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#VenerdìVintage – 10 cartoni animati che hanno turbato la nostra infanzia

Da piccoli avevate il terrore che vostra zia vi venisse a prendere e vi portasse a Francoforte? La frase “Riporta la Stele” vi faceva accapponare la pelle? Avevate paura che tutte le persone accanto a voi morissero? Probabilmente i vostri timori nascevano dai cartoni che guardavate da piccoli. Siamo cresciuti, infatti, nel periodo in cui Italia Uno trasmetteva i cartoni animati più tristi della storia o i più ambigui, che cercava invano di censurare. Se aggiungiamo poi che spesso di questi cartoni compravamo anche le videocassette, vendute in tutte le feste di paese, e li rivedevamo periodicamente capirete come sono riusciti a deviare la nostra testa di bambini. Testolina che adesso cerca nelle Serie Tv i medesimi drammi o scene altrettanto equivoche.

Se avete seguito uno di questi cartoni, probabilmente avranno traumatizzato e turbato la nostra infanzia.

Divertiamoci a ricordare insieme una delle cose più belle della nostra infanzia: i cartoni animati. Seppur pieni di scene scabrose, equivoche e tristi, ci hanno tenuto compagnia a lungo. Del resto siamo stati fortunati ad essere cresciuti negli anni d’oro di Italia Uno (e Cartoon Network) quando censurava trasmetteva i più begli anime giapponesi. Tutti i cartoni che seguono sono amatissimi dal pubblico dei bambini e non. Del resto questo è il punto: siamo sicuri che questi cartoni siano per bambini? Hanno una trama complessa, triste e violenta più adatta agli adulti che ai bambini, che li guardano mentre fanno merenda. Dunque vi do un consiglio: se vi capita di beccare su una rete uno di questi cartoni animati, riguardateli, ci troverete una profondità che non ricordavate. E non dite più che i cartoni sono per bambini, perché non è così! 

1) Dolce Candy

candy candy cartoni

Nonostante il nome del cartone, la vita della protagonista non è stata affatto dolce!

Candy è una piccola orfanella, che subisce l’indicibile nella sua infelice vita. Viene adottata da una famiglia che la odia dove la sua sorellastra le fa continuamente terribili dispetti. Riesce a superare tutto però grazie al ricordo di un giovane che aveva incontrato su una collina e che le aveva suonato una melodia con la cornamusa, mentre era ancora all’orfanotrofio. Candy, nonostante la sua famiglia le metta i bastoni tra le ruote, riesce a frequentare il college ed a diventare un’infermiera. Si innamora di un bellissimo attore, Terrence, ma è costretta a lasciarlo per permettergli di sposare un’altra giovane che aveva avuto un incidente per salvare Terrence. Candy riesce a scoprire l’identità del giovane con la cornamusa e  torna al vecchio orfanotrofio. Se non ci aveva già convinto Cenerentola, lo ha fatto Candy: le famiglie adottive fanno schifo! 

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