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Come è cambiato Gus Fring da Better Call Saul a Breaking Bad

Gustavo Fring è stato uno dei più grandi villain della televisione. Eppure, nonostante ciò, è uno dei personaggi più amati sia in Breaking Bad che in Better Call Saul. Tuttavia, quando analizziamo le due versioni del personaggio interpretato da Giancarlo Esposito, notiamo importanti cambiamenti che sono giustificati dalla distanza temporale che separa gli eventi delle due serie.

Il tempo cambia le persone. A volte lo fa direttamente, a volte si serve degli eventi. Il perfezionismo di Vince Gilligan ci permette di avere un quadro chiaro (anche se non ancora completo, dato che manca all’appello l’ultima stagione di Better Call Saul) delle dinamiche che hanno portato Gus a diventare lo spietato criminale visto in Breaking Bad. Partiamo quindi da quel maledetto incontro avvenuto a bordo piscina nella villa di Don Eladio.

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Quel meeting, avvenuto presumibilmente negli anni Ottanta, segna un punto di svolta drastico per il giovane Gus. Originario del Cile, si reca in Messico con il suo migliore amico nonché chimico (e cuoco di sostanze stupefacenti) per riuscire a ottenere un accordo con i membri del Cartello in merito alla produzione e alla distribuzione. L’incontro finisce malissimo: sarà infatti Hector Salamanca a porvi fine (e a dare contemporaneamente inizio all’odio reciproco con Gustavo) uccidendo con un colpo di pistola alla testa il socio di Fring, quest’ultimo salvo “grazie” a Don Eladio, che gli dice:

“L’unica ragione per cui lui è morto e tu non lo sei, è che io so chi sei tu. Ma attento: qui non sei più in Cile”.

Questo è ciò che vediamo in un flashback in Breaking Bad. Tuttavia, le vicende di Better Call Saul ci fanno comprendere che Gus ha seguito il consiglio di Don Hector (“Rimani nel campo dei polli“), ma ha comunque sfruttato la sua catena di fast food per muovere la droga nel New Mexico e in Messico. Infatti, sei anni prima di Breaking Bad, Gus è presentato come un sottoposto di Don Eladio e senza dubbio gerarchicamente meno importante dei Salamanca (di Hector in particolare). Tuttavia, ha tutte le carte in regola per scalare le posizioni e posizionarsi sempre più in cima, cosa che farà alla fine della quarta stagione di Breaking Bad, quando eliminerà tutti i membri del Cartello che per anni lo hanno trattato come un semplice corriere.

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Figura di spicco in Better Call Saul e personaggio a cui Gus risponde direttamente è Bolsa, di cui Gus riuscirà a disfarsi soltanto in Breaking Bad, prendendone di fatto il posto come responsabile della distribuzione americana della cocaina e della metanfetamina.

Ma chi è Gus Fring in Better Call Saul e perché risulta diverso da quello che vediamo in Breaking Bad?

In questo senso sei anni non sono pochi. Il primo elemento che spicca come mezzo di differenziazione è la maggiore intraprendenza che Gus mostra in Better Call Saul. Nello spin-off dedicato a Jimmy McGill, infatti, Fring sembra essere a tratti un vero e proprio gangster che si sporca le mani, intervenendo direttamente nelle situazioni che potrebbero prendere una brutta piega.

Si pensi all’omicidio del socio di Nacho, scagnozzo ai servizi dei Salamanca. Lo soffoca con le sue mani. Quanto è lontano questo Gus da quello che telefona Bolsa in Breaking Bad per assicurarsi che l’agguato ai suoi danni si stia verificando come previsto? Senza intervenire direttamente e anzi, risultando estraneo a tale situazione da lui invece pianificata.

Questo ci porta inevitabilmente all’altro aspetto differenziatore tra i due Gus: la saggezza. È evidente, infatti, che se caratteristica comune al personaggio nelle due fasi temporali è la cautela (si tratta chiaramente di un tratto attitudinale di Gus), il villain di Breaking Bad è un uomo che ha vissuto più esperienze, quindi ha conosciuto più persone pericolose e non ha portato agli estremi una lezione già visibile in Better Call Saul: nascondersi in piena vista.

Partecipare a iniziative benefiche, a incontri sull’abuso di droga e infine finanziare addirittura la DEA sono tutte mosse geniali e, per quanto rischiose, sagge. Il Gus di Better Call Saul non ha ancora i mezzi per poter rischiare così tanto per proteggersi, ma la catena di Los Pollos Hermanos è ovviamente già un punto di partenza.

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Infine è opportuno sottolineare un punto comune che unisce i due Gustavo Fring: la lungimiranza. L’introduzione di un personaggio come Lydia e in generale della Madrigal fin da Better Call Saul, o ancora la costruzione del laboratorio in modo da rendersi indipendente dal Cartello, sono elementi che significano solo una cosa: Gus Fring non ha mai fatto niente per caso. Ogni mossa è studiata nei minimi dettagli.

Per parafrasare Walter White, “niente ferma questo treno” sembra essere il mantra di Gus. Questo ci spinge a riflettere su quanto Walt sia stato sfrontato e geniale decidendo di sfidarlo e riuscendo a sconfiggerlo. Ma questa è un’altra storia.

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