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4. Arrembaggi, risse, soldi e potere
Black Sails
Nell’età d’oro della pirateria, il Capitano James Flint ed il suo equipaggio lotteranno per la sopravvivenza e la salvezza di Nassau, l’isola famosa per ospitare criminali e pirati ma che da anni vuole liberarsi dalla morsa del giogo britannico. Ecco la trama. Apparentemente banale a leggerla così, ma mai come stavolta è necessario sottolineare quanto invece nella sostanza non lo sia. Basterebbe semplicemente dire che se amate i pirati, le battaglie all’ultimo sangue, la lotta per il potere ed una buona dose di sesso e violenza (dopotutto stiamo parlando dello stesso canale produttore di Spartacus ed Outlander), allora questa è la serie che fa per voi. Ma non sarebbe abbastanza proprio per niente, visto che la bellezza di Black Sails risiede in questi elementi ma anche in molti altri, e basta l’incipit del pilot a farcelo capire.

“1715 – Indie occidentali. I pirati dell’isola di New Providence minacciano il traffico marittimo della regione. Le leggi di ogni nazione civile li dichiarano hostis humani generis. Nemici di tutta l’umanità. In risposta, i pirati aderiscono ad una dottrina tutta oro….la guerra contro il mondo“. Black Sails

Prima di tutto bisogna che vi scordiate completamente di Jack Sparrow e dei suoi allegri e scanzonati pirati, perchè qui è tutta un’altra storia. O meglio il fascino delle canaglie pronte a tutto per il proprio tornaconto è lo stesso, ma il racconto è molto più adulto rispetto a quello narrato nella saga di Gore Verbinski. Togliere il soprannaturale ed inserire la realtà storica, dimenticare l’umorismo edulcorato disneyano ed inserire volgarità, sesso e violenza, eliminare la troppa CGI e buttarci dentro sangue vero: il risultato è un prodotto che vuole essere soprattutto realistico e restituire al pubblico sia una storia d’avventura (perchè sempre di pirati stiamo parlando) ma anche una storia veritiera e storicamente credibile. L’espediente che mette in moto gli eventi è la ricerca del tesoro dell’Urca de Lima, ma a questa caccia si aggiungono pian piano tante sottotrame trattate con cura, in cui tutti i numerosi personaggi trovano una loro dimensione.

Black SailsNon solo arrembaggi, ammutinamenti e scorribande tra i mari, ma anche retroscena politici e commerciali, nonchè introspezione psicologica. La dinamica delle vicende è molto solida ed offre uno spaccato credibile e molto interessante sulle politiche mercantili dell’epoca, un elemento nuovo nell’universo piratesco. L’attenzione è rivolta verso chi si trova in mare ma anche verso chi si trova a terra e combatte con la burocrazia per il controllo e per il rispetto di ciò che con sudore si è costruito. Tra conflitti, compromessi, tradimenti, amori, complotti e sfide personali, Black Sails ci porta in mare e ci riporta sulla terra ferma freneticamente, il tutto condito con un’elevata dose di suspense, ormai il tratto distintivo di qualunque serie tv odierna. Si può gustare una giusta alternanza tra quiete e movimento, proprio come se si fosse a bordo di una nave: con l’andamento oscillante delle onde ci si muove tra discorsi riflessivi e battaglie a colpi di cannone e la storia riesce a cambiare rotta improvvisamente, con un semplice giro di timone. Black Sails

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