Castle e Beckett cambiano nel corso delle stagioni: lui da ragazzino senza voglia di responsabilità si è trasformato in un uomo maturo, pronto a impegnarsi con la donna della sua vita; lei da riservata, scontrosa e introversa ha imparato a fidarsi dell’altro, ad aprirsi e mostrare le proprie fragilità.

Il rapporto giocoso tra i due personaggi è anche controbilanciato da un sostegno reciproco e costante.

Il mistero sulla madre di Beckett dura per ben sei stagioni ma ciò non annoia lo spettatore, anzi. Da questo punto di vista il creatore Andrew Marlowe è stato molto bravo a dosare romanticismo, indagini e misteri tanto da guadagnarsi un pubblico di affezionati che si è sinceramente legato alle vicende dei Caskett. A rendere famosa la serie non ha contribuito solo la coppia interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic (adesso protagonista di uno show che dovreste assolutamente recuperare) ma anche uno stile unico e particolare, in cui le indagini non si fermano mai alla mera caccia al serial killer. Raduni di fan, cacciatori di tesori, cospirazionisti, gente che crede nell’esistenza degli alieni, insomma Castle gioca con lo spettatore e soprattutto gioca con le proprie trame. Molte storie partono da presupposti inverosimili per poi proseguire con ironia e sentimento, il tutto mentre New York brilla sullo sfondo.

Ma allora cosa è andato storto per Castle (una delle migliori serie tv nate nel 2009)?

Se l’evoluzione dei Caskett ha portato il drama verso nuove strade da esplorare, è anche vero che il matrimonio durante la settima stagione ha rappresentato la fine di ogni interesse. Al matrimonio tra i due personaggi sono legati i due grandi flop dell’intera serie, dei buchi di trama che i fan non sono riusciti a superare. Innanzitutto, il modo in cui si arriva all’agognato matrimonio: alla fine della sesta stagione Richard ha un incidente con la macchina e scompare per ben due mesi. Al suo ritorno, lo scrittore non ricorda nulla di quanto gli sia capitato e il matrimonio viene rimandato al sesto episodio, quando Castle, dopo aver affrontato un viaggio in un mondo parallelo (si, avete capito bene) capisce che deve sposarsi il prima possibile con Beckett. Il grande problema qui non è neppure la scomparsa del romanziere per due mesi ma il modo in cui avviene il suo ritorno. Lo spettatore prova una sensazione costante di mancanza, di un’incompletezza di fondo che ha reso questa arco narrativo una sentenza di morte per lo show.

Ovviamente, poi, è inevitabile che lo stesso matrimonio, momento in cui i fan vedono realizzata la propria ship, fosse da considerarsi una conclusione per la serie tv.

La deriva della settima stagione continua inesorabile durante l’ottava e ultima. I due personaggi vengono spesso allontanati, portati a seguire casi diversi e siamo, in generale, lontani dalla coppia affiatata che il pubblico era abituato a vedere (si vocifera che tutto ciò sia stato causato dal difficile rapporto sul set tra Nathan Fillion e Stana Katic, costretti persino a una “terapia di coppia”). Beckett si mette sulla tracce di una losca figura chiamata LockSat, apparentemente connessa all’omicidio della madre, e decide di non dire nulla a Castle nel tentativo di proteggerlo. L’allontanamento costante tra i due personaggi lasciava intuire una volontà ultima di uccidere il personaggio di Beckett a fine stagione e dare così inizio a un reboot. Una decisione che non avrebbe tenuto conto del pilastro portante che ha permesso allo show di andare avanti per otto stagioni: i Caskett.

Il series finale ha fortunatamente riconfermato quel pilastro, con Castle e Beckett insieme per fronteggiare definitivamente LockSat. Nell’ultimo episodio c’è stata moltissima azione e non pochi colpi di scena. Mentre il resto della squadra lavora su un caso che coinvolge un corpo bruciato, Castle e Beckett sono sempre più vicini a scoprire chi sia LockSat anche grazie alle informazioni ottenute dal cellulare di Caleb. Le informazioni in questione, però, li portano dritti dritti in una trappola. Durante la sparatoria, i due protagonisti riescono a mettersi in salvo grazie al provvidenziale aiuto di un amico di Castle, Mason Wood. Da un lato Beckett riesce a scoprire l’identità dell’uomo che ha bruciato il corpo, dall’altro Castle che viene catturato e interrogato, tramite siero della verità. L’interrogatorio portato avanti da uno scagnozzo di LockSat rischia mettere a repentaglio le vite delle persone più vicine al protagonista, tra cui la figlia Alexis. Ryan ed Esposito riescono a metterlo in salvo ed è proprio Richard a salvare infine Beckett da LockSat stesso. Convinti di essere finalmente al sicuro i due tornano a casa, dove ad aspettarli però c’è l’ultima trappola di LockSat. Beckett riesce a ucciderlo e morente si avvicina al corpo ferito di Richard stringendogli la mano. L’episodio sembrerebbe finire così in tragedia ma la narrazione subisce un flashforward in avanti di sette anni mostrando la coppia felice intenta a fare colazione mentre guardano i bambini giocare nel giardino.

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