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Nic Pizzolatto ha spiegato il finale della terza stagione di True Detective

Anche questa stagione di True Detective è ormai giunta alla fine. Tuttavia nonostante un finale chiaro e definito (almeno per quanto riguarda le dinamiche del caso Purcell) non sono mancate teorie sulle varie storyline di questa stagione. Così Nic Pizzolatto, rivelatosi già piuttosto loquace in merito alle teorie formulate, ha deciso di fugare ogni dubbio. Cos’è accaduto davvero a Julie Purcell? Qual è stato il destino di Amelia dopo la chiacchierata al bar con suo marito nel 1990? Che ruolo hanno avuto davvero i problemi di memoria di Hays ai fini della storia? Sono tutte domande che i fan si sono posti dopo il finale di True Detective e che il creatore della serie ha deciso di non lasciare in sospeso.

Come afferma il magazine Esquire in effetti i fan potrebbero esser definiti come i “True Detective” della serie. Con il gran numero di teorie formulate su Reddit sembra proprio che la community sia letteralmente ossessionata dalle mille pieghe che True Detective avrebbe potuto prendere.

true detective

Si va dalla teoria che vede Amelia come il killer a speculazioni sulla sessualità di Roland per approdare addirittura a una che vorrebbe Hays morto in Vietnam. Il finale di True Detective invece si è mostrato decisamente più semplice e intuitivo di quanto si pensasse. Ma pare proprio che i fan della seroe non si siano arresi. Reddit è sommerso di domande cui Pizzolatto ha cercato di rispondere di volta in volta tramite Instagram.

Durante un’intervista il creatore di True Detective ha deciso di rivelare il suo punto di vista sulla storia e rispondere a tutti gli interrogativi.

Non ho mai fatto una cosa del genere prima. Mi sono iscritto a Instagram su consiglio di un amico più giovane perché non sono mai stato molto social. Tuttavia ho trovato divertente conversare con i fan cercando di non rovinare nulla. Volevo solo aiutarli a navigare tra i pensieri più assurdi circa la storia aiutandoli a focalizzarsi sugli elementi davvero importanti. Ho adorato vedere come le discussioni si sono evolute tra loro anche se in alcune teorie davvero non ci vedevo alcun senso. Come quella che vede Amelia come il killer. Amelia è un personaggio complesso: è ambiziosa e controversa ma fondamentalmente una brava persona. E far di lei un killer renderebbe Hays davvero un detective terribile: sposato per 33 con un’assassina. Ho pensato di dover fare un po’ di chiarezza in merito.

True Detective

Nic Pizzolatto si esprime anche sul ruolo di Eliza Montgomery in questa stagione di True Detective, definita dallo stesso come la “speculatrice” della situazione.

La giornalista sarebbe servita ad Hays solo come fonte di informazioni. È lei stessa a tirare in ballo l’indizio che porterebbe a un collegamento tra prima e terza stagione di True Detective. Ma una volta capito quanto Eliza sia all’oscuro di tutto, Hays decide di piantarla. Lo sceneggiatore si esprime poi anche in merito alla teoria più folle formulata dai fan, quella che vorrebbe Hays morto in Vietnam e tutta la storia raccontata frutto della sua mente.

Non so quanto dovrei dire in merito. Potrei spiegare la scena finale in modo letterale ma credo sia una di quelle cose che andrebbero lasciate all’interpretazione per un po’. Tuttavia posso garantire che Wayne non è assolutamente morto in Vietnam e tutto ciò cui avete assistito è accaduto realmente nella storia. È molto più realistico considerare quella scena connessa alla condizione psicofisica di Wayne, giocando sui diversi piani temporali. Ecco quello è il piano temporale più antico tirato in ballo. Che poi, se fosse morto in Vietnam, allora chi starebbe raccontando la storia? Però apprezzo la dedizione dei fan.

A tal proposito l’intervistatore pone l’accento su quanto interessante sia stato il ciclo di ricordi creato per il personaggio di Wayne, posto su più archi temporali e fonte di inquietudine per l’uomo. Pizzolatto risponde semplicemente “Sì, e se ci pensi sia il primo che l’ultimo episodio si concludono con Wayne che si avvia verso un’oscura foresta.”

Ma l’apice dell’intervista si raggiunge quando il creatore di True Detective si esprime in merito alla scena in cui Henry conserva l’indirizzo di Julie Purcell.

“Credo sia uno dei particolari più importanti che i fan potrebbero aver sottovalutato. Bisogna tener in considerazione che Henry ha in sé molto di suo padre ed è un buon detective. Conservare il biglietto che riporta quell’indirizzo potrebbe essere un modo inizialmente inconscio di dare compiutezza all’opera di suo padre. Chissà, in futuro potrebbe decidere di scoprire cosa ci sia dietro quell’indirizzo e dare una chiusura al suo personaggio e a quello di Roland. Giusto per dire. Sicuramente ha chiuso con Eliza Montgomery. Ricordate quando Roland dice a Henry che Wayne non dovrebbe parlare con quella gente in quanto pericoloso? Ecco credo che in qualche modo Henry abbia capito cos’è accaduto con James Harris e abbia cercato proteggere suo padre.”

L’intervista segue inoltre con riferimenti a una scena di True Detective che sarebbe stata tagliata e che vedrebbe la morte di Amelia.

Pizzolatto dice di aver deciso di tagliare la scena in quanto non fondamentale ai fini della storia ma di aver dato ulteriori spiegazioni ai fan su Instagram perché “meritevoli di chiarimenti”. Sul social avrebbe rimarcato quanto detto da Wayne nel primo episodio circa dei piani di viaggio durante i quali Amelia sarebbe venuta a mancare. Spiega inoltre come il rapporto difficile tra Wayne e la figlia Rebecca non abbia nessuna particolare radice ma sia solo basato sulla scarsa abilità dei due di sentirsi. Una versione estesa della scena in auto dei due vedrebbe Rebecca dire “Tendiamo più che altro a lasciarci messaggi in segreteria”.

Un altro punto focale dell’intervista arriva quando il creatore di True Detective rivela definitivamente il destino di Julie Purcell.

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So che alcuni fan credono che quell’ultimo sguardo inquieto di Wayne indichi che il ricordo di quanto accaduto gli è tornato alla memoria. Ma non credo sia così. Potrebbe essere, ma per un secondo soltanto svanito poi nel nulla. E credo che l’incredibile espressività apportata da Mahershala alla scena lo esemplifichi perfettamente. Per quanto riguarda Julie, anche qui non so quanto dovrei davvero dire ma preferisco chiarire che sì, è proprio lei la donna raggiunta da Hays nel 2015. Julie ce l’ha fatta. Non a caso abbiamo usato per quella scena la stessa attrice che ha recitato la parte di Julie nei ricordi della suora e nel video di sorveglianza del 1990.

Interpellato in merito alla conversazione avuta tra Hoyt e Hays invece Pizzolatto rivela ciò cui la sceneggiatura di True Detective puntava davvero a personaggio di Hoyt.

“Abbiamo contenuto quella scena per un motivo ben preciso. Non volevo che Hoyt apparisse come questo grande e grosso villain che si nasconde dietro cospirazioni e reti di eventi nefasti. Hoyt è solo un uomo spezzato dalla vita e dalle tragedie che gli sono capitate. Ha preso le distanze da sua figlia e da tutto ciò che questa ha fatto ed è rimasto schiacciato a sua volta dal peso della faccenda. Non volevo che i fan lo immaginassero troppo come il cattivo della situazione perché in realtà è solo un uomo spezzato da una storia che non sa neanche come sia andata.”

True Detective

L’intervista si conclude con una domanda doverosa: ci sarà una quarta stagione di True Detective?

Alla rete piacerebbe che ci fosse. Io al momento sto considerando un altro paio di progetti. In più mi piace l’idea di dare a True Detective la natura di una trilogia. Tuttavia avrei in effetti qualche idea interessante per la quarta stagione ma per ora preferisco lasciare che la gente si concentri su altro.

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