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5 domande che Anne with an E ha lasciato irrisolte

5) Cosa è successo a Ka’kwet?

Anne with an E

Una delle domande che ci ha lasciati più sulle spine riguarda il destino di Ka’kwet, la bambina indigena conosciuta da Anne a inizio terza stagione. A un certo punto della storia, purtroppo, la bambina viene mandata in una Scuola residenziale, parte di una rete di collegi per indigeni creati a fine Ottocento dal governo canadese e principalmente gestiti dalla Chiesa. Si trattava di istituti correttivi in cui i bambini indigeni venivano convertiti alla cultura e religione occidentali, subendo maltrattamenti e spesso anche molestie. Purtroppo queste scuole hanno iniziato a essere chiuse solo negli anni ’60 del Novecento.

Dopo essere riuscita a scappare e a tornare al suo villaggio, Ka’kwet viene però trovata da degli uomini al servizio dello Stato, che la riportano alla Scuola correttiva. Con l’aiuto dei Cuthbert, i genitori cercano di andarla a riprendere, ma né loro né Matthew riescono ad ottenere nulla, perciò la coppia decide di aspettare l’arrivo del parroco, mentre Matthew e Anne tornano a Green Gables. Purtroppo non sapremo mai cosa ne sarà di Ka’kwet, ma ci piace sperare che, in qualche modo, i suoi genitori siano riusciti a salvarla, dato il triste destino che è toccato a moltissimi dei bambini costretti nelle Scuole residenziali canadesi.

La conclusione inaspettata di Anne with an E ha lasciato sicuramente molti quesiti anche sul futuro dei nostri protagonisti, appena affacciatisi alla vita adulta (qui potete leggere la nostra recensione sulla stagione finale).

Alcune di queste risposte possiamo trovarle sicuramente nei libri della Montgomery, ma, in ogni caso, non ci sarebbe dispiaciuto vedere i personaggi in azione ancora una volta sullo schermo. Al di là delle storyline in sospeso che possono averci o meno lasciato l’amaro in bocca, Anne with an E era ed è una storia di cui il panorama televisivo ha bisogno. Una storia di emancipazione, di lotta contro il pregiudizio, ma anche un memento per evitare di ripetere gli stessi errori del passato. Non oggi che abbiamo i mezzi per evitarlo.

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