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Big Mouth è (o non è) una Serie Tv per ragazzini?

Si potrebbe pensare che una Serie Tv che parla di tredicenni, pubertà e cambiamenti del proprio corpo sia indirizzata a un pubblico di adolescenti, vittima delle stesse traumatiche novità. Una sorta di Albero della vita moderno: una Serie animata di educazione alla sessualità per ragazzini. Big Mouth non è niente di tutto ciò, almeno apparentemente. La recente Serie Tv Netflix è destinata, infatti, a un pubblico di adulti.

La visione di Big Mouth è vietata ai minori di 14 anni, nonostante narri le avventure di quattro preadolescenti.

Protagonisti della Serie sono quattro compagni di scuola: Nick, Andrew, Jessi e Missy. Un personaggio ricorrente è Jay Bilzerian che, in alcune situazioni, si dimostra più maturo dei suoi coetanei. Il fatto che, però, anche lui sia poco più di un bambino rende parecchio inquietante questa sua precocità. Ma il vero protagonista di Big Mouth è la pubertà, incarnata da due mostri degli ormoni che hanno il compito di mostrare ai loro assistiti cosa cambierà nella loro vita.

mostro ormone connie

Maurice, il mostro dei maschietti, è un esperto di sessualità, masturbazione e film porno. È un estimatore dell’arte di seguire le proprie pulsioni senza riflettere e senza curarsi delle conseguenze. Non giudica nessuno per i propri gusti ed è un fidato complice dei nostri giovani affetti dall’ormone facile. Connie è il mostro delle femminucce. Appare per la prima volta in un momento topico della vita di ogni bambina: il menarca. La povera Jessi, da un giorno all’altro, deve fare i conti con la sua prima mestruazione e con il fiorire di pulsioni sessuali sempre più invadenti.

Divertentissima è la presa in giro dello stereotipo legato al cambio d’umore che avviene nelle donne quando hanno il ciclo. Jessie, vittima di sbalzi ormonali, aggredisce la madre durante una discussione e poi scoppia a piangere. Ho definito questa situazione uno stereotipo perché, ovviamente, per quanto tutte le donne – in quei giorni – siano soggette ad oscillazioni ormonali, non tutte reagiscono allo stesso modo.

È importante per le ragazzine sapere che se si sentono diverse, più fragili ed emotive, un motivo c’è: non stanno impazzendo!

Un momento altamente formativo legato a Maurice è invece quello dell’eiaculazione precoce. Non so quante volte nel corso di soli dieci episodi Andrew ha sporcato le mutande! Che sia successo a causa di Missy o di sogni bollenti, questo non conta. Certo, in pubblico la questione si fa un po’ più imbarazzante, ma la cosa che mi ha colpito positivamente è l’assoluta mancanza di stigmatizzazione legata all’eiaculazione precoce. L’imbarazzo è tutto rivolto al fatto di essere bagnati e sporchi, o, nel caso specifico di Andrew, alla paura di far capire a Missy il suo interesse.

Big Mouth tratta tematiche molto interessanti e che non passano mai di moda. Ci saranno sempre adolescenti che hanno bisogno di conoscere meglio le dinamiche dei loro nuovi corpi e delle nuove sensazioni che provano. Questi adolescenti in particolare, poi, non hanno paura di dire quello che sentono e che vivono.

Big Mouth ci mostra che la sessualità non è un tabù ma parte integrante dello sviluppo dell’essere umano.

Chiaramente, ognuno la vive a modo proprio e affronta in maniera diversa i cambiamenti che deve subire. Big Mouth non nasce quindi con intento educativo, però, vista con occhio critico, può essere utile a fornire una forma di supporto a ragazzi curiosi che altrimenti potrebbero cercare di soddisfare la propria curiosità altrove, con risultati meno felici.

andrew big mouth

Ma perché, allora, questa Serie Tv apparentemente così educativa e utile non è destinata principalmente agli adolescenti?

Un grande problema di Big Mouth è il linguaggio che usa. La Serie è volgare e sboccata oltre ogni dire. Dettaglio non indifferente, purtroppo, è la ricorrenza di queste scurrilità. Se la Serie avesse un linguaggio normale e poi ci fosse quel personaggio particolarmente volgare, o una situazione che richiede una certa finesse, non ci sarebbe alcun tipo di problema. Però, in Big Mouth, questa è stata proprio una scelta di stile e il livello di fastidio che si prova nel momento in cui ci si imbatte in alcune scene esplicite o sguaiate dipende dalla sensibilità di ognuno di noi.

Questo non mi ha impedito di guardarla in pochi giorni e di apprezzarne l’irriverenza e la sfacciataggine. Anche i personaggi (i mostri degli ormoni ma non solo) sono una bella qualità di questa Serie Tv, perché caratterizzati in maniera molto riconoscibile e unica. Però se mi chiedessero: “Faresti vedere Big Mouth a tuo cugino che frequenta la prima media?”, ci penserei su.

Ma forse il problema non è il ragazzino di undici anni che guarda Big Mouth; forse il problema è l’adulto che non riuscirebbe a rispondere alle domande che gli verrebbero poste dopo la visione di un episodio (senza essere imbarazzato).  

In sintesi Big Mouth non è una Serie Tv da far guardare a dei ragazzini soli, insicuri e pieni di domande. È una Serie da guardare insieme. Si dovrebbe rispolverare il famoso bollino giallo che veniva affibbiato ad alcuni programmi la cui visione era consigliata al bambino accompagnato da un adulto. Ma non perché i bambini non siano in grado di capire quello che vedono bensì perché, soprattutto il questo caso specifico, l’adulto può fornire un punto di vista inedito al ragazzino che sicuramente potrà mettere in prospettiva quello che ha imparato.

vecchio mostro big mouth

Big Mouth è una Serie che può dare tanto ai ragazzi, perché risponde in modo originale a domande che non sapevano nemmeno di avere.

Voi cosa ne pensate? A volte è difficile avere le idee chiare su Serie così controverse, soprattutto quando si parla di ragazzini e sessualità. Se quindi anche voi vi siete sentite per un attimo dei vecchi bacchettoni, non temete: siete in buona compagnia!

Leggi anche – Big Mouth: le nostre impressioni dopo aver visto il primo episodio