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5 momenti al cardiopalma che ci hanno fatto temere per la vita di BoJack

Il 31 gennaio scorso Netflix ha rilasciato gli ultimi episodi della sesta stagione di BoJack Horseman dandoci la possibilità di salutare per l’ultima volta il cinico cavallo di mezz’età che abbiamo imparato ad amare e odiare nel corso di sei magnifiche stagioni. Nonostante la sua conclusione, la serie tv continua tuttora a essere oggetto di discussione, e a buon ragione. Raphael Bob-Waksberg è riuscito a creare un prodotto che, pur nascendo come una sit-com sprezzante e all’apparenza leggera, ha dimostrato di poter parlare non solo dei vuoti e delle contraddizioni dello star system hollywoodiano ma anche dei complicati rapporti umani e del peso soffocante della depressione, esternando così una profondità di contenuti imprevista e un’analisi del mondo decisamente reale.

Apparentemente incapace di amare, BoJack è un personaggio complesso, tormentato dai traumi del passato e dagli sbagli del presente. Tentato sempre dai vizi e dal prendere la strada più facile, nel corso della serie il protagonista ha fatto tante di quelle bojackate da farci perdere il conto. La sua incapacità di redimersi lo porta a ricadere più e più volte negli stessi errori, ferendo coloro che più lo amano e auto-sabotandosi talmente tanto da mettere a repentaglio anche la sua stessa vita, lasciandoci ogni volta con il fiato sospeso.

Ecco i 5 momenti al cardiopalma che ci hanno fatto temere per la vita di BoJack:

1) Un viaggio onirico che preannuncia la fine

BoJack ha perso tutto ciò per cui aveva provato a cambiare. La casa, la carriera, la possibilità di essere un insegnante, Hollyhock. Rifugiarsi ancora una volta nell’alcol e nella droga è fin troppo facile a questo punto, così come lo è lasciarsi andare alla morte. In un episodio onirico e catartico, il protagonista affronta i fantasmi del passato, un incontro necessario per poter affrontare i vivi che ha ferito così tanto nel suo presente.

Durante questa esperienza pre-morte dalla potenza visiva incredibile, BoJack seguirà gli stessi passi dei personaggi che lo circondano. Un ultimo pasto che sa di cloro, anticipandoci la morte in quella piscina che abbiamo avuto sotto il naso sin dal primo episodio. Uno spettacolo finale che precede il calo del sipario, il vuoto. Ma BoJack non vuole morire. È proprio nel momento della resa dei conti che il cinico cavallo si rende conto di voler ancora godere di quel panorama a metà strada della poesia di Butterscotch/Secretariat. Ma ormai l’oscurità avanza inesorabilmente e quando lo travolge non possiamo far altro che condividere la paura e la rassegnazione del protagonista.

Ovviamente, come sappiamo, questa non sarà la fine di BoJack che, nonostante sopravviva, dovrà affrontare un percorso ben più difficile della morte: la redenzione.

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